Vai al contenuto

Blown away!

settembre 8, 2018

Il Grande Inganno, un libro (censurato) di Alex Krainer.

The Naked Hedgie

On Monday, 13th August I received a notice that my book, “Grand Deception” got banned on Amazon (a-gain). At the time I was in Monaco. Two days later I made the planned 800 kilometer drive to Croatia to rejoin my children who were spending their summer vacation at their grandparents’ house. At breakfast next morning I had a chat with my parents about this and that and mentioned that my book was again banned. Later that day I saw some drawings my boys had made, among them this one:

View original post 443 altre parole

Squadroni della morte, pedofili e psicopatici all’interno dell’Establishment Britannico

settembre 8, 2015

di Joe Quinn
Sott.net

Ven, 14 Aug 2015 19:55 UTC

 

Il 2 agosto, il giornale inglese Express ha riportato che le forze speciali britanniche si vestivano da jihadisti ISIS e svolgevano delle operazioni speciali in Iraq e in Siria. Descrivendo, stupidamente, la tattica come “poco ortodossa”, i giornalisti dell’Express hanno detto che “più di 120 membri del reggimento d’élite inglese si  trovano attualmente nel paese devastato dalla guerra“.

ISIS Toyota con targhe diplomatiche britanniche?

ISIS Toyota con targhe diplomatiche britanniche?

Tale strategia può sembrare giustificata ai detentori del solo lato ufficiale del conflitto in Medio Oriente – dove quelli dell’ISIS sono i ‘cattivi’ e i militari Occidentali sono i ‘buoni’ – essendo convinti ingenuamente della benevolenza dei militari inglesi. Ma se vista nel contesto della storia reale dell’armata Britannica nelle ‘zone di conflitto’ nel corso del 20° secolo, questa storia assume una forma molto più sinistra.

Fermiamoci un attimo nel presente; l’affermazione secondo cui le forze speciali Britanniche si trovano in Iraq e Siria per “combattere l’ISIS” non è credibile. Più di quattro anni fa, i guerrafondai anglo-americani ci hanno fatto capire abbastanza chiaramente che, assieme con i loro reali amici, i tagliatori di teste dell’Arabia Saudita, erano determinati a detronizzare Assad, arrivando al punto di fabbricare prove su Armi di Distruzione di Massa (a la Saddam Hussein) per giustificare un attacco della NATO. Quando la diplomazia Russa ha contrastato quello sforzo, gli Stati Uniti e ‘l’elite’ inglese ricorsero al metodo già testato e provato tante volte, ovvero l’innesco di una ‘guerra civile’ di logoramento dalle forze militare delegate, nel tentativo di detronizzare Assad.

Ma Assad, democraticamente eletto dal popolo Siriano, è riluttante ad andarsene via solo perché questo è il volere di Washington, Riyadh, Whitehall e Tel Aviv. E mentre l’appoggio Russo, Iraniano e Libanese è ancora disponibile, sembra che le forze militare delegate dell’Occidente, alias i ‘ribelli siriani’, siano condannati a combattere e morire per sempre, o fino a quando il rifornimento d’armi (o denaro) da parte dell’Occidente non venga meno.

Geneticamente avversi ad accettare i fatti reali di ogni situazione, le élite Statunitense e Britanniche hanno dichiarato recentemente di avere il diritto di “attaccare direttamente le posizioni dell’ISIS” attraverso incursioni aeree americane sulle basi militari Turche. Tuttavia il vero motivo di questi attacchi aerei è rivelato dal fatto che gli Stati Uniti sostengono il diritto di attaccare chiunque minacci i ‘ribelli Siriani’ addestrati dal Pentagono, che stanno combattendo contro Assad, per conto degli Stati Uniti, degli Inglesi e dei regimi Sauditi. Questo, praticamente, è il motivo principale di questi attacchi aerei; è un tentativo celato per giustificare gli attacchi militari Americani contro l’esercito Siriano e il suo governo, piuttosto che “combattere l’ISIS”. E’ ragionevole concludere quindi, che le forze speciali britanniche vestite da jihadisti ISIS fanno parte della stessa strategia e stanno fornendo “truppe sul terreno” per sostenere gli attacchi aerei Statunitensi sulle posizioni Siriane.

Ma un gruppo di forze speciali Inglesi vestiti da jihadisti presenta anche altre opportunità. Potrebbero, ad esempio, perpetrare attacchi terroristici contro chiunque, compresi i civili, qualora fosse stato ritenuto opportuno, e incolpare l’ISIS.

Proprio ieri, una bomba su un camion è esplosa nella zona della città Sciita di Sadr di Baghdad, uccidendo 54 persone. “l’ISIS” si è assunto la responsabilità per mezzo di un messaggio inverificabile, pubblicato su internet, ma in realtà questo attacco ha aiutato i governi Occidentali a progredire nei loro piani a lungo termine nel dividere l’Iraq in tre stati separati. Il [url=http://sputniknews.com/middleeast/20150618/1023546838.html]Pentagono stesso recentemente ‘ha ammesso'[/url] di non vedere nessuna soluzione per l’Iraq tranne che dividerlo in tre stati separati, un obiettivo seguito dall’Occidente per anni, la stessa cosa è stata detta dall’ex capo delle forze armate Statunitensi in Iraq, il generale Raymond Odierno, motivo per cui è stato duramente criticato dal governo Iracheno.

Qualsiasi compito debbano svolgere i cosiddetti ‘jihadisti John’, grazie alla ricca esperienza dei militari britannici nel vestire le sue reclute come il nemico e mandarle nelle zone di conflitto per ‘far accadere cose’, farà sì che essi svolgano egregiamente le loro missioni, nessun dubbio al riguardo.

 

Due Dinamitardi Inglesi a Bassora

 Martedì, 20 settembre, 2005, è stato un giorno straordinario nel mondo dei Media Occidentali. I pochi minuti che ci sono voluti per leggere i rapporti del salvataggio di due operatori militari Inglesi da un carcere di Bassora il giorno prima, sono bastati per svelare a tutto il mondo l’essenza reale del moderno stato Britannico, naturalmente ove il mondo sia pronto ad accettare tali rivelazioni. Però la maggior parte delle persone non erano pronte ad accettare tali rivelazioni, e nemmeno ora lo sono, pronti, ovviamente. E chi può biasimarli? E’ un brutto quadro.

In Bocca al Lupo - due 'jihadisti' SAS catturati a Bassora

In Bocca al Lupo – due ‘jihadisti’ SAS catturati a Bassora

L’immagine sopra mostra i due membri britannici SAS dall’aspetto dispiaciuto, dopo l’arresto da parte della polizia Irachena a Bassora. Vestiti con abiti arabi e alla guida di un’auto piena di esplosivi, i due uomini hanno sparato a civili e ad agenti di polizia prima di tentare la fuga. Se tutto fosse andato secondo i piani, subito dopo, una bomba sarebbe esplosa da qualche parte a Bassora uccidendo decine di civili, ‘al-qaeda’ avrebbe preso la colpa, e l’immagine dei militari Britannici come ‘mantenitori della pace’ e ‘combattenti terroristi’ in Iraq sarebbe stata salvaguardata.

Ma questa era una di quelle rare volte, quando le cose non vanno secondo i piani prestabiliti. In realtà, le cose sono andate peggio di quanto si potesse immaginare.

I due candidati terroristi sono stati arrestati, hanno confessato chi erano, e hanno ammesso che stavano svolgendo un “compito speciale di sicurezza”. Poi le autorità Irachene hanno fatto il grosso errore di informare i comandanti Britannici che gli uomini erano stati detenuti nel commissariato di polizia Jamiat di Bassora. Poco dopo sono arrivato circa 10 carri armati Britannici, diversi veicoli blindati ed elicotteri di supporto, ad abbattere il muro del centro di detenzione ed ad estrarre i loro uomini. I membri della milizia dell’Esercito del Mahdi Iracheno si sono confrontati con le forze Britanniche intorno alla struttura e hanno incendiato un veicolo di trasporto truppe e un veicolo blindato. Una registrazione video dell’incidente mostrava come decine di Iracheni circondavano i veicoli blindati Britannici e lanciavano Cocktail Molotov, pietre e altri detriti. Di conseguenza almeno sette civili Iracheni sono stati uccisi e decine sono stati feriti.

Uno dei veicoli blindati britannici coinvolti nell'estrazione dei due jihadisti SAS

Uno dei veicoli blindati britannici coinvolti nell’estrazione dei due jihadisti SAS

Non c’è bisogno di spiegare ciò che i due uomini stavano facendo, altro che citare le autorità Britanniche che hanno spiegato alle loro controparti Irachene che i due soldati stavano “eseguendo un compito ufficiale”. La domanda interessante tuttavia, è, quanti dei centinaia di attentati o attacchi terroristici perpetrati da “al-qaeda” che hanno terrorizzato l’Iraq nel corso degli anni di occupazione Occidentale sono stati perpetrati in realtà da agenti segreti Inglesi e Americani che svolgevano “compiti ufficiali” come questi?

Ken Masters è stato inviato in Iraq nel mese di aprile 2005 come Comandante del reparto indagini speciali della polizia militare Britannica, ed è stato incaricato di investigare su eventuali reati commessi dalle forze Britanniche, dalle uccisioni illegali ai furti e casi di ubriachezza in servizio. Quindi naturalmente, il capitano Masters era responsabile delle indagini sulle circostanze dell’arresto dei jihadisti SAS a Bassora il 19 settembre.

Kenneth Masters - 'suicidato'

Kenneth Masters – ‘suicidato’

Alle 05:20 il 14 ottobre, cinque giorni prima della fine del suo turno di servizio, il capitano Masters ha inviato una e-mail a sua moglie. “Non è rimasto molto tempo ormai. Grazie a te e alle bambine continuo ad andare avanti. Vi amo tantissimo. Papà xxxooo.” Queste furono le sue ultime parole verso chiunque, presumibilmente. Il giorno dopo, alle 7 di sera alcuni suoi colleghi lo trovarono impiccato nella sua stanza. AIG, la compagnia di assicurazione americana incaricata di fornire l’assicurazione sulla vita ai soldati britannici in servizio in Iraq, ha rifiutato di pagare l’assicurazione per la morte di Masters, perché secondo loro “egli non è morto in servizio“. Masters ovviamente è morto in servizio, ma non mentre svolgeva compiti ufficiali in nome della politica britannica basata su falsi attentati terroristici e su altri crimini contro l’umanità in Iraq.

Tortura e Tradimento: i compiti ufficiali degli operatori militari e dei servizi segreti Britannici

L’idea di una campagna di macellazione dei civili in Iraq ufficialmente sanzionata dai militari e dagli servizi segreti Britannici è pura fantasia per il cittadino comune Britannico. Per molti cittadini del Kenya, Cipro, Malesia e l’Irlanda del Nord tuttavia, questa è la dura e crudele verità. In tutti questi paesi (e altri) il governo Britannico acconsentì direttamente o indirettamente alla tortura e all’uccisione di civili innocenti da parte dei militari e dei servizi segreti Britannici, che spesso “assumevano” squadroni della morte per svolgere il loro lavoro. Lo scopo è sempre stato quello di giustificare la continua presenza e il controllo politico, militare ed economico Britannico del paese in questione.

Chi è jihadista? Un soldato Britannico mostra con orgoglio le teste di due contadini malesi che aveva personalmente decapitato. circa 1950

Chi è jihadista? Un soldato Britannico mostra con orgoglio le teste di due contadini malesi che aveva personalmente decapitato. circa 1950

Studiando la storia del profondo coinvolgimento degli servizi segreti Inglesi nei ‘Problemi’ dell’Irlanda del Nord, troviamo una ricchezza di dati concreti che ci permette di suggerire fortemente che, lungi dal tentare di combattere l’ERI, l’MI5 e MI6 si concentrarono sull’avvio e la perpetuazione di un conflitto settario in Irlanda del Nord che durò per 30 anni solo per insegnare alle truppe militari e ai servizi segreti Inglesi l’arte della tortura e della Guerra Urbana. La tattica degli Inglesi comportava l’utilizzo dei gruppi paramilitari e le forze di polizia dell’Irlanda del Nord – il Royal Ulster Constabulary – per uccidere i civili Cattolici e Protestanti. Molti attentati dinamitardi, frutto del lavoro di agenti Britannici, sono stati attribuiti ingannevolmente all’ERI e anche ai lealisti paramilitari pro-Britannici. Di tanto in tanto, comuni soldati Britannici commettevano apertamente omicidi di massa.

Le terribili rivelazioni degli ultimi anni sulle reti di pedofili ‘scoperte’ nelle alte istituzioni Inglesi, sono strettamente collegate con l’Irlanda del Nord. Al centro di tali affermazioni c’è la casa dei ragazzi Kincora a Belfast che ha funzionato dal 1958 fino al 1980. Uno dei maestri a Kincora, William McGrath, è stato condannato a quattro anni di carcere nel 1981 per abusi sessuali sistematici dei bambini a lui affidati. McGrath era un membro dell’ordine Orangista e un membro del gruppo di estrema destra ‘lealista’ noto come ‘Tara’ che cercava di radicalizzare il protestantesimo Nordirlandese in preparazione di quello che ha definito uno scenario ‘apocalittico’ di una vera e propria guerra civile con i cattolici.

William McGrath - pedofilo dell’MI5 in Irlanda del Nord

William McGrath – pedofilo dell’MI5 in Irlanda del Nord

Le attività di McGrath, tuttavia, devono essere collocate nel contesto del suo ruolo come agente dell’MI5. Le solide prove suggeriscono che alla fine del 1960 il MI5 e venuto a sapere della pedofilia di McGrath, e da allora lui ha servito un solo padrone. E’ molto probabile che McGrath sia stato nominato maestro a Kincora nel 1971 su ordine dei suoi padroni dell’MI5, che hanno usato McGrath e Kincora (e le case degli altri bambini) come sbocco per il loro piacere sadico e quello di molti prominenti personaggi politici e paramilitari Nord-irlandesi e britannici. Secondo la vittima Richard Kerr, i ragazzi di Kincora (e di altre abitazioni) sono stati regolarmente sfruttati a Londra per il godimento dei politici Britannici in luoghi come Dolphin Square e Elm Guest House. Il controllo di questi individui attraverso la conoscenza e le prove dei loro crimini era probabilmente l’obiettivo principale dell’MI5, assieme all’obiettivo di progredire nel loro piano per una ‘guerra civile di basso profilo’. [url=https://en.wikipedia.org/wiki/John_McKeague]John McKeague[/url], per esempio, è stato uno dei fondatori del [url=https://en.wikipedia.org/wiki/Red_Hand_Commando]Red Hand Commando[url], un gruppo paramilitare lealista responsabile di decine di omicidi di cattolici innocenti in Irlanda del Nord negli anni ’70, ’80 e ’90. A quanto pare McKeague partecipava regolarmente alle sessioni – dei pedofili a Kincora. Poco dopo essere stato interrogato nel 1982 da investigatori che indagavano sul suo coinvolgimento a Kincora, è stato ucciso in una sparatoria ad opera di INLA, un gruppo paramilitare nazionalista cattolico. Due giornalisti Irlandesi e Britannici, Jack Holland e Henry McDonald sostengono che McKeague sia stato ucciso da agenti dell’MI5 per impedirgli di svelare i nomi degli ospiti abituali di Kincora.

Su appuntamento di Sua Maestà la Regina: pedofilo, razzista e un vero brav'uomo, Lord Mountbatten

Su appuntamento di Sua Maestà la Regina: pedofilo, razzista e un vero brav’uomo, Lord Mountbatten

L’ex capo di Stato Maggiore della Difesa Britannico e cugino di Sua Maestà la Regina, Lord Mountbatten, anche lui è stato accusato di abusi sessuali su minori a Kincora e in altre abitazioni a Nord e Sud del confine Irlandese. Mentre si stava godendo la sua annuale vacanza imperiale al largo della costa della Contea Irlandese di Mayo, nell’estate del 1979, Mountbatten è stato ucciso da una bomba dell’ERI posta sulla sua barca. A meno che, ovviamente, non l’abbia fatto il MI5 per farlo tacere.

Il Primo Ministro del governo Laburista Harold Wilson (1964-1970 e 1974-1976) è stato il bersaglio di una campagna di sporchi trucchi che cercava di dipingerlo come un comunista sostenitore dell’ERI. Ci sono prove solide a suggerire che lo Sciopero del Consiglio dei Lavoratori di Ulster nel 1974 sia stata opera dell’MI5 per aiutare a destabilizzare il governo di Wilson. Certamente l’atteggiamento di Wilson verso l’Irlanda del Nord non era in linea con il MI5 e con gli obiettivi dell’Establishment di Sicurezza Britannico, ovvero, di perpetuare la violenza. Wilson indubbiamente ha suscitato l’ira dei ‘sicurocrati’ quando ha presentato un ‘piano apocalittico’ che prevedeva la totale separazione dell’Irlanda del Nord dal Regno Unito e la sua trasformazione in un potere indipendente. Inoltre, Wilson non amava torturare i bambini, fatto che lo rendeva ancor più difficile da controllare.

Nelle ultime settimane, il nome dell’ex Primo Ministro Britannico Edward Heath è stato aggiunto alla lunga lista ‘dell’élite’ Inglese e accusato di abusi sessuali sui bambini. Heath è stato Primo Ministro Conservatore per quattro anni – dal Giugno 1970 al Marzo 1974 – tra i due governi di Wilson. Come Primo Ministro, Heath ha presieduto l’introduzione della detenzione arbitraria senza processo, e l’uso della tortura contro i civili innocenti dell’Irlanda del Nord nel 1971. Questo è avvenuto durante il periodo di massimo splendore di Kincora e di altri siti di tortura dei bambini gestiti dall’MI5. Quindi non dovrebbe stupirci affatto se, in questo periodo, un giorno di routine nella vita di Rt. On. Edward Heath, comportasse nel pomeriggio di firmare un atto che avrebbe approvato la tortura dei cattolici innocenti, e alla sera partecipare personalmente ad una sessione pedofila organizzata in uno degli appartamenti di Dolphin Square.

Tutto quello che a cui si è riferito sopra, sono fatti incontestabili per qualsiasi persona razionale, e sia i servizi segreti che i politici Inglesi di quei tempi ne erano al corrente.

Vittima di Kincora, Richard Kerr

Vittima di Kincora, Richard Kerr

Nel mese di luglio 2014, l’ex ufficiale britannico della guerra psicologica Colin Wallace ha detto di aver ricevuto personalmente nel 1973 informazioni segrete sul fatto che a Kincora venivano abusati dei ragazzi, ma i suoi ufficiali superiori gli impedirono di rilasciare informazioni. Ha anche detto che le indagini condotte fino ad oggi sugli abusi non avevano esaminato prove determinanti in possesso del MI5. Nel mese di agosto 2014, un altro ex ufficiale degli servizi segreti, Brian Gemmell, ha detto che anche gli era stato ordinato di smettere di indagare sulle accuse di abusi su Kincora.

Di fronte a tali prove affermative che lo stato Britannico è, ed è stato per un lungo periodo di tempo, controllato e diretto da una cabala di psicopatici odiosi ed assetati di sangue, con una forte propensione per lo stupro, tortura ed uccisione di bambini, non è affatto sorprendente che la risposta del grande pubblico Britannico sia stata tenuta un po’ in sordina. Il processo della scoperta di questi crimini orribili, si è limitato invariabilmente alla scoperta di un occultamento ufficiale dopo l’altro, andando indietro nel tempo per decenni.

Quindi, quando teniamo conto del fatto che ‘quest’élite’ di stupratori di bambini e criminali di guerra detengono il controllo sulle funzioni di indagine dello Stato – che praticamente significa indagare su se stessi – arriviamo alla conclusione che in una tale situazione solo un povero illuso si aspetterebbe che la giustizia venga servita.

Mucca MI5!!!

Mucca MI5!!!

Questa Domenica, il 16 Agosto, durante il show radiofonico di SOTT ‘Behind the Headlines’ tratterò questi e altri argomenti con Robin Ramsay, uno dei migliori esperti per quanto riguarda la ‘politica profonda’ Inglese e lo stato di sicurezza nel Regno Unito. Robin è il co-fondatore ed editore della rivista Lobster Magazine, una risorsa eccellente per quelle anime audaci che vogliono davvero sapere cosa sta realmente accadendo dietro le quinte. Non perdere quello che promette di essere un radio show eccellente!

Joe Quinn

Joe Quinn

 

L’ascesa della Russia e la fine del mondo

agosto 22, 2015
Autore: Joe Quinn
Sott.net
Ven, 20 Mar 2015 21:50

“Ciò che la tenebra non può possedere, cercherà di distruggere.”

 

 

Membro dell’élite bancaria americana John D. Rockfeller dipinto (accuratamente) in una caricatura dell’inizio del XX secolo. lithograph Private Collection Archives Charmet American, out of copyright

Membro dell’élite bancaria americana John D. Rockfeller dipinto (accuratamente) in una caricatura dell’inizio del XX secolo.

Avrete probabilmente letto varie teorie che cercano di spiegare le cause della ‘nuova guerra fredda’ in cui ci troviamo. Dalla teoria più assurda come ‘Putin è il nuovo Hitler’ offerta dalla stampa occidentale, all’idea più sfumata di una ‘Guerra dell’energia’ tra Stati Uniti-Europa-Russia. La verità invece, sul perché ci troviamo tutti quanti in questo casino, è abbastanza semplice. Ma per poterla capire dovrete dimenticare l’idea della ‘nuova guerra fredda’ e sostituirla invece con la ‘guerra dei 120 anni che non è mai finita’.

Se siete interessati a rileggere la storia, condensata ed aggiornata agli eventi attuali, allora continuate la lettura.

Oltre 100 anni fa, nel 1904, uno dei padri fondatori sia della geopolitica che della geostrategia, laureato all’Università di Oxford e co-fondatore della London School of Economics, Sir Halford Mackinder, ha proposto una teoria che ha espanso l’analisi geopolitica dal livello locale o regionale, a livello globale. La geopolitica è lo studio (da parte di persone in posizioni di potere) degli effetti della geografia (umana e fisica) sulla politica internazionale e sulle relazioni internazionali. In parole più semplici, questo significa lo studio del modo migliore per controllare la gran parte del mondo – le sue risorse, umane e naturali. Quando voi od io pensiamo al nostro mondo, visualizziamo nella nostra mente un posto grande, complicato e abitato da miliardi di persone. Invece quando ‘l’élite’ guarda al nostro mondo, essa vede un globo, o una grande mappa, con Stati nazionali su di esso/a che secondo loro, possono e dovrebbero essere rimodellati e modificati in massa.

Mackinder ha diviso il mondo in poche regioni.

  • ‘L’isola del mondo’, un’area che comprende i continenti collegati d’Europa, Asia e Africa.
  • Le isole al largo, comprese le isole britanniche e le isole del Giappone.
  • Le isole periferiche, inclusi i continenti del Nord America, Sud America e Australia.

Di gran lunga la più importante tra queste, essendo considerata ‘l’isola del mondo’ e, in particolare, quello che lui chiamava il ‘cuore’ [Heartland], è quella che sostanzialmente sta ad indicare la Russia. Mackinder ha detto che chi controlla il ‘cuore’ (Russia) controlla ‘l ‘isola del mondo’ (Eurasia e Africa), e chi controlla l’isola del mondo controlla il mondo intero. Si tratta di una analisi abbastanza ovvia della situazione, visto che la grande maggioranza della popolazione e delle risorse del pianeta si trovano sul continente eurasiatico, e siccome la maggior parte di quella terra ha una posizione settentrionale – con la retroguardia protetta dall’invalicabile e ghiacciato Oceano Artico – fornisce un grande vantaggio dal punto di vista geostrategico, essendo la ‘la posizione migliore’.

Mackinder è probabilmente arrivato a questa conclusione a seguito dell’esperienza con l’Impero Britannico. Gli inglesi possedevano un grande impero dove ‘il sole non tramontava mai’ (e il sangue mai si essiccava), e mentre l’élite britannica ha fatto un sacco di soldi, e ha causato tanta sofferenza, espropriando risorse di altri popoli, non sono stati mai in grado di ‘dominare il mondo’, perché il ‘cuore’ (Russia) non è stato conquistato e non è diventato uno stato servile delle potenze occidentali, in gran parte a causa della sua enorme dimensione e anche perché da parecchio tempo la Russia stessa era diventata un Impero.

La Mappa Geostrategica del Mondo di Mackinder.

La Mappa Geostrategica del Mondo di Mackinder.

Nel 1904, le idee di Mackinder (condivise dai suoi contemporanei) erano benvenute e condivise dall’élite anglo-americana di quei tempi, che era alla ricerca del dominio globale, cercando di ostacolare preventivamente qualsiasi altro concorrente degli Stati Uniti. La Russia era quel potenziale concorrente naturale, come è stato già menzionato in precedenza, a causa delle sue dimensioni, risorse e storia imperiale. Quindi, anche prima della fine del 20° secolo, l’èlite degli Stati Uniti, schierati con i loro colleghi di ideologia britannici, stavano tramando di ‘neutralizzare’ la Russia, vista come minaccia per i loro piani per l’egemonia globale. Mentre Mackinder pubblicava le sue idee, i politici, gli industriali ed i banchieri Statunitensi e Britannici avevano già avviato il processo di ‘cambiamento di regime’ in Russia attraverso una delle ‘isole periferiche’, più specificatamente, il Giappone.

La Prima Guerra, Poi la Rivoluzione

Nel 1898, la Russia aveva raggiunto un accordo con la Cina che le avrebbe concesso il porto cinese ‘Port Arthur’. A quel momento era l’unico porto che forniva l’accesso alla Russia sulle acque calde dell’Oceano Pacifico (ed era altrettanto importante strategicamente come lo è oggi la Crimea per la Russia). Sia gli inglesi che gli americani erano preoccupati per la stretta relazione tra la Russia e la Germania (lo zar Nicola II e Guglielmo II di Germania erano cugini) e la possibilità che la Francia potesse unirsi a loro in una triplice alleanza anti-britannica. Per gli inglesi e gli americani questa situazione era vista come una chiara ‘minaccia per l’ordine internazionale’. 1

Per contrastare le intenzioni russe in Asia, nel 1902, la Gran Bretagna e il Giappone firmarono un patto di alleanza ‘anglo-giapponese’, che stabiliva che se uno di loro fosse stato attaccato da più di un nemico, si sarebbero sostenuti a vicenda militarmente. Questo significava, praticamente, un via libera da parte degli inglesi per il Giappone di andare in guerra (se necessario) contro la Russia, essendo certi che né la Francia, né la Germania (gli alleati della Russia), sarebbero intervenuti e rischiato una guerra con la Gran Bretagna. Da questo punto in poi, il Giappone ha agito effettivamente come protettore degli interessi britannici in Asia Orientale.

Una stampa di propaganda russa del 1905 che mostra marinai russi che fumano proiettili giapponesi forniti da 'John Bull' (Inghilterra), mentre gli Stati Uniti osservano.

Una stampa di propaganda russa del 1905 che mostra marinai russi che fumano proiettili giapponesi forniti da ‘John Bull’ (Inghilterra), mentre gli Stati Uniti osservano.

Dall’8 febbraio 1904 al 5 settembre 1905, la prima ‘grande guerra’ del 20° secolo fu combattuta tra Giappone e Russia zarista, in gran parte per l’accesso a ‘Port Arthur’. Il governo britannico ha rifornito la Marina giapponese con navi da guerra e durante la guerra stessa le passava informazioni segrete. Forse l’aiuto più importante per il governo giapponese è arrivato sotto forma di prestiti da parte delle banche inglesi e americane, ed istituzioni finanziarie, che ammontano a $ 5 miliardi al valore di oggi, tra cui un ‘prestito’ di $ 200 milioni dal prominente banchiere di Wall Street Jacob Schiff.2 Durante la Prima Guerra Mondiale, Schiff e altri banchieri di Wall Street avrebbero concesso prestiti anche per gli Imperi Centrali, pur essendo ufficialmente nemici della loro patria di adozione, gli Stati Uniti.

La Russia schierò più di un milione di soldati e marinai contro i 500.000 soldati giapponesi, ma la Russia perse lo stesso la guerra, in gran parte grazie al sostegno del Giappone da parte dagli inglesi e dagli americani. La battaglia decisiva avvenne il 27 e 28 maggio del 1905, quando le flotte russe e giapponesi si scontrarono presso lo stretto di Tsushima. Due terzi della flotta russa venne distrutta. La sconfitta della Russia è stata firmata dal trattato di Portsmouth, che ha confermato l’ascesa del Giappone come potenza predominante in Asia Orientale e ha costretto la Russia ad abbandonare i suoi piani per lo sviluppo della regione Siberia-Pacifico e lanciare rotte commerciali nell’Estremo Oriente. Il Giappone è diventato anche la sesta forza navale più potente del mondo e le spese di guerra hanno inferto un colpo significativo all’economia russa.

Una rappresentazione dell’anno 1905 della disastrosa (per la Russia) battaglia di Tsushima, dove 2/3 della flotta russa è stata distrutta.

Una rappresentazione dell’anno 1905 della disastrosa (per la Russia) battaglia di Tsushima, dove 2/3 della flotta russa è stata distrutta.

Ancor prima che la guerra finisse ufficialmente, le gravi difficoltà finanziarie della Russia, la sconfitta di Tsushima, e la pressione da parte degli inglesi ha costretto lo Zar ad allontanarsi dal Trattato del 1905 di Björkö che aveva firmato con il Kaiser Guglielmo (e di conseguenza anche la Francia). Non appena il governo britannico e la loro rete di anglofili in Russia hanno saputo dell’accordo segreto firmato sullo yacht del Kaiser nel Mar Baltico – un accordo che avrebbe minacciato ‘l’ordine mondiale’, allineando la Russia con la Germania – gli inglesi hanno subito minacciato di tagliare i finanziamenti alla Russia e hanno costretto la stampa russa, che a quanto pare era sotto il loro controllo, di lanciare una campagna di propaganda anti-tedesca. Il Kaiser scrisse allo Zar: “I vostri giornali più influenti, in giro di due settimane sono diventati aggressivamente anti-tedeschi e filo-britannici. Senza dubbio una delle ragioni sono state le grosse somme di denaro ricevute dagli inglesi come regalo“.3

Con la Russia isolata ed economicamente distrutta, e la minaccia di integrazione eurasiatica rimossa, il passo logico successivo è stato quello di sbarazzarsi del tutto dello Zar e trasformare la Russia in un mercato ritardato e ‘prigioniero’ controllato dai finanzieri occidentali. Ma per raggiungere questo obiettivo, prima di tutto ci si doveva decisamente ‘occupare’ della Germania del Kaiser Guglielmo, e questo significava solo una cosa, la guerra. Per preparare il terreno per quella guerra, gli inglesi hanno firmato l’Intesa Anglo-Russa nel 1907 e poi hanno aggiunto la Francia alla ‘Triplice Intesa’, alleando le forze militari più potenti del mondo contro la Germania.

Tra il 1903 e il 1914, il pubblico britannico è stato gradualmente orientato verso una frenesia anti-tedesca aggredendo costantemente attraverso innumerevoli giornali, articoli, libri e opuscoli (falsamente) avvertendo del riarmo aggressivo della Germania con l’intenzione di invadere la Gran Bretagna e conquistare il mondo. Alfred Harmsworth proprietario dei giornali britannici più influenti e magnate dell’editoria in quel momento, che si trovava in buoni rapporti con l’élite politica e bancaria inglese, esercitò un’enorme influenza sul pubblico britannico attraverso i suoi giornali. In un’intervista al quotidiano francese Le Matin, Harmsworth disse: “I tedeschi si fanno odiare da tutta l’Europa, non permetterò che i miei giornali pubblichino qualsiasi cosa che possa in alcun modo ferire i sentimenti dei francesi, ma non posso stampare niente che possa essere piacevole per i tedeschi“.3

L’isteria anti-tedesca è culminata con il passaggio dell’Atto dei Segreti Ufficiali del 1911, che di conseguenza ha stabilito i servizi segreti britannici MI5 e MI6. E’ giusto menzionare che queste agenzie che hanno oggi il compito di creare minacce terroristiche per spaventare gli inglesi – e la popolazione globale, inducendo di conseguenza a sostenere la guerra al terrorismo, hanno avuto come loro fondamento lo spauracchio della minaccia (completamente fabbricata) che veniva dalla Germania.

Il prescelto ‘punto esplosivo’ per una guerra anglo-americana volta a distruggere la Germania, per indebolire le potenze europee e asservire l’intera Europa agli interessi bancari occidentali, era quello dei Balcani. Nel mese di novembre del 1912, un telegramma dall’ambasciatore russo in Bulgaria per il ministro degli affari esteri Russo (Isvolsky), individuato da un rappresentante del quotidiano britannico The Times, sosteneva che “molte persone in Inghilterra stanno lavorando per accentuare gli attriti nei Balcani per portare allo scoppio di una guerra che di conseguenza porterà alla distruzione della flotta commerciale e della flotta della marina militare tedesca“.4

Questo giornalista del giornale The Times era molto probabilmente James David Bourchier, un membro dell’aristocrazia inglese che è stato profondamente coinvolto nella Lega Balcanica, un’organizzazione fondata nel 1912 dall’ambasciatore russo a Belgrado, Nicholas Hartwig, per promuovere l’indipendenza degli Stati balcanici dall’Impero Ottomano e Austro-Ungarico. Nicholas Hartwig era un agente del monarca inglese, Edoardo VII, e, di conseguenza, dell’élite inglese.5 L’indipendenza per gli stati balcanici era pienamente in linea con gli obbiettivi dell’élite britannica, ovvero, smantellare gli Imperi concorrenti.

L’assassinio dell’arci-duca Francesco Ferdinando nel 1914 viene considerato come la scintilla che accese la Prima Guerra Mondiale. Ma questo è un travisamento dei fatti. Come già detto, gli inglesi tramavano un piano di guerra contro la Germania da almeno 10 anni. In ogni caso, l’omicidio dei membri delle famiglie reali o della nobiltà erano abbastanza comuni in quel tempo in Europa, e la morte di Ferdinando non era qualcosa di straordinario che avrebbe necessariamente provocato una guerra mondiale. Certo, l’Impero Austro-Ungarico era interessato solo a calmare i serbi, e la Germania, l’alleato dell’Impero Austro-Ungarico, non voleva a nessun costo che la crisi andasse fuori controllo.

ue capri espiatori dell'élite occidentale. Arciduca Ferdinando e il suo assassino, Gavrilo Princip.

Due capri espiatori dell’élite occidentale. Arciduca Ferdinando e il suo assassino, Gavrilo Princip.

Dopo l’assassinio, il governo Britannico ingannevolmente avvisò l’Austria-Ungheria e la Germania, di aver riconosciuto il diritto dell’Austria-Ungheria al risarcimento da parte della Serbia. Quando l’Austria ha imposto ai serbi il suo Ultimatum di luglio, il 23 luglio – una serie di richieste che sono state intenzionalmente rese inaccettabili – si attendeva lo scoppio di una guerra locale, ma il ministro degli Affari Esteri Russo Sazonov (un altro agente britannico)6 rispose mobilitando le forze russe il 28 luglio contro la volontà dello Zar. Anche gli inglesi mobilitarono tranquillamente le loro truppe in previsione di una mossa tedesca contro il Belgio, avvenuta poi il 4 agosto.

Quello che né la Germania, né l’Austria-Ungheria avevano capito fu che l’assassinio – il casus belli – era stato orchestrato dai serbi con l’incoraggiamento degli agenti britannici nel governo Russo. Nel 1917 durante il caso giudiziario sull’assassinio, il colonnello serbo Dragutin Dimitrijevic ha confessato di aver assunto gli assassini di Ferdinand e che l’omicidio è stato progettato con la conoscenza e l’approvazione dell’ambasciatore russo a Belgrado – Nicholas Hartwig – e suo complice militare russo a Belgrado, Viktor Artamonof. Sia Hartwig e Artamonof erano effettivamente al soldo del governo britannico. Se fosse stato ampiamente rivelato a quel tempo che i russi erano direttamente coinvolti nell’assassinio, il governo britannico non avrebbe potuto giustificare la guerra al pubblico inglese, dove prevalevano forti opinioni anti-zariste, grazie alla propaganda anti-russa durante il ‘Grande Gioco‘ del 19° secolo. E di conseguenza gli inglesi avrebbero potuto domandare la guerra contro la Russia.

Kaiser Guglielmo II (a sinistra) e lo zar Nicola II che indossano le uniformi militari l’uno dell'altro.

Kaiser Guglielmo II (a sinistra) e lo zar Nicola II che indossano le uniformi militari l’uno dell’altro.

Proprio mentre le armate russe e tedesche marciavano fuori dalle loro caserme il 1° luglio, lo Zar e il Kaiser si scambiavano telegrammi in un futile tentativo di evitare il disastro. In una nota che scrisse più tardi quel giorno, il Kaiser finalmente realizzò la profondità della perfidia britannica:

“Non ho dubbi: l’Inghilterra, la Russia e la Francia hanno concordato tra di loro di usare il conflitto austro-serbo come una scusa per iniziare una guerra di sterminio contro di noi … la stupidità e l’inettitudine del nostro alleato si è trasformata in una trappola contro di noi … la rete è stata improvvisamente gettata sopra la nostra testa, e l’Inghilterra miete beffardamente il più brillante successo grazie alla sua persistente politica puramente anti-tedesca contro la quale ci siamo trovati senza difesa. Siamo messi in una situazione che offre all’Inghilterra il pretesto desiderato di annientarci sotto il manto ipocrita della giustizia.”7

Non dovrebbe stupirvi il fatto che durante questa ‘grande’ guerra per proteggere il mondo libero, i produttori di armi britannici e americani, molti di loro avendo stretti rapporti con la città di Londra e con le banche di Wall Street, stavano armando tutte le parti coinvolte nel conflitto. Per fare un esempio, la compagnia britannica Armstrong-Pozzuoli, con sede sulla baia di Napoli, ha impiegato 4.000 uomini ed è stato il principale fornitore navale per l’Italia, nemico della Gran Bretagna, e un ufficiale di marina inglese di alto livello, l’Ammiraglio Ottley, ne era il direttore! 8 Durante la guerra, il deputato laburista Philip Snowden con estrema rabbia ha dichiarato alla Camera dei Comuni che “i sottomarini e tutti i siluri utilizzati nella marina austriaca sono stati prodotti nelle fabbriche di Whitehead Torpedo situate in Ungheria … stanno producendo siluri con capitale britannico al fine di distruggere le navi Britanniche.”9 Gli stessi siluri venivano poi utilizzati dai sottomarini tedeschi per affondare le navi Britanniche e quelle Americane.

Parlando di una Rivoluzione

Gli effetti disastrosi per la Russia della guerra russo-giapponese ispirata dalla Gran Bretagna provocarono la ‘rivoluzione’ Russa, che durò fino al 1907. Questa rivoluzione ha aperto la strada per il rovesciamento dello zar e l’avvento al potere dei bolscevichi nichilisti nella rivoluzione d’ottobre del 1917. L’evento determinerà la storia della Russia per i prossimi 70 anni. Lungi dall’essere un impedimento, il fatto che la Russia zarista fosse un alleato britannico nel mezzo della Prima Guerra Mondiale appare, al momento, essere stato visto dal governo britannico e americano come un’opportunità per pugnalare lo Zar alla schiena quando, e dove, meno se l’aspettava.

Come per la Prima Guerra Mondiale, il piano per il rovesciamento dello zar e della rivoluzione in Russia è stato attentamente costruito per tanti anni. In realtà, sembra che la guerra russo-giapponese del 1905 sia stata utilizzata da Jacob Schiff (menzionato sopra) e Co. per seminare il germe di quella rivoluzione del 1917, 12 anni prima. Nel suo libro, Jacob H. Schiff: A Study in American Jewish Leadership, il prolifico autore ebreo-americano Naomi Wiener Cohen afferma:

“La guerra russo-giapponese ha alleato Schiff con George Kennan in un’avventura per diffondere la propaganda rivoluzionaria tra prigionieri di guerra russi detenuti dal Giappone (Kennan ha avuto accesso a questo tipo di materiale). L’operazione era un segreto ben custodito, e fu divulgato pubblicamente da Kennan non prima della Rivoluzione di marzo del 1917. Egli raccontò come aveva ottenuto il permesso dai giapponesi per visitare i campi, e come i prigionieri gli avevano chiesto qualcosa da leggere. Organizzando per gli “Amici della libertà Russa” la spedizione di più di una tonnellata di materiale rivoluzionario, egli ha assicurato il sostegno finanziario di Schiff. Come aveva detto Kennan stesso, cinquantamila ufficiali e soldati tornarono in Russia in veste di ardenti rivoluzionari. Dove diventarono cinquantamila “semi di libertà” in cento reggimenti che hanno contribuito al rovesciamento dello Zar“.

Mentre Schiff è stato un avversario stridente dello Zar Russo per il suo trattamento degli Ebrei Russi, è difficile dire se la simpatia per i suoi correligionari in Russia sia stata una motivazione per Schiff, e per gli altri banchieri Ebrei ed industriali di Wall Street, per finanziare la rivoluzione bolscevica. Dopo tutto, tutti quanti hanno ottenuto enormi ricompense finanziarie come risultato.

Il Generale Russo Arsene de Goulevitch, che ha assistito di persona alla rivoluzione bolscevica, ha dichiarato: “I principali fornitori di fondi per la rivoluzione non erano né i miliardari russi, né i banditi armati di Lenin. Il denaro ‘reale’ arrivava soprattutto da certi cerchi inglesi e americani che per lungo tempo avevano prestato il loro sostegno alla causa rivoluzionaria russa … Sono venuto a sapere che più di 21 milioni di rubli sono stati spesi da Lord [Alfred] Milner nel finanziamento della rivoluzione russa“.10 Milner è stato forse l’agente più in vista dell’Impero Britannico in quel momento.

Fumetto di Robert Minor di St. Louis Post-Dispatch (1911). Karl Marx circondato da un pubblico di riconoscenti finanzieri di Wall Street: John D. Rockefeller, JP Morgan, John D. Ryan della National City Bank, e il partner di Morgan George W. Perkins. Immediatamente dietro Karl Marx è Teddy Roosevelt, leader del Partito Progressista.

Fumetto di Robert Minor di St. Louis Post-Dispatch (1911). Karl Marx circondato da un pubblico di riconoscenti finanzieri di Wall Street: John D. Rockefeller, JP Morgan, John D. Ryan della National City Bank, e il partner di Morgan George W. Perkins. Immediatamente dietro Karl Marx è Teddy Roosevelt, leader del Partito Progressista.

Come alto Commissario per il Sud Africa, Milner era nato tedesco, pioniere dei campi di concentramento e pulizia etnica durante la guerra Anglo-Boera per espandere il controllo britannico dell’Africa. Milner è stato anche il principale autore della Dichiarazione Balfour, nonostante fosse pubblicata in nome di Arthur Balfour. Nel suo libro su Milner, Edward Crankshaw riassunse ‘l’ideologia’ di Milner in modo seguente:

“Alcuni dei passaggi [nei libri di Milner] su industria e società … sono passaggi che ogni socialista sarebbe fiero di aver scritto. Ma non sono stati scritti da un socialista. Sono stati scritti da ‘l’uomo che ha progettato la guerra Anglo-Boera.’ Alcuni dei passaggi sull’imperialismo e sul fardello dell’uomo bianco potevano essere scritti da un irriducibile Tory. Invece sono stati scritti dallo studente di Karl Marx.” 11

Il bipartitismo ideologico di Milner – e l’indifferenza totale per le sue radici tedesche – rispecchiava l’ideologia dei banchieri di Wall Street. Parlando alla Lega per la democrazia industriale a New York il 30 dicembre 1924, Otto H. Kahn, che era socio con Jacob Schiff e Felix Warburg alla Kuhn, Loeb & Co. e direttore di American International Corp. disse: “ciò che distingue voi radicali da noi che abbiamo opinioni diverse, non è l’obiettivo, ma i mezzi tramite i quali viene raggiunto l’obiettivo, non è la natura dell’obiettivo, ma come potrebbe e dovrebbe essere raggiunto l’obiettivo“.

Lord Alfred Milner: Un ardente imperialista e un grande sostenitore delle 'rivoluzioni colorate'.

Lord Alfred Milner: Un ardente imperialista e un grande sostenitore delle ‘rivoluzioni colorate’.

De Goulevitch cita i rapporti degli osservatori locali e dei giornalisti a Pietrogrado nel 1917 sugli agenti inglesi e americani, distribuendo banconote di 25 rubli ai soldati del reggimento Pavlovski appena prima del loro ammutinamento per unirsi alla rivoluzione.5 De Goulevitch menzionò Sir George Buchanan, l’ambasciatore inglese in Russia in quel momento, come uno dei principali attori nel finanziamento di ciò che possiamo considerare effettivamente una delle prime “rivoluzioni colorate” in Russia. Come Jennings C. Wise ha scritto, “gli storici non devono mai dimenticare che grazie a Woodrow Wilson … è stato possibile per Leon Trotsky entrare in Russia con un passaporto americano.”12

Con lo Zar eliminato e i bolscevichi (sostenuti dall’Occidente) al potere, gli Stati Uniti e altri governi e corporazioni Occidentali sono riusciti non solo a distruggere l’economia e l’industria Russa, ma anche a staccare pezzi dall’Impero Russo. Il Trattato di Brest-Litovsk è una testimonianza dell’inettitudine dei bolscevichi in quanto, al fine di ritirare la Russia dalla guerra, sono stati costretti a cedere territori alla Germania e all’Austria-Ungheria. Il primo round di negoziati si bloccò all’improvviso perché i rivoluzionari folli pensavono che le stesse Germania ed Austria-Ungheria fossero sull’orlo della rivoluzione. Quando Lenin e i suoi compagni finalmente si risvegliarono, furono costretti a firmare un accordo ancora più punitivo con gli Imperi Centrali. Mentre la Russia ha ottenuto gran parte di questo territorio dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’ha perso di nuovo nel 1991. Infatti, il confine occidentale della Russia dopo il 1991 ha una spiccata somiglianza con quello imposto dal trattato di Brest-Litovsk.

Sotto il controllo di Lenin e Trotsky, la ‘rivoluzione’ bolscevica aveva effettivamente fermato l’economia Russa e la sua industria, permettendo ai banchieri occidentali di intervenire per ‘riavviarla’. Considerate le parole del giornalista americano, sindacalista, e pubblicista, Albert Rhys Williams, che era sia un testimone – e partecipante – della rivoluzione d’ottobre, come ha testimoniato al comitato del Senato Overman:

Sig. Williams: […] è probabilmente vero che sotto il governo sovietico la vita industriale si troverà forse in una fase di sviluppo molto più lenta rispetto al capitalismo. Ma perché un grande paese industriale come l’America vorrebbe desiderare la creazione e la conseguente concorrenza di un altro grande rivale industriale? Non sono gli interessi dell’America in questo senso, in linea con il lento ritmo di sviluppo che sta progettando la Russia Sovietica per se stessa?

Senatore Wolcott: Quindi Lei sta presentando un argomento che pensa potrebbe risuonare col popolo americano, essendo il vostro punto di vista; che, se riconosciamo il governo sovietico della Russia come è stato costituito, riconosceremo un governo che non potrà competere con noi nel settore industriale per molti anni?

Sig. Williams: Questo è un dato di fatto.

Senatore Wolcott: Questo è un argomento che, sotto il governo Sovietico, la Russia non sarà in grado, per molti anni almeno, di raggiungere il livello dello sviluppo industriale dell’America?

Sig. Williams: Assolutamente.

Quando i bolscevichi hanno aperto la loro prima banca, Ruskombank, nel 1922, uno dei suoi direttori era Max May di Guaranty Trust. Guaranty Trust era una società appartenente a J.P. Morgan. Aderendo a Ruskombank, May ha dichiarato:

“Gli Stati Uniti, essendo un paese ricco con un’industria ben sviluppata, non hanno bisogno di importare nulla da paesi stranieri, ma… è molto interessato ad esportare i propri prodotti ad altri paesi, e considera la Russia come il mercato più adatto a questo scopo, tenendo conto delle enormi esigenze della Russia in tutti i settori della sua vita economica.”13

JP Morgan Guaranty Trust ha prestato soldi alla Germania per iniziare la sua guerra, finanziando al contempo gli inglesi e i francesi contro i tedeschi, e anche i russi, prima sotto lo Zar contro la Germania, e poi i bolscevichi contro lo Zar e per la cosiddetta “rivoluzione”.14

Due guerre mondiali, grazie all'élite anglo-americana.

Due guerre mondiali, grazie all’élite anglo-americana.

Tramite i banchieri di Wall Street, il governo degli Stati Uniti sotto Woodrow Wilson ha rotto con la convenzione internazionale dopo la Prima Guerra Mondiale e ha rifiutato di perdonare ai suoi alleati i debiti enormi generati a causa dei prestiti ricevuti durante la Prima Guerra Mondiale, in primo luogo alla Gran Bretagna e alla Francia.15 La Germania si trovò in una posizione ancora peggiore a causa del risarcimento richiesto dal durissimo trattato di Versailles. Nessuno di questi paesi è stato in grado di pagare il debito dovuto, perciò è stato emanato il ‘Piano Dawes’ per cui il governo degli Stati Uniti avrebbe prestato denaro alla Germania in modo da poter pagare il risarcimento a Francia e Gran Bretagna, che a loro volta avrebbero pagato il debito di guerra dovuto agli Stati Uniti. Ecco come si guadagna ‘il denaro sporco’. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno tratto un gran beneficio dalla Prima Guerra Mondiale. Se nel 1914 gli Stati Uniti avevano accumulato un debito di $4,5 miliardi che dovevano pagare a vari paesi, poi nel 1928 molti paesi dovevano ripagare gli Stati Uniti con la colossale cifra di $25 miliardi, incluso il debito di guerra europeo. Di conseguenza, gran parte dell’oro europeo è finito a Fort Knox. Il Professore di economia Michael Hudson sostiene che la motivazione per i massicci crediti finanziari richiesti dal governo degli Stati Uniti all’Europa fosse più politica che economica.

La Germania ha pagato l’ultima tranche del suo debito al governo degli Stati Uniti nel 2010. Il Regno Unito sta ancora pagando. Il debito dovuto agli Stati Uniti e i suoi alleati della Prima Guerra Mondiale è stato la causa principale del crollo dell’economia tedesca all’inizio degli anni ’30 che portò all’ascesa di Hitler e dei nazisti… che sono stati finanziati dalla stessa cricca di banchieri di Wall Street.16

Un Mondo Nuovo

Nel 1925, un teorico europeo dell’imperialismo, Gerhart Von Schulze-Gaevernitz, sosteneva che la storia avrebbe mostrato che il risultato più importante della Prima Guerra Mondiale non era stato “la distruzione delle dinastie reali che hanno governato la Germania, la Russia, l’Austria e l’Italia”, ma il “cambiamento nel centro di gravità del mondo, dall’Europa che esisteva fin dai tempi di Maratona, all’America”. Questa nuova era del ‘super imperialismo’, ha detto, aveva trasformato radicalmente l’imperialismo tradizionale, perché ora “il capitale finanziario media il potere politico a livello internazionale per acquisire il controllo monopolistico sfruttando le risorse naturali, le materie prime e la forza lavoro, con una tendenza verso l’autarchia, controllando tutte le regioni e le materie prime di tutto il mondo.”17

Nel corso del 1920 l’industria Russa è stata efficacemente ricostruita da corporazioni americane, alcuni dei piani quinquennali di Lenin sono stati finanziati da banche di Wall Street. L’obiettivo era quello di preparare la Russia per la Seconda Guerra Mondiale, dove ha vinto effettivamente la guerra per gli alleati, ma nel processo è stata rovinata in gran parte (di nuovo) e, come le altre potenze europee, ha sostenuto debiti enormi verso i banchieri di Londra e Wall Street. Come è stato rivelato da Antony Sutton, il grado di influenza e controllo esercitato dall’Occidente all’interno della Russia Sovietica è esemplificato dal fatto che, durante la guerra del Vietnam, i veicoli militari utilizzati dai militari nordvietnamiti per combattere i soldati americani sono stati prodotti in una fabbrica sovietica, la fabbrica dei camion Kama, di proprietà della corporazione statunitense Ford.

L’autore Russo Aleksandr Solzhenitsyn, un critico del totalitarismo Sovietico, stima che 66 milioni di persone sono morte durante il regime sovietico imposto dall’Occidente.

L’autore Russo Aleksandr Solzhenitsyn, un critico del totalitarismo Sovietico, stima che 66 milioni di persone sono morte durante il regime sovietico imposto dall’Occidente.

Imponendo la rivoluzione bolscevica in Russia, Wall Street ha garantito che la Russia non potrà competere per tanti anni con gli Stati Uniti. Per i prossimi 70 anni, i ‘gestori del mondo’ degli Stati Uniti e dell’Europa Occidentale hanno espanso la loro dominazione globale attraverso l’uso di una falsa ‘minaccia comunista’ (che loro stessi hanno creato). Al fine degli anni ’80, l’élite bancaria Occidentale ha deciso che il loro potere globale era sufficiente per permettergli di tirare indietro la ‘cortina di ferro’ e, ancora una volta, aprire le porte della Russia, ma questa volta per un saccheggio neo-liberale attraverso false ideologie come il ‘libero mercato’, e la ‘società aperta’. Tutto stava andando come previsto per la maggior parte degli anni ‘90 fino a quando Vladimir Putin è arrivato sulla scena e ha cominciato a rovinare la festa delle élite Occidentali alias “noi governiamo il mondo intero”.

Allora, forse vi domandate perché questa piccola lezione di storia? Spero che serva a sottolineare due cose. Che più di 100 anni fa, l’élite bancaria/politica/industriale Occidentale – il tipo di persone che pensano, e dicono, cose tipo…

“Pensando a queste stelle che si vedono nel cielo durante la notte, questi vasti mondi che non possiamo mai raggiungere. Vorrei annettere i pianeti se potessi; Ci penso spesso. Provo tristezza vedendoli in modo così chiaro eppure così lontano.”

“Io sostengo che noi siamo la razza superiore su questo pianeta, e più terra occupiamo meglio è per tutta l’umanità.” ~ Cecil Rhodes

… hanno capito chiaramente che l’unico modo per governare il mondo era quello di garantire che la Russia non emergesse mai come un concorrente al loro centro operativo – Londra, e poi gli Stati Uniti. Dal punto di vista pratico, per raggiungere tale obiettivo, dovevano marginalizzare perennemente la Russia sul continente Eurasiatico e prevenire a tutti i costi le nazioni Europee, in particolare le nazioni dell’Europa Occidentale, di allearsi con la Russia. Tale piano è stato eseguito sul serio dalla fine del 1890. E continua ad essere eseguito anche oggi, ma sembra che il piano stia fallendo.

I Progetti Meglio Preparati…

Russian President Vladimir Putin enters ...Russian President Vladimir Putin enters the St. George Hall of the Grand Kremlin Palace in Moscow, on December 12, 2013, to deliver an annual state of the nation address. AFP PHOTO/  POOL/ SERGEI ILNITSKYSERGEI ILNITSKY/AFP/Getty Images

Fin dal suo arrivo al potere Putin ha cercato di fare dalla Russia proprio ciò che l’élite bancaria occidentale ha speso più di 100 anni cercando di prevenire: trasformarla in un paese forte ed indipendente, libera (per quanto possibile) dall’influenza tossica dei banchieri occidentali. Ancora peggio, il piano di Putin non sembra essere limitato solo per liberare la Russia, ma include l’idea di usare l’influenza della Russia per stabilire un ‘nuovo ordine mondiale’, non basato su l’egemonia di pochi, ma sulla multipolarità, vera sovranità nazionale, il rispetto reciproco ed il commercio equo e sincero tra le nazioni. Nei loro 15 brevi anni al timone della Russia, Putin e i suoi amici hanno percorso un lungo cammino verso il raggiungimento dei loro obiettivi. La risposta da parte della élite occidentale è stata interessante da osservare. Dai tentativi della NATO di accerchiare la Russia in Europa Orientale, alle sanzioni economiche imposte basate su accuse inventate, a sabotare le relazioni economiche tra Russia e UE, a organizzare un colpo di stato in Ucraina nel 2014, a manipolare il prezzo del petrolio e ad assassinare ‘i leader dell’opposizione’ all’interno e fuori dalla Russia; l’élite anglo-americana ricorre a misure sempre più disperate ed isteriche per mantenere quello squilibrio globale che hanno raggiunto lavorando così duramente. Ma niente di quello che fanno sembra ostacolare o deviare la Russia dal percorso che ha scelto.

Che cosa ci possiamo aspettare prossimamente da parte dell’élite occidentale? Oltre ad una breve guerra nucleare con la Russia (che non è mai stata un’opzione, contrariamente alla propaganda della Guerra Fredda), quali manovre sporche e ambigue sono rimaste ancora da applicare? Non molte, di sicuro. Forse l’unica arma rimasta nel loro arsenale è quella che, più di ogni altra cosa, ha consentito di dominare il mondo per così tanto tempo: il dollaro onnipotente Statunitense, la sua posizione di valuta di riserva del mondo, e il ‘petrodollaro‘.

Per decenni, questi due ‘strumenti’ finanziari hanno costretto tutti gli altri paesi a tenere grandi riserve di valuta americana, offrendo in tal modo all’economia degli Stati Uniti enormi vantaggi e assicurando la sua posizione come l’economia più grande del mondo. Se il dollaro Statunitense dovesse, per qualche ragione, crollare, si creerebbe un enorme panico nel sistema economico mondiale, che sfocerebbe molto probabilmente nel crollo dei governi di tutto il mondo. Questo è probabilmente il motivo per cui sia la Russia che la Cina non stanno perdendo tempo, stabilendo le basi per un nuovo ordine economico che non sia basato sul dollaro. Se tale iniziativa andasse avanti abbastanza a lungo, potrebbe arrivare al momento giusto nel prossimo futuro, quando il dollaro potrà essere tranquillamente ‘abbandonato’ e sostituito con un’altra valuta di riserva, o paniere di valute, evitando in tal modo o attenuando la minaccia sistemica per l’economia globale (anche per l’economia degli Stati Uniti) di un crollo del dollaro, e costringendo l’élite Occidentale, con la loro base operativa negli Stati Uniti, ad accettare una posizione più umile e giustificata tra le nazioni.

Sarà ora di smettere di sfamare il gatto grasso?

Sarà l’ora di smettere di sfamare il gatto grasso?

Chiunque abbia studiato e compreso la natura di queste ‘élite’ di cui parlo, sa che non sono il tipo di persone che accettano la sconfitta con facilità, anche quando la sta guardando in faccia. Sono come un giocatore di scacchi narcisista che, quando si accorge che sta per perdere la partita, preferisce piuttosto fare a pezzi il tavolo da scacchi (e forse lo brucerà… assieme alla stanza), che subire l’ignominia della sconfitta. E poi potrebbe dire, ‘vedi, non hai vinto, e ora dovremo ricominciare da capo’. L’analogia del gioco degli scacchi è appropriata, dato che uno dei principali esponenti della teoria di Mackinder della strategia eurasiatica è Zbigniew Brzezinski, autore di La Grande Scacchiera, dove ha scritto “è imperativo che nessuno sfidante eurasiatico emerga, capace di dominare l’Eurasia e di conseguenza sfidare anche l’America”.

Con il debito degli Stati Uniti attuale salito oltre il 104% del PIL, e gli Stati Uniti che non possono o non vogliono ridurre il debito, né aumentare il PIL, gli Stati Uniti si ritrovano ad essere un paese effettivamente insolvente, in pratica è uno ‘stato fallito’. L’unica cosa che impedisce il suo crollo economico è la dipendenza, per ora, di tante altre nazioni agli Stati Uniti. E’ possibile che, di fronte alla fine quasi certa del loro regno come dominatori del mondo, la psico-élite Occidentale sceglierà ‘l’opzione finanziaria nucleare’, ‘orchestrando uno scenario Enron’, ed eventualmente facendo crollare il dollaro americano in un ultimo sforzo folle e inutile per scongiurare la sconfitta, buttando giù tutto il castello di carte… in modo da poter ‘ricostruire’ da zero?

Come la mia citazione all’inizio dell’articolo afferma: “ciò che la tenebra non può possedere, cercherà di distruggere”.

 

Note:

1 Chapman, John W. M. Russia, Germany and the Anglo-Japanese Intelligence Collaboration
2 Schiff organised the purchase by US investors of $200 million in Japanese bonds
3 Farrer, England Under Edward VII p. 143
4 Stieve, Isvolsky and the First World War p. 116
5 Durham, Twenty years of Balkan Tangle ch 19 pp 2-3 and Docherty and Macgregor, Hidden History: The secret origins of the First World warCh.18
6 See; Docherty and Macgregor, Hidden History: The secret origins of the First World war Ch.16
7 Barnes, Genesis of the World War, pp. 268-9
8 Perris, The War Traders: an Exposure
9 Murray, Krupps and the International Armaments Ring: the scandal of modern civilization p.3
10 De Goulevitch,: Czarism and Revolution, Omni Publications, California, pp. 224, 230
11 Crankshaw, The Forsaken Idea: A Study of Viscount Milner (London: Longmans Green, 1952), p. 269.
12 Wise, Woodrow Wilson: Disciple of Revolution (New York: Paisley Press, 1938), p.45
13 Sutton, A. Wall Street and the Bolsheviks Ch. 4
14 ibid.
15 Hudson, M. Super Imperialism: The Origin and Fundamentals of U.S. World Dominance p. 50
16 Sutton, A. Wall Street and the Rise of Hitler
17 ibid.

Commento: Per fare il quadro sulla situazione dell’imminente crisi sistemica globale, leggete il nostro Forum, qui.

VIDEO: Guerra in Crimea 2014 – Crimea. Way Back Home.

giugno 14, 2015

Documentario sugli eventi del 2014 in Crimea

Video con sottotitoli in italiano.

Crimea. Way Back Home. La Via del Ritorno.

 

Russia, io non so chi ha ucciso Boris Nemtsov

marzo 19, 2015

Può sembrare banale dirlo, ma, con i tempi che corrono non lo è affatto: io non so chi ha ucciso Nemtsov. Panebianco lo sa già, chissà con quali elementi.

di Giulietto Chiesa

Boris Nemtsov

Boris Nemtsov

martedì 3 marzo 2015 12:45

Può sembrare banale dirlo, ma, con i tempi che corrono non lo è affatto: io non so chi ha ucciso Boris Nemtsov. Ma, poiché se ne deve parlare, essendo evidente l’eccezionale importanza del delitto, avvenuto a poche centinaia di metri dal Cremlino (non credo sfugga a nessuno il significato simbolico del luogo del misfatto), non resta che affidarsi a un freddo uso del normale buon senso. E il normale buon senso dice che Vladimir Putin è stato il bersaglio di questo attentato, insieme alla Russia che egli sta guidando in questo periglioso frangente. Ed, essendo il bersaglio, è ben difficile che egli ne sia stato autore, o ispiratore. Lo dimostra proprio – a posteriori – l’ondata di accuse che sta dilagando su tutti i mass media occidentali. Angelo Panebianco, in un editoriale del Corriere della Sera, è arrivato addirittura a paragonare Putin a Mussolini, e l’assassinio di Boris Nemtsov a quello di Matteotti. Evidentemente Panebianco ha già concluso l’indagine, non si sa con quali elementi. Di certo non con l’uso del buon senso. E, per quanto concerne le analogie, sarebbe utile usarle cum grano salis.

Bisognerebbe supporre, ad esempio, per seguire Panebianco nel suo ragionamento, che Boris Nemtsov costituisse un serio pericolo per Vladimir Putin. Ma così non era da parecchio tempo. Nemtsov era , al contrario, molto distante dall’apice di popolarità di cui godette quando Eltsin lo nominò primo vice premier del suo governo, ai tempi del suo – di Eltsin – declino alcoolico. Poi fondò il Partito “Unione delle forze di destra” (SPS) e entrò nella Duma, già come oppositore di Putin. Ma alla tornata successiva il suo SPS non raggiunse il quorum elettorale e rimase fuori dal parlamento. Da allora, negli ultimi anni, il declino della sua figura è stato costante. In uno degli ultimi sondaggi d’opinione Nemtsov non era nei primi sei posti tra le personalità di rilievo della politica russa. Certo era noto, e non poco. Un bell’uomo, di grande fascino, amato dal pubblico femminile, dall’oratoria sciolta ed efficace. Ma non era attorno a lui che, da tempo, si riunivano le frastagliate e divise opposizioni extraparlamentari al governo di Putin. Questo spiega, ad esempio, perché Nemtsov decise di rilanciarsi recandosi in Ucraina e diventando, per un certo periodo, consigliere dell’allora presidente “arancione” Viktor Jushenko. Fallita la rivoluzione arancione, Nemtsov tornò a Mosca, restando in ombra, per riemergere solo l’anno scorso schierandosi contro la politica del Cremlino nella crisi ucraina. Su questa interpretazione – mio malgrado – mi trovo d’accordo con Edward Luttwak: non può essere stato Putin a inscenare questo assassinio, poiché Nemtsov “era sì una delle voci più critiche della politica di espansione di Putin in Ucraina, ma la sua protesta non era assolutamente in grado di minare la popolarità del presidente”.

Fin qui giusto. Del resto tutti i più recenti sondaggi erano lì a dimostrare, con l’86% dei consensi al Presidente in carica, che Putin può stare tranquillo, almeno da quella parte. E fin qui basta il buonsenso. Ma la macchina comunicativa occidentale è in grado di annullare anche quello, e su larga scala. Così si spiega la rapidissima reazione dello stesso Putin, a poche ore dall’assassinio: una dichiarazione centrata su due pilastri. L’assassinio “è stato commissionato”, e “si configura inequivocabilmente come una provocazione”. Commissionato da chi? Putin non lo dice, per ora. Provocazione per cosa? La risposta l’ha data Mikhail Gorbaciov, ancora una volta arrivato in soccorso del suo nemico: “Per destabilizzare la situazione interna della Russia”. Qui s’innesta la seconda interpretazione che è corsa anch’essa, in lungo e in largo, su molti media, seconda solo all’affermazione perentoria sulla colpevolezza di Putin. Interpretazione che potrebbe essere sintetizzata in questo modo: gli assassini sono da ricercare in Russia, tra gli ultra-nazionalisti russi; oppure tra i russi che volevano che Putin intervenisse militarmente in Ucraina, a difesa del Donbass; oppure in settori dei servizi segreti russi, anch’essi scontenti per la “debolezza” di Putin di fronte all’Occidente. In realtà sono varianti della stessa cosa. Che serve a un doppio scopo: concentrare l’attenzione “sull’interno”, affermando l’esistenza di un’altra frattura della società russa; e allontanando perfino l’idea che possa trattarsi di qualcosa che è venuto dall’esterno”. Tutto è naturalmente possibile, ma dovrebbe essere suffragato da qualche elemento di prova o, quanto meno, di analisi. Ora ciò che è visibile è, al contrario, un consistente appoggio a Putin proprio dei settori nazionalisti, di tutti i settori nazionalisti russi. Non si è vista traccia, in tutti questi mesi di durissimo scontro tra l’Occidente e la Russia, di un’opposizione a Putin da parte di settori dell’esercito e delle cosiddette “strutture della forza”. L’ipotesi è dunque peregrina, anche se a sostenerla sono in molti, insieme a Edward Luttwak. E non è a questa ipotesi che pensa Vladimir Putin. Lo sappiamo perché proprio lui aveva avanzato quella di un intervento “dall’esterno”. Lo fece, in pubblico, il 28 febbraio del 2012, durante un talk show.

“Queste tattiche le conosco da tempo – disse – soprattutto quelle di chi sta all’esterno (.) Lo so: cercano una vittima sacrificale tra qualcuna delle personalità più in vista, per poi mettere sotto accusa i poteri dello Stato. Sono capaci di tutto. E lo dico senza alcuna esagerazione”. Ed era – si noti – il 2012, quando la crisi in Ucraina era ancora di là da venire. Putin ragionava però sulla base delle esperienze del decennio appena trascorso: agli Stati Uniti facevano capo una serie di “guerre”, più o meno civili, in Libia, in Siria, in Irak. Mancavano ancora all’appello l’Ucraina e la stessa Russia: l’obiettivo, il trofeo decisivo. Insomma Putin si aspettava che qualcuno, dall’esterno, tentasse di aprire un “fronte interno” per destabilizzare la Russia.

Ecco cosa intende dire oggi Mikhail Gorbaciov.

Ed è strano che, a differenza dei commentatori russi, in Occidente nessuno abbia avanzato l’ipotesi di inquadrare questo assassinio nella strategia americana che punta proprio alla demolizione di Vladimir Putin. Strano davvero. I commentatori “complottisti” di tutti i giornali occidentali manifestano qui una singola distrazione, o carenza d’immaginazione. E c’è, infine, l’inquietante circostanza dell’intervista che Boris Nemtsov rilasciò al giornale online Sobesednik il 2 marzo del 2014, nella quale egli affidava alla preoccupazione della madre, la sua propria: di essere ucciso proprio da Putin. All’intervistatore, che lo incalzava, rispose che sì, anche lui “un poco” temeva questa eventualità. Quasi un tremendo, involontario suggerimento a chi – non sappiamo sotto quale meridiano – stava appunto cercando una “personalità in vista” da trasformare in “vittima sacrificale”.

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/03/russia-io-non-so-chi-ha-ucciso-boris-nemtsov/1470421/.

 

 

 

Il Mistico vs. Hitler, o gli Occhiali di Fritz Gerlich

febbraio 27, 2015

di Laura Knight-Jadczyk
Sott.net
14 gennaio 2015

f © KJJ Visual

Spesso avrei voluto trovare dei giornali tedeschi del periodo pre-hitleriano e post-hitleriano per poter capire quello che stava realmente accadendo in Germania a quell’epoca. Mi chiedevo se non si possano trarre importanti lezioni da quel periodo per il nostro tempo presente. Ho chiesto a tante persone se avessero mai incontrato tali giornali riprodotti da qualche parte, o se ne avessero sentito parlare, ma ogni volta ho, ho sempre ricevuto solo risposte negative. Dopo tutto, se supponiamo che il nostro tempo presente abbia qualche somiglianza con il Terzo Reich di Hitler, sarebbe bello avere un po’ di materiale preciso, scritto in sul momento, in quell’epoca, per poter fare delle comparazioni. A quanto pare, un certo individuo di nome Ron Rosenbaum era altrettanto curioso, ma per un motivo diverso. Egli intervistò un sopravvissuto all’Olocausto che fece menzione ad un articolo che ricordava di aver letto a quel tempo, Rosenbaum andò a cercarlo. Trovò molto di più di quanto si aspettasse. Trovò Fritz Gerlich e il Munich Post. Rosenbaum chiamò Fritz e la sua gente i “Primi Esploratori”.

Gli eroici giornalisti anti-Hitler del Munich Post, dal 1920 al 1933 (quando tanti furono incarcerati o uccisi) hanno perseguito coraggiosamente il compito quotidiano di provare a raccontare al mondo la strana figura che era sorta dalle strade di Monaco per diventare il leader di un movimento che avrebbe preso il potere e che avrebbe scritto un nuovo capitolo nella storia del male. La mia ammirazione per questi individui, in gran parte dimenticati, quei giornalisti che furono i primi ad indagare la vita politica e personale, la criminalità e gli scandali di Hitler ed “il partito di Hitler”, così come si facevano astutamente chiamare, ha cominciato a crescere quando ho iniziato a raccogliere le tracce della loro personale lotta contro Hitler, sepolta tra le note degli storici del dopoguerra …

Il fascino che provavo è molto cresciuto quando mi sono imbattuta in una collezione quasi completa, di vecchi giornali anti-Hitler di 70 anni fa del Munich Post, che stavano marcendo nel seminterrato dell’archivio della biblioteca Monacense di Monaco. Da allora i giornali sono stati trasferiti su microfilm, ma c’era qualcosa nell’interazione con le copie dei giornali effettivamente fatiscenti, del partito di Hitler, chiamato “Poison Kitchen”, dove Hitler era raffigurato come una figura possente, presente su ogni pagina che è servita a farmi un’idea dell’esasperante ed insopportabile frustrazione che i giornalisti del Munich Post dovevano aver provato. Sono stati i primi a percepire le dimensioni del potenziale di Hitler per il male e i primi a vedere come il mondo intero ha ignorato gli avvertimenti disperati indicati nel loro lavoro.

Fritz Gerlich, editor of the Munich Post

Fritz Gerlich, editor of the Munich Post

© Bavarian State Archive

 

Come giornalista, ho sentito allo stesso tempo una triste venerazione per quello che compierono, per quanto avevano esposto, e come siano stati completamente dimenticati. Fu quello, il primo tentativo intrapreso per penetrare le profondità del fenomeno Hitler che cominciava allora a svilupparsi

La visione dei primi esploratori è stata la visione di uomini e donne, testimoni critici dell’ormai perduto spettacolo di Hitler che diventava Hitler. Oltre ai giornalisti coraggiosi ed ai redattori del Munich Post, ci sono stati altri, come Rudolf Olden, Konrad Heiden, Walter Schabere Fritz Gerlich. Questultimo fu l‘editore iconoclasta di un giornale d’opposizione antimarxista e antiNazista, chiamato Der Weg Gerade (Il Modo Giusto, o La Retta Via), celebrato come la nemesi giornalistica dellHitler del tempo, ora in gran parte dimenticato.

Gerlich fu assassinato a Dachau per aver tentato di pubblicare un articolo dannoso su Hitler, cinque settimane dopo che i nazisti avevano preso il potere e schiacciato il resto della stampa d’opposizione. Una figura affascinante, Gerlich, un graffiante e swiftiano persecutore satirico di Hitler, possedeva una visione inquietante delle dinamiche razziali dietro la patologia di Hitler. Uno scettico e studioso storico, Gerlich iniziò comunque a credere ai poteri profetici di una controversa, probabilmente fraudolenta, stigmatizzata bavarese, in cui trovò una fonte di fede che lo portò a giocarsi la vita in un ultimo disperato tentativo di detronizzare Hitler tramite la penna e la stampa. Con un articolo che avrebbe messo fine a tutti gli articoli di Hitler che egli sperava che fosse l’ultima storia in grado di scioccare il pubblico e costretto il presidente Paul von Hindenburg a destituire l’appena scelto Cancelliere Hitler prima che fosse troppo tardi. Fu una scommessa disperata che non si realizzò mai. Il 9 marzo 1933, delle truppe d’assalto fecero irruzione nella sede del giornale di Gerlich, strappando la sua ultima storia dalle macchine da stampa, picchiandolo fino a fargli perdere i sensi, per poi trascinarlo fuori fino a Dachau, dove fu ucciso nella “Notte dei lunghi coltelli” nel giugno 1934.

La natura dellarticolo che era sul punto di pubblicare che alcuni dicono riguardasse le circostanze della morte del nipote di Hitler, Geli Raubal, nel suo appartamento o che parlasse della verità sull’incendio del Reichstag nel febbraio 1933 o dei finanziamenti esteri ai nazisti si è effettivamente persa nella storia, una traccia che ho inseguito ad oltranza. Sono riuscita a rintracciare a Monaco di Baviera uno degl’ultimi colleghi viventi di Gerlich, Dr. Johannes Steiner, un editore novantenne in pensione, che era stato partner di Gerlich nel fallito manifesto Anti-Hitler. La memoria del dottor Steiner di quel tempo terribile, in particolare gli ultimi giorni di Gerlich, quando tutti erano in fuga, era frammentaria. Ma c’era un momento, un ricordo conservato con spaventosa chiarezza per sei decenni: il ricordo della Gestapo e gli occhiali di Fritz Gerlich. Gli occhiali con montatura in acciaio di Gerlich erano diventati una specie di immagine firma per il giornalista combattente tra coloro che lo conoscevano a Monaco di Baviera, quasi un emblema della sua determinazione d’acciaio e chiarezza di vedute. Ma dopo un anno a Dachau, dopo che la Gestapo lo aveva trascinato fuori dalla sua cella e gli aveva sparato alla testa nella Notte dei lunghi coltelli, gli scagnozzi di Hitler scelsero un modo crudele e agghiacciante per informare la moglie di Gerlich. Il Dr. Steiner ricorda: “Inviarono alla vedova, Sophie, gli occhiali di Gerlich, sporchi di sangue”. [Ron Rosenbaum, Explaining Hitler]

Rosenbaum vide questo gesto crudele, forse, come la comprensione da parte degli scagnozzi di Hitler che Gerlich aveva visto e sapeva troppo, un segno di quanto la sua visione fosse temuta e odiata dalla cerchia interna di Hitler, per aver visto chi, in realtà, fossero”.

Ora, notato nulla di particolarmente interessante nel breve racconto riportato qui sopra, sul chi, cosa, quando, e dove a proposito di Fritz Gerlich? Probabilmente vi è sfuggito, ma leggete questo frammento: “Uno scettico studioso di storia, Gerlich iniziò comunque a credere ai poteri profetici di una controversa, probabilmente fraudolenta stigmatizzata bavarese, trovando in lei una fonte di fede che lo portò a giocarsi la vita in un ultimo disperato tentativo di detronizzare Hitler tramite la penna e la stampa“.

Di cosa sta parlando Rosenbaum? Unastigmatizzata Bavarese“?

Però, prima di arrivare a questo, parliamo un po’ di Fritz Gerlich e de “L’analisi del naso di Hitler“. Nel luglio del 1932, sulla prima pagina di uno dei principali quotidiani di Monaco apparve uno straordinario fotomontaggio di Hitler. Ho provato, senza successo ad ottenere un’immagine della pubblicazione, ma un lettore alla fine l’ha trovata:

Articolo d'epoca

Articolo d’epoca

 

La foto mostra Hitler in frac e tuba, a braccetto con una sposa di colore in una scena di matrimonio dove nel titolo dell’articolo si legge: “Hitler ha sangue mongolo?” Sembra che varie caricature di Hitler fossero apparse per anni su molti giornali d’opposizione e manifesti, ma la maggior parte di questi tendeva a concentrarsi sui baffi ed il ciuffo, o ad esagerare i tratti del suo viso. Questa immagine aveva mirato troppo bene al bersaglio e sancì la condanna a morte di Gerlich. Pubblicare un attacco scandaloso come questo, un attacco molto più mirato e dannoso nel suo testo, più di quanto la foto e il titolo non lo fossero, fu un atto di grande coraggio personale da parte di un profeta disperato e condannato. Nel suo famoso articolo, Gerlich propone al lettore di applicare lascienza razziale” di uno dei teorici razziali preferiti da Hitler, il Dr. Hans Gunther che aveva prescritto la forma precisa e la dimensione di ogni singola testa e caratteristica del volto dell’Uomo nordico“, alla testa e al volto di Hitler stesso, in particolare al suo naso. Tramite le fotografie nell’articolo, Gerlich andava avanti nel dimostrare che Hitler non era, di fatto, di razza ariana, ma era piuttosto di razza mongola. Gerlich si spinse oltre scrivendo unacritica brillante che giunse alla devastante conclusione che Hitler – dati i suoi lineamenti non solo mancava di una fisionomia ariana, ma mancava anche di un’anima ariana“. Rosenbaum scrive:

[Mi diede] grande soddisfazione che almeno qui, un giornalista anti-Hitler fosse uscito allo scoperto e avesse dato sfogo alla rabbia e al disprezzo che tutti provavano prima di essere zittiti. Ho il sospetto che questa personale spudoratezza senza briglie abbia a che vedere con la mia personale fascinazione per Gerlich. Ed è sorprendente scoprire, quando si studia la letteratura su Hitler e la dirigenza nazista prima e dopo guerra, all’interno e all’esterno della Germania, quanta poca disapprovazione, critica e disgusto abbiano ricevuto i nazisti sui giornali. Il tono e la tendenza dei commentatori pre-guerra era molto condiscendente nei confronti di Hitler, trattandolo come un fenomeno indegno di essere persino disprezzato, ancor meno degno di una seria considerazione. Invece di sollecitare la necessità di combattere Hitler, i commentatori pre guerra hanno agito come se potessero cacciar via Hitler tramite parole, cancellarlo con la penna. Sottovalutandolo a tal punto da non considerarlo nemmeno un obiettivo degno di antagonismo. La letteratura del Dopoguerra tende a sminuire Hitler in un modo diverso; sapendo bene ciò che fece, la tendenza è quella di sostenere che non fu proprio lui il colpevole, ma le forze segrete che stavano dietro alle sue spalle, che cavalcasse l’onda del momento …. Una rara eccezione a questo fenomeno letterario fu il lavoro di persone come Gerlich, un lavoro rinfrescante, al tempo, come un sorso d’acqua che ti da sollievo nel deserto . … L’odio di Gerlich per Hitler benché squisitamente camuffato sotto forma di satira … era più che un ultimo grido di disperazione, era un’affilato strumento d’analisi capace di incidere fino al cuore della patologia di Hitler prima di chiunque altro e prima che fosse troppo tardi, nel caso ci fosse qualcuno pronto ad ascoltare. [Ron Rosenbaum, Explaining Hitler]

Così, Ron Rosenbaum trovò uno standard eroico nella vita e nell’opera di Fritz Gerlich; ma c’è un problema. Dice che Gerlich fuguidato dalla sua ossessione per Hitler dal razionale all’irrazionale …”. Perché vede l’uomo che ha eseguito tali atti di resistenza giornalistica contro Hitleratti che ha ammirato così tanto fino alla fine, come attiirrazionali“? Il problema sta nellaStigmatizzata Bavarese“, che discuteremo tra un po’, abbiate pazienza.

Fritz Gerlich, nato protestante ricevette il dottorato in storia presso l’università di Monaco di Baviera. Nel 1923 fu una figura rispettata e influente nel movimento nazionalista ed era, quindi, uno dei primi sostenitori di Hitler. Tuttavia, nella primavera del 1923, ricevette un visitatore nel suo appartamento, l’astro nascente delle forze nazionaliste di destra, Adolf Hitler stesso. Nessuno sa cosa sia successo durante quell’incontro, ma sembra che alcune cose dette allora, insieme a cose che Hitler combinò più tardi, fecero di Gerlich un nemico implacabile di Hitler. A quanto pare, Gerlich aveva visto qualcosa, “entrambe le facce di Adolf Hitler“.

Gerlich formò una stretta cerchia di colleghi sulla quale sapeva di poter contare, e con la quale lavorò prima al Munchener Neueste Nachrichten, e più tardi con Gerlich presso il proprio giornale antiHitleriano, il Der Weg Gerade. Per dieci anni, dal 1923 fino al 1933, questo gruppo era il centro più esplicito del giornalismo antiHitler tra i conservatori in Germania. I membri del gruppo Gerlich scampati all’arresto quando fu assediata la redazione nel marzo del 1933, diventò il nucleo del movimento antiHitler che culminò nel fallito attentato ad Hitler da parte di Claus von Stauffenberg, nel luglio del 1944. Come potete intuire, fu proprio allora che vennero uccisi.

Vediamo cosa ci dice Rosenbaum per quanto riguarda il rapporto tra Gerlich e la “Stigmatizzata Bavarese” , Therese Neumann:

 

Therese Neumann (1898-1962) Mistica, Stigmatizzata

Therese Neumann (1898-1962) Mistica, Stigmatizzata

 © Unknown



Ma qualcosa di strano accadde a Gerlich e a questo piccolo gruppo alla fine degli anni Venti: Forgiarono un’alleanza altamente improbabile, che diventò la fonte di fede in grado di alimentare la loro coraggiosa campagna anti-Hitler. Gerlich e i suoi amici erano coinvolti in un rapporto molto stretto con una Stigmatizzata religiosa – molto controversa, probabilmente fraudolenta ma ampiamente venerata donna bavarese: Teresa Neumann. Mi stupisce ancora il fatto di come uno scettico, protestante e storico razionalista come Gerlich, oggettivo direttore di una testata, dallo sguardo intenso dietro ad occhiali cerchiati d’acciaio, possa essersi lasciato ingannare da questa primitiva, mistica cattolica, una mistica cattolica di cui la stessa chiesa fu la prima a dubitare…

Uno dei visitatori [di Teresa] – un aristocratico cattolico conservatore, il conte von Erwin Aretin, che sopravvisse per diventare il biografo del dopoguerra di Gerlich – divenne credente ….

Infine, dopo ripetute sollecitazioni da parte dei suoi colleghi, lo scettico e protestante Gerlich decise di fare una visita alla stigmatizzata. Con sorpresa da parte di tutti, se ne tornò profondamente impressionato. Come se non bastasse, tornò più volte, e si trovò attratto sempre di più dal gruppo di paese che circondava la ragazza, avrebbe poi trascritto le sue visioni e tradotto gli avvertimenti e le profezie che riguardavano la crescente crisi in Germania. … Dr. Johannes Steiner, collega di Gerlich, ritrae Gerlich prima di andare a Konnersreuth come una persona “determinata a smascherare ogni tipo di frode che avrebbe incontrato… Semmai avesse trovato qualcosa” [Ron Rosenbaum, Explaining Hitler].

Sì, infatti, l’eroe di Rosenbaum strinse amicizia con una vera e propriachanneler“. E Rosenbaum, il razionalista, semplicemente non poteva accettarlo. Va avanti a scrivere un paio di paragrafi cercando di convincere il lettore che Therese Neumann fosse fraudolenta, una ciarlatana, e secondo lui ci doveva essere qualcosa che non andava in Gerlich se si era lasciato trascinare da sciocchezze del genere, anche se, nonostante tutto questo, Gerlich continuò a fare un ottimo lavoro, ed è stato, in effetti, tra i più coraggiosi giornalisti ad aver affrontato Hitler. A quanto pare, sembra che la channeler fosse la fonte dispirazione per la gran parte del lavoro di Gerlich, e Rosenbaum non può accettare una realtà simile e basta! Come era possibile una cosa del genere? Rosenbaum difficilmente poteva digerire una cosa simile.

A quanto pare, sembra che Teresa Neumann non fosse una frode:

Miracolo o falso – indagini nel caso di stigmatizzazione di Teresa Neumann von Konnersreuth.

Rolf B, Bayer B, Anslinger K.

Istituto di Medicina Legale, Ludwigs-Maximilians-Universitat, Frauenlobstr. 7 a, 80337, Monaco di Baviera, in Germania, Burkhard.Rolf@med.uni-muenchen.de.

Abbiamo studiato due bendaggi utilizzati da Teresa Neumann (TN), una donna che ha vissuto dal 1898 fino al 1962 in Konnersreuth, in Germania. Le fasciature erano intrise di sangue durante la comparsa delle stigmate sul corpo di T.N. un Venerdì.

T.N. è divenuta molto popolare tra i credenti in Germania in quel tempo. La domanda era se questo sangue provenisse da la stessa T.N., da un parente di famiglia o da un animale. La comparazione del HV1 e HV2 della sequenza del DNA mitocondriale, ottenuto dalle bende, comparato con le sequenze tratto da un campione appartenente ad una nipote maternamente correlata di TN si è rivelato essere identico. Inoltre, abbiamo ottenuto un breve profilo ripetitivo (STR) dalle macchie di sangue che erano identiche con il profilo STR proveniente da una busta sigillata. La busta conteneva una lettera scritta da T.N. nel 1930. Per cui le nostre indagini non hanno rivelato alcun indizio di manipolazione.

Ciò che è certamente vero è che Teresa Neumann, una channeler, è stata l’ispirazione per uno dei giornalisti più coraggiosi in Germania durante il periodo in cui Hitler salì al potere. Anche dopo l’omicidio di Gerlich a Dachau, il cerchio attorno a Teresa Neumann ha portò avanti la sua partecipazione opponendo una resistenza morale contro Hitler. Una fonte mistica alimentava la forza di Gerlich e l’aiutò a rivelare al mondo la mentalità patologica di Hitler. Ed è questa l’eredità che ci ha lasciato. Da tempi remoti, la gente otteneva potere e forze da fonti mistiche. Tali fonti furono poi screditate con l’arrivo del materialismo. Il collegamento tra la conoscenza emozionale del mondo e la sua conoscenza intellettuale è stato interrotto. Viviamo in condizioni cosi terribili come risultato dell’interruzione di questo collegamento. Gran parte dell’umanità è ormai schiava del suo intelletto. Questo apprendimento del mondo attraverso le emozioni, l’intuizione, l’ispirazione, che pare essere alla base di esperienze mistiche e del genuino channeling, esce al di fuori delle strutture gerarchiche che la mente razionale ha costruito per imprigionare ognuno di noi, sia da un lato la scienza materialista o dall’altro, la necessità di comunicare con il divino attraverso sacerdoti e altri rappresentanti. Il collegamento diretto con il divino è stato ucciso; doveva essere ucciso.

Dr. Steiner ricorda: “Hanno inviato alla vedova, Sophie, gli occhiali di Gerlich, sporchi di sangue“.
Viviamo e possiamo morire con questa eredità.

novembre 25, 2014

da: Controinformazione.info

INTERVISTA A “THE SAKER”: IL MODELLO RUSSO E’ ALTERNATIVO A QUELLO OCCIDENTALE?

di Anacronista

“The Saker” (a simboleggiare il falco sacro che veglia sulla vigna) è un analista russo che vive negli Stati Uniti. Il suo blog vineyardsaker.blogspot.it/, dalla popolarità sempre crescente (oltre alla russa e all’inglese ne sono nate anche la versione francese, tedesca, serba e neozelandese) è uno dei meglio ragionati e informati sulle questioni russe e internazionali, e rappresenta un autorevole punto di riferimento per quanti sono interessati a comprendere la realtà russa aldilà della versione assai distorta fornita dai media occidentali.

Abbiamo pensato di avvalerci del suo aiuto per capire meglio se, e in che cosa, la Russia di Putin rappresenti un’alternativa al moderno “Occidente” al di là della mera rivalità geopolitica. Questa l’intervista:

1) A.- Il contrasto tra la politica estera russa e quella statunitense è oggi stridente: da una parte moderazione, buon senso e rispetto delle sovranità; dall’altra colpi di stato, minacce, sanzioni e menzogne. Tale differenza di comportamento tra le due potenze è dovuta a calcolo politico contingente oppure a una diversa visione di fondo della vita?

Continua

Intervista ad Aleksandr V. Zakharchenko

novembre 16, 2014

Autore: voltideldonbass

Da: vineyardsaker, CIVG.it

[Aleksandr V. Zakharchenko, Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Popolare di Donetsk] Come tutti sapete, una settimana fa abbiamo annunciato il nostro piano di attacco. L’abbiamo iniziato ieri.

Fino a ieri ci siamo preparati per l’attacco, esaminando i trofei militari, armando gli equipaggi, e testando la comunicazione tra le diverse formazioni militari. Ora posso orgogliosamente annunciare che abbiamo formato 2 battaglioni di carri armati, 2 complete brigate di artiglieria, 2 divisioni Grad, 1 battaglione di fanteria meccanizzata, 3 brigate di fanteria e una speciale brigata aerotrasportata d’assalto. Tutte queste unità hanno ora ricevuto le sigle dell’esercito.

Il sistema di comunicazione è stato regolarizzato e sono stati formati 2 ospedali da campo e 1 brigata di manutenzione. Abbiamo iniziato a testare tutte queste unità in battaglia. Ieri abbiamo iniziato un attacco contro il gruppo nemico ad Amvrosievka. Secondo i nostri dati, nel corso dell’offensiva, il nemico ha perso circa 45 unità di equipaggiamento militare, abbiamo catturato 14 unità di attrezzature militari, e circa 1.200 persone sono state uccise o ferite.

Ci sono due sacche di resistenza in questo momento, ad Amvrosievka e a Starobeshevskaja.

Abbiamo iniziato ad avanzare alle 4 del mattino su Elenovka, dove sono ancora in corso combattimenti. Due terzi di Elenovka sono sotto il nostro controllo. Speriamo di ripulire queste zone prima della notte. Tuttavia, l’offensiva non si concluderà con questo. Continueremo finché non libereremo tutte le aree popolate della Repubblica Popolare di Donetsk. L’esercito è pronto e abbiamo il sostegno del popolo. Ci saranno sempre più prigionieri.

Ora, per quanto riguarda la parata. Ho volutamente messo i trofei militari in mostra in Piazza Lenin.

Tutto ciò che verrà a noi da Kiev, finirà nella stessa condizione, prima o poi.

Più ne verrà, più sarà facile per noi ripristinare la nostra economia.

Come forse sapete, la metallurgia è una delle nostri principali industrie.

Vorrei ringraziare il Ministro della Difesa per la stretta cooperazione, la sua comprensione delle sfide che il governo deve affrontare, per la sua capacità illimitata di lavorare e per il suo coraggio personale.

[Vladimir Kononov, ministro della Difesa della Repubblica Popolare di Donetsk] Cari giornalisti, pubblico televisivo, vorrei farvi un appello.

L’esercito aggressivo ucraino di occupazione è venuto sul nostro suolo. Hanno portato con loro un’ideologia nazionalista che non ha alcun rispetto per la vita umana.

Il loro unico interesse è per il nostro territorio e per le risorse. Lanciano i loro vili attacchi a complessi civili residenziali con anziani, donne e bambini.

Proprio ieri hanno sparato su un quartiere residenziale e hanno ucciso una bambina di 9 anni. Non c’era presenza della milizia sul posto. Usano le tattiche subdole dei gruppi mobili di mortai che arrivano in un posto, vi sparano per 10-20 minuti, e se ne vanno in fretta.

Abbiamo già tutti i dati sui movimenti di questi gruppi di mortai. Saranno neutralizzati presto.

Ora, per quanto riguarda le forze armate.

Questa è una forza uniforme con un principio di autorità indivisa che impedisce la disobbedienza e il disordine, contrariamente a coloro che chiamano l’esercito della Repubblica Popolare di Donetsk “makhnovista”, ecc.

È una bugia diffusa dalla giunta di Kiev, nonché da coloro che hanno mandato carri armati, lanciarazzi Grad e artiglieria contro il proprio popolo.

Ora potete porre le vostre domande.

D: La milizia fa fuoco sulle case?

Mi permetta di correggere subito. Eravamo una milizia 10 giorni fa. Oggi, siamo le forze armate della Repubblica Popolare di Donetsk.

Le forze armate della Repubblica Popolare di Donetsk non cercano in alcun modo di colpire quartieri residenziali e case. Non lo facciamo e non lo faremo mai. Questa è la nostra nazione, la nostra terra e la nostra patria. Questa è una guerra sul nostro territorio, che vogliamo preservare. Non siamo animali. Non stiamo combattendo a Kiev, stiamo combattendo a casa nostra.

Canale 1, Mosca. Come caratterizzerebbe la risposta delle forze armate ucraine alla vostra offensiva? Ne erano a conoscenza? Sono confuse, resistono oppure si ritirano?

Molto probabilmente sapevano del nostro contrattacco, non ne abbiamo fatto un segreto. Non conoscevano il tempo e il luogo dell’attacco.

Ci sono ufficiali regolari dell’esercito che, purtroppo, a un certo punto si sono laureati presso le scuole militari e le accademie sovietiche.

Si stavano preparando per diverse opzioni, e ne hanno indovinato alcune. Il combattimento è stato pesante, perché le unità regolari combattono bene.

L’esercito regolare combatte davvero, viene sconfitto, ma non si arrende mai.

Quelli che si ritirano sono i battaglioni Shakhtersk, Ajdar ecc. Di solito sono facili da attaccare, perché si ritirano al primo colpo e non si impegnano in uno scontro a fuoco diretto.

Di solito si ritirano e chiamano le unità regolari, e poi cominciano ad attaccare insieme.

Ancora una volta, la lotta è molto pesante. Si può sentire la superiorità del nemico dalla loro quantità di attrezzature.

Per darvi un’idea dell’intensità dei combattimenti: attraversiamo circa 40 km in una giornata.

La sfilata dei prigionieri di guerra che abbiamo visto questo pomeriggio, non è contro tutte le convenzioni umanitarie e gli appelli alla dignità?

Come avvocato, posso dire che non abbiamo fatto nulla contro il diritto internazionale.

I prigionieri non sono stati spogliati o affamati. Mostratemi un diritto internazionale unico, che proibisce di far sfilare i prigionieri. Non abbiamo fatto niente di illegale.

Qual era lo scopo di questa sfilata? Stavate cercando di inviare un messaggio a Kiev? Perché avete preso la decisione di far sfilare i prigionieri di guerra?

Kiev ha affermato che avrebbero marciato in corteo a Donetsk il 24. Così è stato. Poroshenko non ha mentito: erano proprio qui, insieme ai loro equipaggiamenti militari.

Questa settimana Lugansk ha ricevuto aiuti umanitari dalla Russia. Siete in attesa di un aiuto simile, e quando pensate che ci si possa aspettare che arrivi?

Ce lo aspettavamo ieri, anche prima di Lugansk. La popolazione della nostra città è più grande di Lugansk, quindi era logico inviare a noi gli aiuti in primo luogo.

Ma la situazione a Lugansk è molto più difficile, così sono stati inviato prima lì. Mi auguro che riceveremo i nostri aiuti al più presto.

Ci sono delle trattative per i termini di consegna?

Sì, i negoziati sono stati condotti nello stesso giorno come Lugansk, ma, purtroppo, non abbiamo avuto aiuti.

Lugansk condividerà con voi gli aiuti ricevuti?

Come manager pratici, lo vorremmo. Tuttavia, da un punto di vista umanitario si capisce che la situazione è più difficile lì.

Dobbiamo contare sulle nostre risorse per ora. Speriamo che gli aiuti arrivino presto.

Ci sono paralleli storici con il luglio 1944 e la sfilata dei nazisti. È accaduto per caso o è stato fatto apposta?

Onestamente, abbiamo visto di recente una delle insegne della 2a brigata separata: è l’emblema completo della Divisione SS Galizia, un distintivo della 79a SS Galizia.

Quando abbiamo visto i simboli completi di questa divisione… Molte famiglie russe hanno subito perdite durante la Seconda Guerra Mondiale. Uno degli antenati della mia famiglia ha combattuto contro la Divisione SS Galizia.

Questo non è solo un parallelo, questo è generazionale: il mio bisnonno, e ora io, e la stessa divisione…

Ecco perché è sorto il desiderio di ripetere il 1944, perché ci si renda conto che tutto è già accaduto prima, che si è ripetuto con lo stesso risultato. Ogni volta che arrivate in Russia con una spada, “di spada perirete”. Purtroppo, cari giornalisti, l’Occidente cerca di invaderci a intervalli regolari di 30-50 anni. Cioè, ogni 30-50 anni la civiltà occidentale cerca di imporci la propria opinione e il proprio modo di vita.

La prima guerra mondiale, la Grande guerra patriottica, ancora prima la guerra di Crimea e così via fino alle profondità della storia. Come risultato, l’Occidente ottiene tradizionalmente la caduta di Berlino, di Parigi, ecc Sul Maidan hanno ripetuto ogni anno a Kiev – “Chi non salta moscovita è”. L’Occidente viene ogni 30-50 anni per ottenere ciò che merita. Ora nel 2014, sono un po’ in ritardo.

Che tipo di aiuto avete ora dalla Russia?

Individui e alcune organizzazioni ci inviano cibo, vestiti e medicine.

Ramzan Kadyrov ha raccolto aiuti umanitari per un valore di 70 milioni di dollari, e ora sono in attesa a Rostov.

Non era un programma statale, è del Presidente della Repubblica della Cecenia.

… esperti di artiglieria da Samara?

Inviterò alcuni ufficiali della marina francese, che vogliono combattere con noi.

Sono disposti a rilasciare un’intervista. Abbiamo l’Europa che combatte tra di noi.

Gli ideali europei di uguaglianza, fraternità, e la rivoluzione francese, come nella Marsigliese, risuonano nell’animo dei patrioti della Francia.

Questo significa che la loro nazione non è morta, dal momento che ha rappresentanti del genere che sono disposti ad andare in un luogo lontano a combattere per i propri ideali, per i quali un tempo hanno preso la Bastiglia.

Sì, ci sono volontari: francesi, russi. È una cosa brutta? A me pare ottima.

Ci sono unità militari regolari russe che combattono al vostro fianco?

Se pensate che la Russia stia inviando le sue unità regolari qui, allora lasciate che vi dica una cosa.

Se la Russia stesse inviando le sue truppe regolari, qui non staremmo parlando della battaglia di Elenovka. Staremmo parlando della battaglia di Kiev, o magari della cattura di Leopoli.

Ora c’è una guerra sul nostro suolo per il nostro territorio. Abbiamo un afflusso di volontari provenienti da tutto il mondo. Naturalmente, l’aiuto russo sarebbe molto auspicabile, ma da un punto di vista politico è impossibile e irrealistico.

Grazie, tra l’altro, ai paesi europei. Voi non riconoscete questa guerra così come non avete riconosciuto la grande guerra patriottica, non è vero?

Voi sostenete l’operazione anti-terrorismo contro terroristi e separatisti.

Non avete sviluppato una Carta dei territori liberi, credo, in Svizzera? Un territorio ha il diritto di autodeterminazione e di separazione dopo un referendum. La Germania vive in base agli stessi principi. Ci sarà presto un referendum in Scozia. Cioè, chiamate democratici i vostri principi e li portate avanti (quasi) democraticamente.

L’esempio della Cecoslovacchia è stata pacifica. La Jugoslavia, purtroppo, l’avete strappata in mille piccoli pezzi. Usando metodi militari, per giunta. Da noi succede la stessa cosa.

Cioè, se smettete di perseguire una politica di due pesi e due e sarete in grado di capire che qui vive della gente.

Qual è la nostra colpa? La colpa di Donetsk, del Donbass, della nostra terra?

Quella di aver chiesto di vivere in modo indipendente? Che abbiamo voluto vivere nel modo che vogliamo? Parlare la nostra lingua? Fare amicizia con chi vogliamo?

Non abbiamo voglia di andare in Europa. Abbiamo mentalità diverse, religioni diverse.

Ma noi abbiamo una religione diversa. Vogliamo andare a Oriente.

Abbiamo voluto vivere come vogliamo, ma non ce lo hanno permesso. Siamo stati chiamati terroristi e separatisti. Vi prego di notare, non abbiamo catturato alcuna amministrazione regionale, né abbiamo bruciato dipartimenti distrettuali. Questo è ciò che ha fatto il Maidan.

Gli slogan: “No agli oligarchi”, “Uguaglianza e fraternità”, “libertà di religione e di lingua”, “Libertà di scelta”.

Tutti questi slogan vengono dal Maidan. Noi vogliamo la stessa cosa. Allora perché siamo i cattivi?

Cosa abbiamo fatto per meritare di essere bombardati da aerei? Colpiti da carri armati? E ci hanno sganciato sulla testa bombe al fosforo?

Spiegatemi, che operazione anti-terrorismo è questa?!

In tali operazioni sono coinvolte forze di polizia e servizi di intelligence, e non unità militari regolari, veicoli militari e velivoli.

Cari giornalisti, per favore correggetemi se sbaglio.

Se siamo terroristi, devono combatterci la polizia e i servizi di sicurezza dell’Ucraina.

30, 25, 95, 72, e 76 – l’intero esercito ucraino è presente sul nostro territorio.

Tre mobilitazioni generali, la guardia nazionale, battaglioni territoriali, i battaglioni privati ​​Aidar, Azov, Shakhtersk, Donbass, Dniepr-1, Dniepr-2, Dniepr-3, Kiev, e ora Kryvbas.

Che cosa abbiamo fatto? Qual è la nostra colpa? Il fatto che abbiamo gas di argilla, per il quale si desidera cancellare l’intera Slavjansk dalla faccia della terra? O qualche altro interesse finanziario?

Siamo tutti discendenti di antenati gloriosi. Abbiamo tutti antenati dei quali siamo orgogliosi of. Solo tra gli antenati di noi due ci sono due eroi dell’Unione Sovietica.

Siamo ancora in grado di tenere le armi nelle nostre mani. Abbiamo inghiottito con il latte delle nostre madri un orgoglio e un desiderio di vivere in un Donbass libero e felice.

Diremo a chiunque viene a farci del male sul nostro territorio: ci batteremo con le unghie e con i denti per la nostra patria.

Kiev e l’Occidente hanno fatto un grosso errore a ridestarci.

Noi siamo gente laboriosa. Mentre altri saltavano sul Maidan per 300 grivne, la nostra gente era giù in miniera, a estrarre il carbone, a fondere metallo e a seminare le colture.

Nessuno di noi ha avuto il tempo di saltare, eravamo occupati a lavorare.

Quando una persona che proprio ieri ha lavorato con un martello pneumatico o ha guidato una mietitrice, oggi sta dietro al volante di un carro armato o di un Grad, o ha raccolto una mitragliatrice, è stata oltrepassata la linea e non lo si può più fermare.

Chi ha lasciato il suo lavoro sa che combatterà fino alla fine e fino al suo ultimo respiro.

Potete dirlo agli altri: non ridestate la bestia. Non fatelo, e basta.

Mentre ce n’è ancora la possibilità, lasciate che le madri salvino i loro figli.

Per alcuni, forse questa sarà una notizia terribile: sotto Stepanovka, sotto Saur-Mogila, giacciono ancora diverse centinaia di soldati delle forze armate dell’esercito ucraino che sono dati per dispersi.

Le famiglie ricevono lettere di “disperso in combattimento”. In realtà sono morti. Le autorità di Kiev lo fanno apposta. Centinaia, migliaia di morti giacciono in più di una dozzina di tombe. Questo ve lo annuncio ufficialmente. Fate sapere a tutti che, se avete ricevuto una lettera di “disperso in combattimento”, allora molto probabilmente, vostro marito, fratello o figlio sono stati uccisi.

[Vladimir Kononov] Posso darvi un esempio dal combattimento dei battaglioni 72° e 25° contro di noi a Shakhtersk. Ho tutti i documenti dei soldati bruciati vicino ai macchinari distrutti.

Abbiamo restituito i corpi all’esercito ucraino. Due settimane più tardi, abbiamo ricevuto informazioni che erano “dispersi in azione”.

Perché si sono presi la briga di raccogliere quei corpi?

È stato riferito che l’esercito ucraino dall’inizio del conflitto ha avuto 12.000 morti, 19.000 feriti e 5.000 dispersi. Non sono dispersi, sono stati uccisi e sepolti sotto il monte Karachun, a Krasnyj Liman… Hanno gettato corpi da un elicottero nei Laghi Blu vicino a Slavjansk, con pietre legate ai loro piedi.

[Aleksandr Zakharchenko] Vladimir Petrovich, cerchiamo di non eccitare la nostra stampa con dettagli raccapriccianti.

Poroshenko ha detto che 120 persone sulle 1200 che hanno partecipato alla parata a Kiev andranno in Oriente.

Ora voglio dire: io non voglio combattere. Non è stata una mia scelta, ma mi batterò fino alla fine per la mia terra, non importa chi siano, quando arrivino e quanto numerosi siano.

Questa è una battaglia di annientamento. Purtroppo, gli slavi stanno lottando tra loro e distruggendo le loro persone migliori. Vogliamo rivolgerci a tutti i parenti e alle madri: non inviate qui i vostri figli. Lasciateci soli. Viviamo liberi e in pace.

Non siamo venuti da voi a Kiev, a Dnepropetrovsk, o a Zaporozh’e. Non abbiamo depredato i vostri villaggi, violentato le vostre donne, ucciso i vostri anziani e rubato le loro decorazioni militari.

Ricordate le decorazioni per Stalingrado, per la cattura di Berlino, le medaglie della Stella d’Oro, gli Ordini di Gloria, gli Ordini della Bandiera Rossa, mescolati con gli orecchini delle donne?…

Noi non lo facciamo. Noi vogliamo vivere sulla nostra terra nel modo in cui vogliamo. Non abbiamo bisogno di voi. Noi siamo diversi.

L’Ucraina d’Oriente e d’Occidente è un conglomerato creato artificialmente. Tuttavia, non abbiamo iniziato noi questa guerra.

Se qualcuno ha una coscienza politica, la volontà e il coraggio di un vero uomo, gli suggerisco solo di fermare questa operazione. Non è necessario riconoscere il nostro stato, limitatevi a lasciarci soli all’interno dei nostri confini delle repubbliche di Donetsk e di Lugansk, e ci saluteremo e ci diremo addio.

Una domanda del quotidiano francese Libération. Quando avrà luogo la conferenza stampa con i volontari internazionali francesi, che lei ha citato?

Arriveranno domani. Parli con Vladimir Petrovich domani. Lo contatti attraverso il suo addetto stampa.

Pensa che l’incontro con Poroshenko porterà eventuali soluzioni positive?

Vorrei fare un chiarimento. Nessuna federalizzazione può essere possibile oggi.

C’è un tempo per ogni cosa. Abbiamo chiesto la federalizzazione 3 mesi fa, abbiamo chiesto un permesso di tenere un referendum. Quel tempo è passato, ora vogliamo vivere in modo indipendente.

Le autorità ucraine stanno utilizzando metodi di polizia per sottometterci: ci arrestano, ci tagliano fuori, e conducono operazioni anti-terrorismo contro di noi. Ormai così tanto sangue è stato versato e così tante persone sono morte per la libertà. Come possiamo parlare di federalizzazione? Che cos’è la federalizzazione? Si tratta di una serie di procedure burocratiche che devono essere portate avanti. Ma noi vogliamo vivere in modo indipendente. Abbiamo una terra molto ricca.

I discorsi a proposito dei sussidi sono una bugia perpetrata dai ladri per rubare denaro. Ogni presidente lo ha capito molto bene e vi ha sempre partecipato. Siamo una regione autosufficiente con la sua agricoltura, un’industria sviluppata, boschi, campi e mari.

Abbiamo tutto, da una “Svizzera” al mare. Aree balneari, agricoltura, chimica e industria del carbone, ricchezza di minerali, depositi di gas, ecc. Nonostante gli stretti legami con il resto dell’Ucraina, possiamo e dobbiamo essere in grado di nutrirci.

Se non lo capiscono con le buone, allora lo chiederemo loro con le cattive.Mi auguro che l’incontro tra Poroshenko e il presidente Vladimir Putin porterà a prendere in considerazione la nostra posizione.

Una domanda di diritto, in relazione alle persone che sono in carcere.

La prego di specificare di che tipo di diritto sta parlando.

Su quali basi queste persone sono state arrestate?

Abbiamo recentemente adottato un nuovo codice penale e creato corti marziali e tribunali. È di questo che sta parlando?

Questa non è una legge, questa è una disposizione che abbiamo discusso in sede di Consiglio dei ministri e poi sottoposto al Consiglio Supremo. Il Consiglio Supremo ci ha dato via libera. Sta chiedendo delle persone che sono state arrestate prima di questo momento oppure dopo?

Al momento i detenuti sono in gran parte soldati che hanno violato la disciplina militare e il giuramento di fedeltà. Una corte marziale dovrà fare i conti con loro. Ora, per quanto riguarda il resto. Dopo l’adozione di questa legge, tutti i detenuti civili sono stati trasferiti al Ministero degli Affari Interni e il Ministero della Sicurezza di Stato per le loro audizioni. In base alla sentenza, o saranno liberati, oppure sottoposti a pene amministrative sotto forma di servizi alla comunità, da 10 a 30 giorni. Il centro di detenzione di Donetsk è passato dalla nostra parte, quindi luoghi civilizzati potranno essere utilizzati per le detenzioni. Per ulteriori chiarimenti è possibile informarsi presso la segreteria del Vice Primo Ministro o fare appello al procuratore generale.

Una domanda sulla pena di morte.

Sarò onesto, penso che la pena di morte sia la più alta forma di protezione sociale.

Probabilmente vi ricorderete che il mio primo decreto è stato per combattere il banditismo. Sì, questo è un fenomeno diffuso, perché ogni sorta di elementi criminali penetra sotto l’apparenza di una rivoluzione.

Dobbiamo lottare adesso contro questo fenomeno, così non dovremo andare a caccia di questi gruppi paramilitari in un momento successivo. Questo è il motivo che sta dietro a questa decisione.

Dopo lunghe discussioni si è deciso di adottare la pena di morte. Voi tutti sapete perfettamente che l’abolizione della pena di morte non riduce la criminalità. Le statistiche mostrano che con la pena di morte abolita, i crimini “per qualche motivo” tendono a salire.

La società, la gente comune e gli imprenditori privati ​​devono essere in grado di vivere e lavorare in sicurezza. Abbiamo preso una decisione per garantire la loro sicurezza. Per i dettagli, vi prego di familiarizzarvi con il codice. È scritto in un linguaggio chiaro.

Lettera a Putin

settembre 17, 2014

Dearputin.com

Caro Presidente Putin, Popolo della Russia,

dearputin.com/it

La preghiamo di accettare le nostre scuse per il comportamento dei nostri governi e dei media. Le Nazioni Occidentali, guidate dagli Stati Uniti, sembrano determinate ad iniziare una guerra con la Russia. Una persona sana di mente avrebbe riconosciuto le terribili conseguenze di una tale guerra e avrebbe fatto tutto quanto in suo potere per evitarla. In realtà è proprio quello che lei sta facendo. A fronte di un flusso infinito di bugie e provocazioni è riuscito a non coinvolgere la Russia in un conflitto nucleare.1, 2

Gli eventi che circondano la guerra in Ucraina sono stati volutamente capovolti per rappresentare voi come un aggressore, quando i fatti dimostrano chiaramente il contrario. Bande neo-naziste commettono atrocità contro i cittadini della Novorussia su base giornaliera, ricevendo un sostegno politico e finanziario da parte dei governi occidentali. L’esercito ucraino ha bombardato regolarmente posti di blocco e città russe, compresi i rifugiati che cercano di fuggire dal paese. La Russia è stata accusata di aver abbattuto l’aereo della Malaysian Airlines, MH17, anche se l’evidenza suggerisce che il volo è stato abbattuto dall’esercito ucraino. Quando offrivate aiuti umanitari alla popolazione del Luhansk vi hanno accusato di contrabbando di armi in Ucraina.3

Perché siete il bersaglio di queste menzogne e provocazioni? I criminali patologici dell’Occidente stanno spingendo verso un conflitto con la Russia perché hanno bisogno di un nemico esterno. Finché le persone si concentrano sulla “aggressione russa”, queste rimangono all’oscuro dei veri responsabili del declino dell’economia americana e del sistema sociale. In Europa – con la sua storia di guerre brutali innescate da arroganza e avidità – i leader europei hanno subito un collasso morale completo e sono ingenuamente caduti in fila dietro la politica di aggressione imperiale degli Stati Uniti. L’ultimo grande presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, ha descritto il nostro nemico comune nel 1961:

Siamo contrastati in tutto il mondo da una monolitica e spietata cospirazione, basata su mezzi segreti per espandere la sua sfera di influenza, che usa l’infiltrazione al posto dell’invasione, la sovversione al posto delle elezioni, l’intimidazione al posto della libera scelta, la guerriglia di notte invece che di eserciti alla luce del giorno. Si tratta di un sistema che ha arruolato vaste risorse umane e materiali nella costruzione di una impenetrabile macchina altamente efficiente che combina corpi militari, diplomatici, di intelligence, di operazioni, scientifici, e politiche economiche… Le sue macchinazioni sono celate, mai rese pubbliche. I suoi errori sono sepolti e mai titolati. I dissidenti vengono messi a tacere, non premiati. Nessuna spesa è messa in discussione, nessuna voce stampata, nessun segreto rivelato.4

Da quel momento il governo degli Stati Uniti e altre nazioni occidentali sono stati infiltrati da questa “spietata cospirazione”. Anche se non si tratta necessariamente di un unico apparato, crediamo che i suoi leader pensino ed agiscano senza il peso di una normale coscienza umana. Questo è il motivo per cui sono disposti a sacrificare la vita di milioni o miliardi di persone. Essi forniscono ad Israele le armi che vengono utilizzate per il massacro di migliaia di palestinesi. Essi militarizzano la polizia in luoghi come Ferguson, per proteggere e rafforzare il loro potere sulla popolazione. Mentono per iniziare guerre che si prendono la vita di milioni di persone, per aumentare il loro potere politico. Sono deplorevoli.5, 6

Proprio come JFK, anche lei ha un curriculum militare; così siete legati da un senso del dovere di proteggere e servire il popolo della Russia. Sembra che come lui abbiate riconosciuto la follia della guerra nucleare e che vi siate attivati verso la pace.7 Lei si rifiuta di approvare le azioni dell’impero americano e sta lavorando per minare il suo potere evitando il rischio di un conflitto militare diretto. Invece la Russia ha sviluppato stretti rapporti con molti paesi attraverso organizzazioni come il BRICS, perdonando i vecchi debiti e lavorando con i suoi partner per raggiungere gli obiettivi che servono gli interessi del popolo. L’idea di partnership internazionali è stata definita un approccio multipolare, ed è in netto contrasto con quelli unipolari, come la politica imperialista degli Stati Uniti in cui le risorse di tutti i paesi sono controllate a beneficio pochi potenti – e a scapito di Noi: il Popolo. Respingiamo l’avidità, l’odio e la sete di potere agognata dai nostri “leaders”. Siamo indignati e disgustati per l’uccisione di milioni di persone innocenti in nome della libertà e della difesa personale. Noi vogliamo la pace e la giustizia per tutti i popoli. Vogliamo una vera e duratura pace, il tipo di pace su cui una volta parlava JFK:

Che tipo di pace cerchiamo? Non una Pax Americana applicata sul mondo con le armi di guerra americane. Non la pace della tomba o la sicurezza dello schiavo. Sto parlando di una pace genuina, il tipo di pace che rende la vita sulla terra un’esperienza da desiderare, il tipo di pace che consenta agli uomini e alle nazioni di crescere nella speranza di costruire una vita migliore per i loro figli, non solo la pace per gli americani, ma la pace per tutti gli uomini e le donne, non solo la pace nel nostro tempo, ma la pace per tutti i tempi.8

La vera pace e la giustizia sono impossibili, fintanto che la “spietata cospirazione” rimane nascosta nell’ombra, al governo degli Stati Uniti e di altre nazioni. Preghiamo che attraverso i nostri sforzi reciproci possiamo contribuire a sconfiggere criminali assetati di potere e senza scrupoli che cercano di schiavizzare tutti noi. Preghiamo affinché possiamo tutti promuovere una vera pace che renda la vita sulla terra degna di essere vissuta.

Sinceramente,

Vedi firme

 

Sources:

  1. Is Putin incorruptible? U.S. insider’s view of the Russian president’s character and his country’s transformation
  2. Putin is trying to save the world from war by Paul Craig Roberts
  3. Putin Blamed for #MH17 to Launch Attack on BRICS World Bank
  4. Commencement Address at American University, June 10, 1963
  5. Political Ponerology (A Science on the Nature of Evil Adjusted for Political Purposes) by Andrew M. Lobaczewski
  6. The Shock Doctrine: The Rise of Disaster Capitalism by Naomi Klein
  7. JFK and the Unspeakable: Why He Died and Why It Matters by James W. Douglass
  8. The President and the Press, April 27, 1961
  9. An open letter from the Netherlands to President Putin
  10. The NATO Syndrome, the EU’s Eastern Partnership Program, and the EAU
  11. No-Bluff Putin – Anyone who says Russia is losing in Ukraine doesn’t understand how this game is played.
  12. Putin: Ukraine is a Battlefield for the New World Order
  13. Global Pathocracy, Authoritarian Followers and the Hope of the World

 

Jesus and Julius – La Trasformazione di Gesù Cristo

aprile 19, 2014

Sott Podcast: Who Was Jesus?

Trascrizione:

Introduzione

Joe: Salve e benvenuti a SOTT Talk Radio. Questa settimana l’atmosfera si fa biblica, ma con una forte piega revisionista. L’idea che un uomo chiamato Gesù Cristo, nato da una vergine, che faceva miracoli, tradito e crocifisso, e dichiarato essere il figlio di Dio, in realtà esisteva durante l’Impero romano, nell’area della moderna Palestina, è l’oggetto di un lungo e spesso infuocato dibattito. Gli storici e gli archeologi sono adamantini nello specificare che non esistono prove storiche per l’esistenza di una tale persona, i Cristiani d’altro canto, sanno nei loro cuori che Gesù visse e morì per salvarci dai nostri peccati (o debiti). Com’è andata realmente?

Bene, come vedrete, in breve, fintanto che la faccenda non si chiarisca, ci sono prove che suggeriscono che i dettagli della vita di Gesù Cristo venivano fotocopiati da un altro famoso G.C. dello stesso periodo. In definitiva, seriamente, chi arrivò per primo? A seguirmi questa settimana ci sono i soliti sospetti: Jason, Niall, Pierre e inoltre, l’autrice e storica, Laura Knight-Jadczyc.

Bene Laura, tornando alla domanda generale: seriamente, chi arrivò per primo?

Laura: Ah-ah! Hai fatto una domanda che…

Joe: …sarà spiegata più avanti?

Laura: Bè, sì, perché penso che vorrei riassumere come sono arrivata all’idea, per poi passare ad alcune conferme. Descrivere come sono arrivata a questa idea ci porterà via un po’ di tempo, ma posso assicurare che è molto interessante… quindi, non sarà noioso… ma, quello che ho preparato stasera è un discorso su alcune altre cose, inclusa una delle mie recenti scoperte fatte durante la ricerca per il prossimo volume di Secret History. Tutto quanto ha un filo conduttore, ma prima di tutto voglio dire qualcosa sulla storia, la pratica della storia, come si fa storia, come è stata fatta, e alcune delle cose con cui ci dobbiamo confrontare quando si cerca di leggere le fonti storiche o gli storici che interpretano queste fonti.

Ovviamente, tutto quello che ci accade intorno giornalmente nelle sfera politica, nella sfera sociale, è storia nel suo divenire. Se ci pensate, il vecchio detto, “I vincitori scrivono la storia” non è mai tanto vero quando la si sta scrivendo proprio mentre ne stai facendo esperienza diretta, o la stai vivendo, osservandola di giorno in giorno, posto che tu stia prestando attenzione. Per esempio, cosa diranno gli storici del futuro sull’assassinio di John Kennedy? C’è la versione ufficiale, e poi ci sono tutti i lavori degli storici alternativi (o quelli che chiamano “teorici della cospirazione”, farò un commento su questo punto in un secondo) che contraddicono completamente la versione ufficiale. Cosa sopravvivrà nel futuro? Questo è forse il dilemma che stiamo osservando, come ogni discussione su Gesù o qualsiasi altra persona famosa nella storia.

Cosa accadrebbe se nel futuro i poteri forti decidessero che sia molto, molto anti-politico, o che sia fonte di instabilità per l’intera società, l’esistenza di questi libri sull’assassinio di John Kennedy che parlano di una cospirazione del governo? Lanciano una campagna di perquisizione casa per casa, nelle librerie, in modo da mettere i cittadini uno contro l’altro per il possesso di questi libri, per poi eliminare tutti quei libri che mostrino qualsiasi altra idea sull’assassinio di John Kennedy altro da quello stabilito, di posizione autoritaria. Con cosa lavoreranno gli storici del futuro? E’ una domanda interessante, non è vero? Lo stesso si potrebbe dire per gli eventi dell’11 Settembre 2001. Supponete che ad un certo punto, venga deciso che i teorici della cospirazione stiano aizzando la popolazione contro le autorità costituite; e tutti quegli individui che non si conformano alle linee di partito, o che hanno scritto libri o articoli o cose contro, vengano radunati, eliminati, o costretti a fare un qualche giuramento di fedeltà? I loro libri vengono sequestrati, bruciati, distrutti. Cosa diranno allora gli storici del futuro sugli eventi dell’11 Settembre? Il fatto è che certe cose sono accadute nel passato riguardo alla nostra storia reale. Vi mostrerò una prova che ho trovato… questo è quello che accade.

Pierre: …solo una nota veloce. Questo riscrivere la storia, secondo i vincitori, è ovvio quando prendiamo l’esempio che hai fatto. E’ in atto, proprio adesso, in tempo reale. In un mondo uniformitario, immaginate che nel mezzo, ci siano grandi distruzioni che fanno scomparire la maggior parte dei testimoni, la maggior parte dei libri, la maggior parte delle tradizioni. In questo modo la riscrittura viene eseguita ancora meglio…

Jason: …e anche peggio… perché, ovviamente, stiamo parlando di questo: cosa penseranno gli storici del 9-11 tra mille anni? I libri, se non vengono curati sufficienza… non hanno una vita molto lunga di per sé. La carta tende a marcire, si inumidisce, o che altro. I colori sbiadiscono, l’inchiostro, quindi c’è bisogno di qualcuno che lavori molto duramente per preservare un libro in un periodo così lungo. I testi del passato sono sopravvissuti venendo ricopiati su nuove pergamene, rotoli e nuovi libri. Queste persone ovviamente a volte si annoiano a leggere sempre le stesse cose e tendono a riassumere… e quindi ancora: come fa la gente a fare un riassunto dell’assassinio di JFK…

Laura: …e che dire degli errori di copiatura… gli errori di traduzione?

Pierre: …o le male traduzioni, l’evoluzione del linguaggio?

Laura: Entrano in gioco tutte queste cose nella trasmissione della storia. Siamo di fronte alla revisione nel suo svolgimento, una revisione dopo il fatto, di distruzione non pianificata e imprevedibile, distruzione che è deliberata… e, ovviamente, se si incontra una discontinuità nel corso della storia, come in periodi estremo stress sul pianeta quando la popolazione viene ampiamente ridotta, le istituzioni decadono; le infrastrutture crollano. Il tasso di mortalità è vicino all’80-90%… questi eventi sono accaduti negli ultimi 2000 anni, tanto per sapere. E poi rimangono poche persone letterate, e i restanti sono praticamente liberi di fare quello che vogliono con qualsiasi manoscritto disponibile… questi sono tutti i problemi che affrontano gli storici…

Joe: …volevo aggiungere qualcosa, che non sarebbe poi tanto male che… se accadono certe cose, in particolare la distruzione di… sapete, quel tipo di distruzione imprevedibile, catastrofi cosmiche o cataclismi o altro che sia… se tutte le bugie e sotterfugi che venivano fatti in quel determinato periodo fossero spazzati via dalla distruzione o dal cataclisma… ma il reale problema è che… in qualche modo…

Laura: …le bugie persistono.

Joe: …certo, oggi, basiamo molta della nostra storia e molte delle nostre credenze e valori e tutto questo genere di roba, su di una religione che proviene da duemila anni addietro, che include tutte le revisioni e i cambiamenti del tempo, verosimilmente un cataclisma o due durante il percorso… ma, ancora oggi, ce le portiamo addosso!

Laura: …ma, siamo convinti – o qualcuno è convinto – che sia vero. Lasciate che vi presenti i miei due esempi particolari: uno di questi è la scoperta di un’altra persona; la seconda è una mia scoperta.

La prima è quella che viene chiamata “La Cospirazione di Edoardo II”. Ora vi chiederete perché abbia tirato fuori Edoardo II, mentre dovremmo parlare di Gesù in ultima istanza… ma, seguitemi perché è importante. Spero che la maggior parte di voi conosca la storia di Edoardo II, ma nel caso non la conosciate vi farò un breve riassunto…

Joe: Edoardo II di Inghilterra?

Laura: …certo, Edoardo II, Re di’Inghilterra. Sono cresciuta con la storia di Edoardo II… perché quello che fece fu così terribile, avrebbe gli incubi chiunque. Fu re d’Inghilterra da 1307 fino a quando fu deposto da sua moglie, Isabella, nel 1327. Isabella era la figlia del re di Francia, e veniva chiamata “la lupa” perché… dopo aver lasciato la Francia (dove suo fratello era re) e si mise con Roger Mortimer, il nemico giurato di Edoardo (che fu uno dei pochi ad essere mairiusito ad evadere dalla Torre di Londra, tra l’altro), insieme, ricevettero aiuti dai nobili del continente; misero in piedi un piccolo esercito; tornarono in Inghilterra; e presero il potere. Lo fecero con il consenso pressoché unanime del popolo, e quindi ovviamente a quei tempi Isabella e Mortimer non venivano visti come predatori o lupi…

Successivamente misero Edoardo… – visto che non desideravano fare un passo tale da commettere un regicidio, che era una gran brutta cosa che avrebbe costituito un pessimo precedente; avrebbe rivoltato il popolo contro di loro perché sarebbe stato considerato un sacrilegio – perché la persona del re era santa — … quindi non lo uccisero, lo misero in custodia con delle persone che si supponeva avrebbero dovuto prendersene cura. Venne imprigionato; era riverito con tutte le comodità; ma in qualche modo col passare del tempo, in qualche modo venne ucciso.

Il modo in cui venne ucciso, e perché la cosa mi è rimasta in mente? Visto che era un omosessuale dichiarato, la gente raccontava che fosse stato ucciso in maniera orrenda alla pari con la sua inclinazione: venne ucciso con un’asta rovente, intendo rovente come se scaldata col fuoco, inserita nell’ano, e fatta muovere in modo che le sue interiora si cuocessero mentre era ancora vivo. La storia dice che le sue urla si sentivano per tutta la campagna, e questa è solo la versione breve…

Così alcuni anni dopo, il figlio di Isabella e Edoardo (che era il re nominale), che era stato “seguito”, tra virgolette, da Isabella e Mortimer, diventò ostile verso l’amante di sua madre che aveva ucciso suo padre – controllate pure… radunò alcuni suoi amici, e si intrufolarono nel castello tramite un passaggio sotterraneo; si confrontarono con Roger Mortimer, lo fecero prigioniero, lo processarono per assassinio, tradimento o che altro; e anche lui morì di una morte atroce. Questa parte vi farebbe tornare in mente William Wallace ed il film ‘Braveheart’. Wallace per l’appunto venne ucciso da Edoardo I “gambe lunghe”, il padre di Edoardo II e nonno di Edoardo III. Stavano quindi solo tenendo in vita le tradizioni di famiglia…

Ovviamente, sapevo che Edoardo II era, in fondo in fondo, bisessuale – sebbene lui ed Isabella ebbero molti figli insieme. I suoi amanti maschi, Piers Gaveston e, più tardi, Hugh le Despencer – scandalizzarono il paese e presero potere al governo. Questa è una delle ragioni per cui il popolo non era terribilmente scontento quando Isabella e Mortimer andarono al potere. Permise ai suoi amanti di dominarlo e sfruttarlo per arricchirsi alle spese di tutto il paese. E così loro, i due amanti, venivano visti come due rapaci psicopatici, con Edoardo stesso visto come una vittima innocente delle sue inclinazioni (che non costituivano peccato per quanto ne sappia io… ).

Ma comunque anche il conoscere tutto questo non aiuta a spiegare la morte di Edoardo… questa era in realtà, una sorta di chiave per risolvere il puzzle (se ci pensate attentamente): il fatto che fosse stato accusato di essere stato ucciso in quella maniera, o che Roger Mortimer veniva accusato di averlo fatto, e che queste storie vennero sparse in giro; e furono queste storie che incitarono il figlio a radunare i propri amici ed arrestare Mortimer e di processarlo per tradimento e portarlo all’esecuzione in modo così orribile…

Sembra proprio una gran storia: questa è storia, giusto? Chiunque ha insegnato questa storia per, in pratica sin dal quattordicesimo secolo. Una storia di seicento anni…

Ma… cosa credete?

Non è vera!!!

Joe: o-oh-hh… era una favola???

Laura: era una favola…

Joe: …una abbastanza cruenta, ma…

Laura: Sì, piuttosto orribile… ed è stato scoperto, di recente, che non era vera.

Qui è dove i due diversi tipi di storiografia entrano in gioco: ci sono gli storici che scrivono la storia perché vanno ad intervistare i testimoni – e che leggono le storie di altra gente e scrivono storie basate su queste storie – e poi c’è quello che viene chiamato un antiquario.

Gli antiquari scavano negli oggetti, vanno in giro e prendono tracce di documenti, collezionano tradizioni popolari e storie, leggende, miti… collezionano monete; esaminano monete; vanno negli archivi; e loro… intendo dire, alcuni di loro sono ossessionati: c’era un tizio, uno storico molto famoso come antiquario, che spendeva ogni sua vacanza estiva (fuori dall’università dove insegnava) negli archivi, negli archivi di Londra, studiando le transazioni finanziarie.

Il fatto è… che fu uno di quegli antiquari che ha risolto questo piccolo interessante mistero.

Sembra che ci fu una lettera scritta da un’autorevole mano (il vescovo italiano di Vercelli) che diceva che Edoardo II in realtà era stato aiutato a fuggire, arrivò in Italia, diventò un eremita, e visse il resto della sua vita in esilio. Viene chiamata la Lettera di Fieschi.

Venne scoperta nel 1878, a Montpellier, in Francia, da un archivista francese in un registro ufficiale datato prima del 1368. Ora, non ricevette molta attenzione se non di recente, ma venne scoperta tempo addietro. La lettera è stata sottoposta a test, e non è contraffatta. La lettera contiene dettagli accurati di cui poche persone del tempo erano a conoscenza e fu scritta molto prima che i resoconti dell’omicidio fossero appuntati dai propagandisti (che volevano prendere Mortimer).

Lo storico Ian Mortimer (che non ha alcuna relazione con Roger), seguendo i documenti finanziari e amministrativi del regno di Edoardo III (è uno degli storici antiquari), dimostra con un libro, in modo molto efficace e convincente, che probabilmente Edoardo III ricevette questa lettera e che si incontrò più tardi con suo padre in Germania (questo ovviamente dopo aver ucciso Mortimer per il supposto omicidio). Questo episodio fu l’origine di certi cambiamenti del suo modo di comportarsi e attitudini.

Edoardo II, ovviamente, era felice che suo figlio fosse re (probabilmente perché sapeva che tutta la nazione gli si era rivoltata contro a causa delle sue “vili” inclinazioni sessuali e la sua tendenza a farsi dominare in ogni sua relazione – che si concluse nel pressoché completo collasso dell’amministrazione nobile durante il comando di Gaveston e Despencer; egli inoltre, probabilmente realizzò – e questa è solo la mia opinione – che poteva seguire le sue urgenze in modo molto più discreto e con meno opposizioni da persona privata sotto le spoglie di “eremita”, proprio così, in un’istituzione religiosa [Risatine]…

Joe: …il posto migliore per lui… intendo… oggi sarebbe accolto a braccia aperte…

Laura: Era importante, a quei tempi, per Edoardo III proteggere la reputazione di sua madre Isabella (che dopo l’esecuzione di Mortimer quasi perse il senno della ragione – basandoci su gli archivi regali dell’Exchequer (a causa dei pagamenti a svariati dottori ed altro ancora, per la sua salute e il suo isolamento, vennero inclusi nei libri).

Nessuno ebbe uno straccio di indizio per più di seicento anni.

La cosa eccezionale è proprio il fatto del ritrovamento di questa lettera e della verità rivelata. Quanto della nostra storia è esattamente come questo episodio, nascosto, insabbiato, e la verità non viene mai fuori??

Ovviamente, alcuno storici della vecchia scuola che credevano fedelmente nella storia ufficiale, che abbiamo ascoltato negli ultimi seicento anni, criticarono fortemente questa conclusione; criticavano i metodi di Ian Mortimer perché stava scavando negli archivi della corte su chi stava spendendo cosa, cioè come in effetti arrivò al ritrovamento. Edoardo III aveva speso del denaro per il suo viaggio in Germania – aveva pagato dei soldi ad un personaggio sconosciuto, che apparentemente si rivelò essere suo padre sotto mentite spoglie – che era arrivato in Germania per trascorrere un po’ di tempo con lui, per poi fare ritorno in Italia nella sua cella da monaco.

Potete comunque leggerne i dettagli nel libro di Mortimer, “Il Grande Traditore” [“The Greatest Traitor”], come nel libro di Alison Weir, “Isabella: La Lupa di Francia, Regina d’Inghilterra”… penso che se leggete questi libri converrete che sia giunto il tempo di mettere un punto a questa terribile storia e riconoscere che chi è al potere fa tante cose di cui noi non spremo mai niente, a parte alcuni incidenti del caso come appunto la scoperta della Lettera di Fieschi; in altra maniera noi non avremo mai modo di sapere qual è la verità e quali sono le bugie.

Il punto di questa storia è questo: quando si studia la storia, tutto sembra apparire in superficie seguendo un processo sufficientemente logico di causa-evento, e la storia può essere grandemente influenzata dalla propaganda del tempo, come o inclusa la storia del terribile omicidio di Edoardo II preso per vero… che portano Isabella e Mortimer sotto una certa luce, che come sembra ovvio adesso, non meritavano di avere riflessa su di loro.

Jason: …ma è servita allo scopo…

Laura: …serviva l’agenda di quel tempo… fa anche apparire ovvio che anche la gente di quel tempo – o di quei tempi – può essere influenzata dalla propaganda da agire in certi modi che poi in seguito comprendono non essere appropriati.

Indubbiamente, Edoardo III, esposto alle orribili voci sulla morte di suo padre, arrivò al punto di causare un grosso trauma psicologico a sua madre distruggendo la sua felicità, arrestando il suo amato e facendolo giustiziare.

Ora, non sto difendendo Isabella e Mortimes, perché anche loro avevano i loro affari privati in tutta la situazione; ma l’ombra di questo evento si spando sopra l’intero periodo. Ed è difficile separare il grano dalla paglia quando ci si è già fatti l’opinione di quanto fossero stati cattivi, perché erano responsabile di un così orribile atto contro la persona di un re legittimo.

Isabella e Mortimer ovviamente salvarono l’Inghilterra dai dalla devastazione perpetrata dai Despencers. E chissà quale piega avrebbe preso la storia se avessero regnato un po’ più a lungo prima che Edoardo III raggiungesse l’età giusta? Magari le cose non sarebbero state tanto diverse, a parte il fatto che non ci sarebbe stato quell’orribile crimine contro l’innocente Mortimer.

Ma poi, forse l’ultima cosa da capire sul fatto, che avesse fatto giustiziare un uomo innocente, un uomo amato da sua madre, abbia condizionato Edoardo III in modo positivo, facendolo diventare più morigerato, più propenso ad aspettare di avere qualcosa in più tra le mani prima di prendere delle decisioni affrettate. Magari l’aver capito il suo errore lo fece diventare un uomo migliore e un re migliore.

Quindi, quando ci imbattiamo in ricerche storiche, dobbiamo prestare molta attenzione, perché non esistono solamente due facce di una storia. A volte esiste una verità che si nasconde dietro specchi e cortine di fumo. E quando ci confrontiamo con strane domande, percorsi tortuosi che ci fanno capire che qualcosa non va, dobbiamo sederci e prendere nota… il che mi porta alla mia piccola scoperta…

Joe: …s-sì?

Laura: …mmm, sì.. [sorride] … sì!

Reciterò un poco l’evoluzione della mia scoperta. Quelli di voi che non hanno letto l’ultimo volume di “Secret History, Comets and the Horns of Moses”… spero l’abbiate letto… se non l’avete fatto, forse alcune delle cose che dirò non avranno subito molto senso. Ma il fatto è, mentre stavo gaiamente scrivendo il libro.. sapete, più o meno una cronologia della storia del collasso dell’Impero Romano… di cui in realtà scriverò più avanti di quanto ho scritto nel libro, perché volevo piazzare la caduta di Roma come modello… e volevo parlarne molto velocemente, perché doveva diventare il modello del collasso dell’Impero Egiziano – dove andavo ad incontrare di nuovo Mosè – quindi metà del libro era sulla caduta di Roma, e l’altra su Mosè… doveva essere un solo libro, e doveva finire lì…

[Risate in sottofondo]

Laura: …come alcuni di voi sanno, le cose non sono andate come volevano. Questo perché feci esperienza di alcune di quelle strane domande mentre mi addentravo nella ricerca… e la prima domanda spuntò fuori durante il percorso. Avevo scritto du Costantino e la sua esperienza con quello che probabilmente fu un corpo cometario che lo fece convertire l’impero al cristianesimo… ed era solo prima di, circa…

Pierre: …300 AD?

Laura: No, sto parlando di quanti anni prima del collasso – era nel 312…

Pierre: …meno di 200…

Laura: Certo, meno di 200 anni prima che tutto andasse… e così, il cristianesimo era già sul posto e stava crescendo e manifestandosi dappertutto, quando tutto andò all’aria, e…

Jason: …vorrei dire che preannunciò il collasso dell’Impero Romano – apparentemente, Dio non riuscì a salvarli…

Pierre: …per avere una referenza, stiamo parlando di una linea temporale… approssimativamente, per il collasso dell’Impero Romano d’Occidente, circa 590 AD…

Laura: …sì, quindi la cosa era… ero lì, che scorrevo lungo le cronologie… e stavo cercando di trovare cosa avevano da dire i cronisti del tempo su qualsiasi cosa, perché sembrava che il Cristianesimofosse una religione che si espanse per rimpiazzare le vecchie maniere in un periodo di collasso climatico e ambientale, che sembra proprio quello che è accaduto durante la 18ma Dinastia in Egitto. Tutti sanno, credo, che intorno al 1600 AC, il vulcano Santorini eruttò e distrusse, in pratica, la civiltà del Mediterraneo, assieme alle altre cose che succedevano. E’ un po’ difficile capire cosa stava accadendo al tempo se non hai un modello a disposizione. Ma in qualche modo, ci fu anche un cambio di religione in quel periodo. Quindi mi sembrava che quando c’è uno stress ambientale, quando c’è attività cometaria in cielo… sapete, la gente comincia a pensare a Dio. Ed è molto semplice cambiare religione.

In un certo senso, è come quello che accadde il 9-11. Non voglio inveire su un cavallo morto inquesta sede, ma c’era qualcosa… accadeva in cielo, causò molto stress e molte persone, grazie agli sforzi dei media, tutti si convertirono al credere che 19 terroristi arabi, guidati da un tizio sfortunato con una macchina per dialisi in una grotta dell’Afghanistan, o Tora Bora, o dove diavolo fosse, spezzò le difese della più grande nazione della terra. Intendo dire, è una credenza abbastanza selvatica, non pensate?

Ma comunque…

Jason: …suona ridicolo messo in questa maniera…

Laura: …certo, quindi il punto è… che me ne stavo lì, andavo avanti guardando a queste cose… e poi ho pensato che avrei dovuto, dicevo, fare un piccolo riassunto, giusto per dare completezza al tutto…

Quindi cercavo tutti gli storici del tempo, e ce n’è una bella lista, una bella lista di cronache del tempo, prima e più o meno durante il collasso.

Per esempio ci sono…

– Zacharias Rhetor, che scrisse dal 465 – 553

– John Malalus (491 – 578)

– Cassiodorus (485 – 585)

– John Lydus

– Procopius of Caesarea

– Jordanus

– John of Ephesus

– Pseudo-Zachariah

– Theophanes of Byzantium

– Agathias

– Evagrius Scholasticus

– Menander Protector

– The Chronicon Paschale (che è una specie di collezione di tutti gli altri storici… pubblicato tra il 600 e il 627)

 

Poi ci sono le Cronache di Zuqnin (probabilmente non più in là del 775 – anche questa una collezione di altri storici).

C’è Dionysius of Tel Mahre (818 – 845).

Queste vengono fuori dopo, mo sono cronache compilate da storici antichi.

Constantine Porphyrogennetos (che era, per l’appunto, l’Imperatore Romano).

Poi c’è un libro chiamato Souda (che contiene estratti e piccole sinossi di tutti i manoscritti che Porphyrogennetos aveva in libreria)

 

E poi c’è Michael il Siriano (che venno molto, molto più tardi, ma che ha preservato alcuni frammenti che nessun altro ha conservato)

 

Ora tutti questi cronisti appartenevano all’Impero di Oriente, con sede a Costantinopoli… perché, ovviamente, dopo che Costantino ebbe la sua visione, dopo aver vissuto alcune esperienze a Roma, decise di andare a vivere a Costantinopoli – così viene raccontata la storia – uno si chiede ovviamente se aveva deciso di andare a vivere a Costantinopoli a causa dell’impatto cometario—che d’altro canto è stato più o meno confermato nell’Italia Settentrionale del tempo—che rese il clima o l’ambiente dell’Italia meno salubre di quello che si potesse desiderare… in altre parole, quando tutto andava in frantumi, era già tutto un disastro, quando Costantino spostò la capitale dell’impero?… abbiamo la storia che ci hanno raccontato, ma come abbiamo già visto dalla storia di Edoardo II, non è sempre così chiara la faccenda e molte cose cambiano attorno ad essa.

Ma ad ogni modo, volevi dire qualcosa, Pierre?

Pierre: Volevo solo dire…

Laura: Sìiii?

Pierre: Volevo portare avanti una discussione e…

Laura: [sorridendo] non voglio discussioni, voglio parlare! [risate]

Pierre: …per dare vitalità al resoconto, fornire più varietà e più vita…

Laura: …okay, dai più vita al resoconto…

Pierre: …ed una strana tendenza tra i cronisti… da parte dei cronisti… è che tendevano tutti a fermare la loro attività attorno all’anno…

Laura: …no, ora… aspetta che ci sto arrivando! [risate] Resta dove sei, paparino! [risate]

Pierre: …me ne starò calmo adesso… [più risate]

Laura: …finirai con lo disfare tutto—ho bisogno di un crescendo!!

…okay, comunque sia, come ho detto, su tutti questi storici… a Pierre è consentito un poco di svago, perché ha fatto tutte le traduzioni da Michael il Siriano. Apparentemente Michael il Siriano non esiste in inglese, quindi devi prenderlo così com’è… e ovviamente nessuno di noi parla il siriano, il siriano antico, o vecchio siriano… quindi dobbiamo fare riferimento ad una traduzione in francese dal vecchio siriano, che lui ha tradotto in inglese per me, così che io potessi vedere cosa aveva da dire Michael il Siriano.

Ad ogni modo, quello che accadde fu, mentre scavavo tra tutti questi storici, i loro lavori, che ho dovuto ottenere a mano… raggiungendoli uno per uno… stavo inserendo i dati in una tabella, anno per anno. Quando veniva fuori un evento… sapete, dovevo… come una tabella con una colonna per l’anno, e per il resto si fa una casella dove ci metto le informazioni, in pratica un arrangiamento cronologico.

Pierre: …lì c’erano le liste… stavi mettendo in lista i cataclismi…

Laura: …stavo cercando le prove… pezzi di prove su cosa fosse accaduto all’ambiente. In particolare, non mi interessavo particolarmente agli eventi politici (anche se in alcuni casi li includevo perché mi era sovvenuto che quegli orribili eventi politici potevano essere stati ispirati da eventi ambientali o atmosferici… quindi mettevo il lista cose… e vi faccio un esempio di quali cose, ne ho una piccola qui…

Per esempio, “durante il settimo anno del re bla-bla-bla, nell’ottavo anno bla-bla-bla, ‘piogge torrenziali nel mese di gennaio’; ‘bagliori di lampi’; ‘gravi rumori di fulmini’; ‘ ruscelli, che confluiscono, erano così carichi da straripare’;’il fiume’;’luci nei cieli’;’alcuni dicono di aver visto il paradisio in fiamme’; ‘apparizioni portentose: raggi di luce osservati nei cieli settentrionali’; ‘lampi di luce’; ‘sangue piovuto da una nuvola cade sulle vesti di alcune persone’; ‘prodigi’; ‘nelle case della gente, trovati vasi inscritte con caratteri sconosciuti’; ‘deu centri di luce’; ‘oggetti brillanti’; ‘le mura della città collassarono’; ‘prodigi compaiono per la seconda volta quest’anno’; ‘un terremoto’; ‘la gente doffrì una terribile epidemia’; ‘in gran numero trasportati via’; ‘una lunga serie di malori incurabili’; ‘gravi esplosioni di piaghe’ “…

Sto sorvolando alcune cose, ma questo è quanto… ‘un suono come di alberi che cadono a terra venne sentito in tutta la regione’ – ma difficilmente poteva trattarsi di alberi, visto che venne sentito a 50 miglia di distanza! – ‘Raggi di luce verso Nord’; ‘una terribile tempesta ha abbattuto vigneti e coltivazioni’; ‘la città veniva bruciata da una grande deflagrazione’; ‘due isole nel mare consumate dal fuoco mandato dal cielo’; ‘in un attimo, casolari e aie vennero ridotte in frantumi’… questo genere di cose… ora capite cosa stavo cercando…

Gli storici di queste antiche cronache hanno, fino al giorno d’oggi, considerato questo genere di cose come un’iperbole. Diranno che era in atto una battaglia religiosa, ed ogni fazione usava questo genere di unizioni contro l’altra. I pagani dicevano… scrivevano che c’era “un fuoco dal cielo e la chiesa venne distrutta, e questa è la prova che i cristiani sono malvagi”… e quindi i cristiani scrivevano, “ci fu un terremoto e la città fu distrutta, e questa è la prova che i pagani sono malvagi”… oppure, “Dio ci sta provando per vedere se siamo fedeli”… e così via all’infinito… quindi gli storici di solito dicono che questo genere di cose sono sia esagerate, inventate, male interpretate, o che loro… stavano usando delle metafore, come, “Dio punì quella città”. A differenza dello storico, il cronista, intende riportare che la città venne distrutta in qualche modo…

Jason: …non sapeva in che modo, e quindi lo attribuiva a Dio…

Laura: …certo, lo attribuiva a Dio… o che poteva essere stato un collasso economico… e che era Dio che puniva la città. Gli storici in realtà, argomenteranno su questi punti. Ma io cercavo un approccio che si discosti di poco da quello. Volevo accettare questo genere di cose come dati su cui lavorare, e da qui il motivo per cui raccoglievo tutto e compilavo la mia tabella.

Pierre: E c’erano molte buone ragione per prenderli come fatti oggettivi, perché, a) a volte si ha il resoconto dello stesso evento da due fonti indipendenti che non si conoscono tra di loro, che raccontano la stessa storia; b) le tue prove archeologiche, in alcuni casi di maggiore distruzione; c) quegli stessi cronisti, accusati di esagerare gli eventi, nel mentre fornivano dettagli accurati e resoconti oggettivi sullo scenario politico del tempo.

Jason: …che gli storici utilizzano quando serve le loro intenzioni.

Laura: Loro ci credono, ma poi escludono l’altro aspetto. E c’è un altro, c’è un altro fattore. Quanti ne hai? Ce ne sono tre qui? Okay, il numero quattro è il fatto che Victor Clube, Mike Baillie, l’altro Bailey e numerosi astronomi abbiano determinato che ci sono stati periodi di flussi cometari molto attivi, fuori e all’interno del nostro pianeta – con molti impatti e/o esplosioni ad alta quota. Ci sono moltissimi astronomi che stanno raccogliendo evidenze che provano che il caso sia proprio questo: impatti di tipo Tunguska, ma più grandi e disastrosi… e spero che tutti abbiano guardato i video sull’argomento (meteorite in Ukraina) – che curiosamente si è verificato tre giorni dopo la pubblicazione del mio ultimo libro, Comets and the Horns of Moses…

Jason: …che potete comprare su Amazon… anche in formato Kindle.

Joe: Vogliamo ascoltarlo?

Jason: Penso che sentiremo la Freccia di Zeus, o…

Laura: …okay, sentiamo la saetta di Zeus – questo è quanto la gente ascoltava al momento, solo che era molto peggio…

Jason: …senza contare il can che abbaia…

[Audio del video del meteorite]

Joe: E non finisce qui, continua, ma…

Jason: …continua ancora. Certo, è una cosa folle. Ora immaginate di vivere 2000 anni fa, o roba simile, 1500 anni fa… senza avere esperienza del concetto di un missile… vi capita di vedere un fascio luminoso che taglia il cielo. Ci sono alcuni video dove si vede la striscia di passaggio… vedete delle esplosioni…

Laura: …lo sentite…

Jason: …luci accecanti. Sapete, non sono lampi. All’orecchio non sono come lampi o tuoni. Certi bagliori non hanno nulla a che vedere con questi. Non ci sono nuvole da pioggia o nient’altro di simile. Come la cataloghi una cosa come questa? Non sai cosa sia un missile… non sai niente su cosa sia una bomba o roba simile. Come lo chiamerai allora… come? La Saetta di Zeus! L’ira di Dio! E se distrugge qualche costruzione intorno a te, cos’altro potrai esclamare? Qualcosa è caduto giù… di cui non hai un’idea per descriverlo… e ha distrutto un palazzo, o appiccato fiamme a qualcosa. Intendo dire… che altro potresti dire?

Joe: Dipendente da un regolare… questo genere di cose erano… avresti sperato che, dopo un paio d’occasioni, avessero capito che fossero rocce che cadevano dal cielo. Almeno per un po’… qualcuno abbastanza intelligente da dire: “questo…e questo e questo… sono rocce che cadono dal cielo, da qualsivoglia sorgente vengano”.

Laura: In verità ce ne fu uno che lo disse… e du il maestro di Socrate… nel 380, 380 AC o giù di lì…

Joe: …certo, ma, ovviamente, il potenziale…

Laura: …e venne condannato a morte o portato al suicidio o roba simile… perché disse, “le rocce cadono dal cielo”. E poi ci fu qualcuno che seppellì una città ad Aegospotami… posso sbagliarmi con le date, quindi non aspettatevi che vi dia delle date…

Joe: …ovviamente, il potenziale per essere confuso con l’ira di Dio è chiaramente, molto, molto alto…

Jason: Ma, guarda a come il governo utilizza la paura per i terroristi, ok? La gente di quel tempo… qualche prete opportunista, una casta religiosa, o chiunque altro… se volesse usare la paura che ha generato per fare qualche sorta di cambiamento o delle riforme? Intendo dire, ci avrebbero capitalizzato sopra…

Laura: …per salire al potere!

Jason: e di conseguenza incoraggiare l’interpretazione “è l’ira di Dio perché tu credi in questo e quello… e non siamo noi ad avere il potere in mano!”

Laura: Certo, in altre parole, il tuo dio… “il nostro dio è infuriato – il tuo se la fa sotto!”

Joe: Specialmente se Dio fosse stato associato, o veniva associato da lungo tempo, con l’imperatore, o il re, o l’elite al comando. Non è solo l’ira di Dio, ma la mia di ira! Può essere co-optato.

Pierre: A quel tempo, non erano totalmente inconsapevoli su cosa accadeva in cielo. Nel 500 DC, i cinesi avevano compilato una classificazione delle comete, circa una dozzina di tipi diversi di comete. Tra il 540 e il 598 DC, le cronache ne riportano dodici.

Laura: Ma le comete erano diverse da cose che entravano nell’atmosfera ed esplodevano, capite? Loro, ah…

Joe: Non potevano essere… che se una cometa veniva avvistata, e poi arrivavano dei frammenti…

Laura: Ma accadde spesso. Veniva avvistata una cometa, e poi arrivavano i frammenti… ed ovviamente, sapete, la cometa era un dio…

Pierre: …certo, quindi si fa menzione specifica di comete, ma le dodici volte tra il 540 e il 590… ma l’ira di Dio… poteva essere un’ingenuità su cosa accadeva in cielo. Poteva essere una specie di… quello che chiamavano il “mandato del cielo”… di cui abbiamo parlato precedentemente. A quel tempo, veniva riconosciuto un grosso legame tra gli accadimenti politici e gli eventi cosmici. Michael il siriano, nelle sue cronache, presentò le pagine del suo libro in questo modo – ci sono due paragrafi, colonna a sinistra, colonna a destra. Nella colonna a sinistra ci metteva gli eventi cosmici, i fenomeni naturali; e a destra c’erano gli eventi politici. Continuava a tracciare le correlazioni tra le condotta politica – ed in particolare, gli abusi politici commessi dai regnanti – e le catastrofi…

Joe: Quindi quello che stai dicendo è…

Pierre: … non è necessariamente una cosa gradevole. Può essere che si sia capito che esista una correlazione… che Dio non è contento… o l’universo stesso, o…

Joe: Quindi non si escludono a vicenda…

Laura: …ed è per questo che Michael il Siriano non è stato tradotto in inglese…

Jason: Ma vedi, ci sono state una miriade di catastrofi in tutto il mondo, allagamenti, raccolti distrutti, e tutta una serie di cose come queste, e questo genere di segnali e presagi…

Laura: Ed il governo…

Jason: cosa sta facendo il governo proprio adesso?

Laura: Le autorità… cercano di spiegare tutto in un modo più naturale, per esempio…

Joe: E’ tutta colpa di noi esseri umani…

Laura: …chemtrails, riscaldamento globale… è tutta colpa dell’uomo. O siamo noi a produrre i chemtrails, cambiando il clima e causando queste cose, oppure fanno retro-engineering causando dei terremoti… il governo è controllo. E’ esattamente…

Jason: Posso farti una domanda…

Joe: …è come, esattamente l’opposto di quello che sta accadendo. Oggi, quando questo tipo di cose stanno accadendo… sono, e probabilmente cercheranno, di attribuire tutto sempre a cause umane, mentre nel passato era tutto celestiale, paradisiaco, per causa divina…

Jason: …cosa avrebbe scritto Michael il Siriano… era forse un tornado di due miglia di diametro? Che scoperchia tutto distruggendo case… cosa avrebbe detto? Cosa avrebbe mai…

Laura: …e guarda agli eventi politici che accadevano nello stesso momento! Guarda agli eventi politici che accadevano allo stesso tempo… che ognuno degli eventi che a livello planetario…

Joe: …c’erano così tanti eventi…

Laura: Certo!

Pierre: Una delle differenze tra allora e adesso, la presente copertura… e consideriamo quella del sesto secolo DC, il suo tempo… c’è una grande differenza. La cosmologia era diversa, ed il passato… la gente era probabilmente…

Laura: La scienza! L’arrivo della scienza!

Pierre: …più vicina alla verità di quanto lo siamo noi adesso. Con l’avvento dello scientismo, uniformitarianismo, l’universo meccanicistico, il modello a orologio dell’universo, dove l’attività umana è completamente separata dagli eventi cosmici – apre la porta alla copertura che sentiamo adesso… dove tutte queste manifestazioni fondamentali di cambiamento cosmico vengono descritte come causa dell’uomo… innocui eventi non relazionati tra loro… ed è proprio l’opposto: è tutto correlato, è cosmicamente indotto, e per niente innocuo!

Joe: … quindi il problema è che c’è, si può pensare, questa cosa nel passato, gente che non conosce la reale origine, diciamo, che esistano le comete… ch c’erano roccie che cadevano dal cielo, una cosa molto primitiva; ma in realtà, probabilmente, la gente, allora, era più in sintonia di quanto lo siamo noi oggi col sistema corrente, perché allora, se credevano che le rocce che cadevano dal cielo fossero, in qualche modo, associate con un classe dirigente corrotta, ed allora si liberavano del loro re su queste basi, almeno c’era un’opportunità per il potere del popolo e che ci fossero dei cambiamenti positivi. Ma oggi, nessuno si lamenta del governo per quello che sta accadendo, anche se questa è la reale causa. Se c’è una correlazione tra il livello di corruzione oggi e una catastrofe cosmica, o l’arrivo di una catastrofe cosmica, nessuno andrà a tagliare la testa ad alcuno, o ad attaccare i reggenti su questa base. Quindi siamo effettivamente in una posizione peggiore di quella delle persone di quel tempo…

Pierre: …nessuno si lamenta. Penso che in futuro si potrebbe raggiungere un punto in cui la copertura sarà difficile da…

Laura: …mantenere?

Pierre: …da mantenere perché gli esseri umani, nonostante tutte queste indottrinazioni, realizzeranno che stanno affrontando eventi importanti, pericolosi, e con effetti così ampi… che non possono essere colpa dell’uomo, e di conseguenza non possono essere controllati dall’uomo…

Laura: E quando questo accadrà…

Pierre: …il re è nudo.

Laura: Il re è nudo.

Joe: …non lo so…

Laura: Bene, parlando di questo, andiamo a vedere qalcune delle cose che ho compilato con la mia collezione di cronache. La lista è abbastanza lunga. Ora ricordate, si parla dell’Impero Romano d’Oriente. Ricordate che nel 410 DC, apparentemente, ci fu la discesa dei barbari che invasero l’Impero Romano d’Occidente. Ci fu il sacco di Roma, ed era come se… come l’ultima cosa che venne detta tra tutto quello che accadeva nell’Impero d’Occidente… non proprio l’ultima, ma riguardo agli intenti e alle finalità, per quanto riguarda l’impero, fu praticamente l’ultima cosa detta.

Quindi, essenzialmente, passarono cent’anni dal tempo di Costantino e della sua cometa, fino a quando non si sa più nulla di quello che accade nell’Impero d’Occidente. In pratica, collassò… e l’unica cosa che è veramente rimasta su quanto accadeva nell’Impero d’Occidente – dove la nuova capitale fu spostata da Roma da Costantino… e gli imperatori romani continuano ad esistere – sebbene non più residenti a Roma. Questo è quanto i cronisti dicono, e sono tutte versioni molto ridotte, veramente corte – non andrò ad elencarvi tutti i dettagli; solamente, sapete, i punti salienti:

Nell’anno 431, ci furono comete; locuste; un terremoto il 7 di aprile; e il 6 di luglio, del fuoco cadde su Costantinopoli…

450-457: Terremoto a Tripoli

457: Ancora Costantinopoli: fuoco e cenere cadono dal cielo. Forte terremoto a Psychikos

474: Terremoto in Tracia

498:Terremoto a Nicopolis: la sorgente di Avarne si secca; il fiume, l’Eufrate, nello stesso giorno ha le acque ferme; terremoto – Nicopolis viene distrutta; piaga delle cavallette; fuoco sul lato Nord del cielo

500: Eclissi; cenere cade dal cielo; cadono le mura di Edessa; novembre: segni nel cielo; gennaio: segni nel cielo

501: Carestia; locuste; piaghe

502: Terremoto a Ptolemais, Tiro e Sidone; fuoco nel quarto a Nord del cielo; terremoto a Nuova Cesarea.

503: Un segno come di una lancia visibile in cielo

504: Terremoto a Rodi

505: Una grande moria di gente, inspiegabile, in territorio persiano

518: Il 9 luglio, una cometa, una “grande lancia nel cielo”

521: Dyrrachium: “cadde l’ira di Dio” – è tutto quello che viene riferito, molto suggestivo comunque

Joe: Sembra molto impressionante.

Laura: Nel 522, Anazarbus: calamità per l’ira di Dio …un’altra “ira di Dio”

524: Edessa viene alluvionata – e questo episodio viene riportato da John Malalus, Pseudo-Zaccaria, Zugnin, Procopio e Michael il Siriano

521: l’anno del grande terremoto di Antioco

528: Terremoto… terremoto… terremoto di Antioco, 29 novembre …quindi ce ne fu un altro!

529: Amaseia e Ponto: cade l’ira di Dio

Jason: Posso dire una cosa molto breve? Intendo dire, non è che avevano internet allora, un mezzo dove leggere qualcosa, come a dire, sai, c’è stato un 2.5 in questa e in quest’altra località. Immaginate quindi quanto poteva essere stata di grande entità, per far spostare qualcuno e viaggiare verso un’altra località e dire: “Oh, per l’appunto, c’è stato un terremoto”. E dovevano essere notizie davvero molto importanti – non si trattava di un terremoto di 2.1 e basta.

Laura: Questi sono terremoti che distruggono città intere. Ho detto che vi sto dando solo un breve riassunto. Ci furono terremoti che distrussero delle città, piaghe e locuste che distrussero nazioni, allagamenti che distrussero città

Jason: Queste informazioni arrivarono a questa gente a causa della gente che fuggiva da quelle aree, dai sopravvissuti in sostanza

Laura: Nel 529, “scese l’ira di Dio”, terremoto a Corinto, l’Eufrate venne ostruito; ci fu un’alluvione.

Nel 530, ci fu una grande stella ad Occidente

531: Anazarbus, ancora, la metropoli della Cilicia, viene rovesciata – è il suo quarto collasso. Nella cronaca si specificava che era la quarta volta che veniva distrutta in un breve periodo di tempo

532: Ci fu la ribellione di Nike sotto il regno di Giustiniano, e venne riportata una grande pioggia di stelle… ci fu un terremoto a Costantinopoli e un terremoto ad Antioco…

Nel 535, ci fu la più grande eruzione vulcanica dell’era dell’Olocene, secondo quanto riportato da David Keye, ma non penso che sia necessariamente questo il caso, perché stava citando le cronache cinesi, che riportavano uno strano caso di doppio tuono nel mese di febbraio che proveniva da Sud-Ovest. Okay, venendo da Sud-Ovest sarebbe nella direzione, sapete… visto che proviene dalla Cina, immaginatevi la direzione. Dice anche che ci fu un’eruzione a Krakatoa in quel periodo, riportata da un racconto di un testimone da un testo medievale. Ci sono prove dagli anelli degli alberi della Siberia che indicano che quell’anno iniziò periodo decennale delle peggiori condizioni meteorologiche mai avute in quasi 2000 anni di storia.

L’anno 536: “Il sole sembra avere perso la sua luce e appare di un colore bluastro per quasi un anno intero”. In Cina si riportava che “le stelle furono perse di vista per tre mesi” …una carestia di pane nell’anno 536.

Jason: Accadeva un sacco di roba.

Laura: Un sacco di roba, certo, e questo proviene dagli annali di Ulster, dagli Annali di Innisfail, Michael il Siriano, le cronache, l’anonimo Cronista Siriaco, le Cronache di Zugnin, John Lydus che scriveva da Costantinopoli e Michael il Siriano che citava da Giovanni di Ephesus. E ovviamente ho trovato che ci fu una siccità in Perù, che colpì la cultura Moche… e poi ancora l’inizio di una pestilenza, secondo Procopio. Sì?

Jason: Dico solo che siamo andati oltre…

Pierre: Stiamo per arrivarci.

Laura: Sì, ci stiamo arrivando.

Pierre: E’ un crescendo e ci stiamo arrivando.

Jason: In verità siamo andati proprio oltre…

Pierre: Ancora cinquant’anni all’arrivo!

Jason: Abbiamo già passato l’età di Cesare a questo punto.

Laura: Nel 537, solo un anno dopo – e poteva essere lo stesso anno perché a volte questi anni sono un po’ incerti – la Battaglia di Camlann, secondo Mike Baillie, era una rappresentazione mitica delle comete nel cielo e di bombardamenti cometari. Ci fu anche una siccità nella Mecca, secondo gli storici arabi dell’ottavo e nono secolo…

Nel 538: Pompeopolis, ci fu un terremoto.

Nell’undicesimo anno di Giustiniano, fece la sua comparsa una grande e temibile cometa. Il grande terremoto di Beirut e il grande tsunami accaddero nello stesso anno.

539: Cometa, carestia, Vesuvio, terremoto ad Antioco…

540: Bombardamento cometario, secondo l’archivio storico ufficiale cinese; Gildas riporta un bombardamento cometario nelle regioni settentrionali del Regno Unito; ci fu un collasso della grande diga del Magreb nello Yemen, nella regione di Sheba… quindi fu un ano interessante il 540…

Nel 542, il sole apparve a mezzogiorno… inizio delle piaghe ad Est…

543: Piaga in Mesopotamia

544: Piaga in Italia, Sud della Francia, Spagna…

545: Piaga in Persia; carestia, piaghe in Mesopotamia nel 546…

547: Tremendi lampi e tuoni…

549: Allagamenti in Cina; piaga nei territori britannici, secondo il Vescovo di Llandaff…

551: Un altro terremoto e tsunami a Beirut; terremoto in Medio Oriente; “il mare si ritrae” (Giovanni Malalus…

553: Terremoto, tuono terribile, e lampi dalle Cronache di Teofane

554: Terremoto a Costantinopoli; la distruzione di Baalbek, questa è interessante… aspettate di leggere il prossimo libro dove si parla di Baalbek – è molto, molto interessante.

555: Un altro terremoto a Costantinopoli e una piaga

556: Carestia a Costantinopoli e piaghe, cenere cade dal cielo…

557: Ancora piaghe, terremoti a Costantinopoli

558: Costantinopoli, piaghe

559: “Fuoco al porto”, piaghe e terremoto in Cilicia e ad Antioco

562: Siccità a Costantinopoli

Jason: …quando dici ‘piaga’ – come quando a Costantinopoli la piaga fu pesante, pagavano la gente in oro per liberarsi dai cadaveri…

Laura: in effetti, certo. Come quando dico di parlare solo degli eventi più distruttivi, ma ognuno di questi eventi fu assolutamente, spaventosamente orrendo.

Jason: Quindi decimò la popolazione…

Laura: Il tasso di mortalità a Costantinopoli si diceva essere circa il 70-80% della popolazione…

Jason: …centinaia di migliaia di persone…

Joe: …tutto questo accadde… solo coprendo, quanto? 200 anni?

Laura: Abbiamo cominciato nell’anno 431, e proprio adesso siamo nel 565. Sono appena cent’anni…

Joe: …quindi, qualche centinaio d’anni… ed erano quei cento anni che precedettero la caduta dell’Impero romano, ma gli storici dicono che l’Ipero Romano cadde perché…

Laura: …i barbari…

Joe: …barbari ed immensi eserciti e roba simile… ma ignorano tutto questo.

Laura: Lo ignorano del tutto.

Joe: Grandi insurrezioni e poi dici… forse a qualcosa a che fare con tutto ciò?

Jason: …piaga su piaga…

Joe: nooo…

Jason: …carestia, pestilenza…

Laura: …quindi cinque… lasciatemi finire… ora, 565, ci fu un’altra cometa; 566, un’altra cometa; 570, un terremoto tra Edessa e Samma Satta; piaghe e carestia nello Yemen; bombardamento di rocce dal cielo; 574, terremoto; 577, carestia e bombardamento cometario… e poi, indovinate un po’?

Joe: Niente

Laura: Gli archivi… si ammutoliscono. Anche se…

Joe: …’perché gli archivi vengono colpiti da una cometa…

Laura: …anche se viene detto che diversi cronisti sopravvivono a questo evento. Notate che siamo al 577, e c’è John Malalus che visse fino al 578; Cassiodoro visse fino al 585; John Lydus fino al 565; Procopio fino al 582; Jordanus, 560; John di Efeso, 588; Pseudo-Zaccaria, almeno fino al 588; Agathias, 582. Agathias visse durante la piaga, perdendo molti dei suoi famigliari; Evagrius Scolasticus, 593; Menander Protector, 582…

Quindi tutta questa gente smise semplicemente di scrivere? Non lo fecero. Ci viene detto che le loro cronache giungono alla fine. Ed accade proprio che tutti quanti giungano alla fine nello stesso periodo di 3-4-5, forse 10 anni.

Pierre: Attorno al 580.

Laura: 577

Pierre: …sì, le cronache… tutti questi cronisti smettono di fare cronaca, ed allo stesso tempo un nuovo cronista…

Laura: (sorridendo) …bene …puoi …puoi per favore …fai un passo indietro Pierre, stai zitto… perché dobbiamo introdurre questo problema… nel modo più consono. [risate]

Jason: …certo, possiamo arrivare agli Appunti di Cliff? Perché…

Laura: …no, non avrete gli Appunti di Cliff… non mi farete perdere il filo del discorso!

Ad ogni modo, la cronaca ritorna nel 591: “Eclissi di sole, terremoto violento, piaga a Costantinopoli, devastante siccità, afidi, sapete, piccoli insetti parassiti; “piaga sulla terra, eclisse solare, allagamento” bla, bla, bla… dunque, abbiamo coperto dal 577 al 591… e stavo pensando, “…alla fine è arrivat un po’ di tranquillità, grazie a Dio…”.

Pierre: Un buco di quattordici anni…

Laura: Esatto! E mi viene da dire, alleluia! Finalmente si godevano la giornata, e poi… tutto divenne, sapete…

Jason: …gioiosamente piatto…

Laura: tutto liscio. E poi, doveva essere tutto passato, tutto era finito. E poi ho avuto una brillante idea.

Ho letto Gregory of Tours molti anni fa. E’ un libro molto coinvolgente, lo raccomando vivamente. Vi farà ridere a crepapelle! E ricordo che scriveva di strani fenomeni atmosferici e climatici che mi sono rimasti in testa, perché pensavo, che fosse una cosa molto particolare da descrivere… sapete, perché fu solo molti anni prima che rimasi coinvolta in questo genere di ricerche. Ma me lo sono ricordato! Quindi mi sono detta, okay, esiste un cronista occidentale che è sopravvissuto. Mi chiedo se abbia osservato alcune di quelle stesse cose che avevano osservato i cronisti orientali. Forse le osservò da un diverso punto di vista? Dopotutto, abita lassù, si trova a Tours… e gli altri sono, gli altri cronisti, sono dall’altra parte, ma queste cose si suppone che siano accadute in cielo. Se riuscivo a trovare un altro testimone oculare, per alcuno di questi eventi, qualcuno che haveva visto le stesse cose, in pratica, cercavo un testimone indipendente, allora questo potrebbe voler dire che gli storici sbagliano quando dicono che queste sono solo iperboli o metafore – perché c’è Gregory of Tours che vede le stesse cose da questa parte, dalla sua prospettiva all’altro lato dell’Impero. Questo era il mio piano!

Me ne stavo quindi a leggere Gregory of Tours estraendo lo stesso genere di informazioni. Ora, naturalmente, visto che avevo, creando questa tabella – mentre andavo avanti, anno dopo anno, in tutte quelle celle – inserivo al loro interno l’anno, e poi a fianco la descrizione dell’evento; e se arrivavo ad un evento che apparteneva ad un anno che avevo già riempito, sarei tornata indietro, mettendo tutto nell’anno appropriato. Se incappavo in un evento di cui non avevo ancora altri dati inseriti, avrei creato una nuova cella o una nuova riga, ed inserire il tutto.

Quindi era come inserire una tabella a colonne. E mi ero proposta di dividere la colonna delle descrizioni in due parti, con i cronisti d’Oriente in una colonna e poi la cronaca d’Occidente, che era in pratica Gregory di Tours, nella colonna più a destra. E poi c’era ovviamente una sottile colonna per l’anno dell’evento tutto a sinistra.

La cosa interessante è in quel momento stavo compilando i moduli delle tasse. Ed i moduli per le tasse, come sapete, hanno bisogno di colonne di numeri. Ci sono le entrate da una parte, e le spese dall’altra. La cosa interessante è che ero anche sotto il controllo dei revisori fiscali francesi, il FISC, che mi accusavano di riciclaggio di denaro, o di prendere soldi da strane fonti, o di fare tutta una serie di cose strane, come chiedermi dove avessi nascosto il mio yacht di lusso, i miei gioielli, le mi e pellicce, la mia Ferrari? Questo genere di cose tutte insieme, roba totalmente ridicola! Quindi cominciai a pensare… e loro continuavano a chiedermi le prove della provenienza dei nostri fondi. Ed io gli presentavo le transazioni bancarie dicendo, “ecco i movimenti bancari – vi mostra tutto quello che entra e che esce”. E quello che esce è molto vicino a quello che entra… a volte è un po’ di più di quello che entra, siamo quasi sul punto di fallire, ma non c’è niente di strano da vedere!

Ci stavo pensando sopra… e pensando ancora… so che c’è gente che fa questo genere di cose. Cercavo di capire come ci riuscivano. Se qualcuno cercava di nascondere del denaro, come diavolo lo avrebbe fatto? Non mi sembrava possibile, perché c’è del denaro che entra, e poi c’è denaro che esce. Ma ancora, la domanda era, una specie, nella mia mente in quel momento ho iniziato con il mio progetto di Gregory di Tours. E credevo di riempire solo poche righe, che andassero a combaciare, o a sovrapporsi, o ad accavallarsi con i dati del mio database…

Ora voglio che tracciate, proprio ora, prendete un foglio di carta ed una penna, tracciate sul foglio di carta un quadrato. Dividetelo in tre colonne, una molto sottile a sinistra per gli anni. Poi immaginate che ci siano tante diverse righe con degli eventi scritti sopra. Abbiamo i primi… ah, quanti anni abbiamo… ci sono magari 50 o 60 righe dove di sono degli appunti nella colonna a sinistra, non quella dell’anno, ma nella colonna a sinistra dell’impero orientale… e nella colonna a destra ci andiamo a mettere Gregory di Tours, ok?

Quindi, come ho detto, stavo immettendo dati. Ma realizzai anche che avrei trovato degli eventi che si sarebbero sovrapposti, dove non avrei dovuto scrivere l’anno. Ma sapete cosa è successo poi? Quando sono arrivata al 577, quando i lavori di tutti i cronisti orientali vennero “perduti”, questo è quanto ci dicono, “le opere sono state perdute”; “l’ultima parte della cronaca non è sopravvissuta”; “pensiamo che fosse ancora vivo fino a questo anno, ma non ci sono ulteriori suoi scritti”; “si interrompe a metà della sentenza, quindi è probabilmente morto” – queste sono le varie spiegazioni date sul perché tutte quelle cronache si interrompono. E cominciai a fare: “aggiungi riga”… “aggiungi riga”… “aggiungi riga”… “aggiungi riga”… perché, ricordate, mi ero fermata al 577 e la riga successiva iniziava dal 591, quindi ho aggiunto righe, e righe e righe fino a che… indovinate?? Ho riempito il buco completamente. Proprio così, nella colonna a destra, dove mettevo i dati di Gregory di Tours, hanno completamente colmato il buco tra il 577 ed il 591.

Questo significa che ora c’era un ampio spazio vuoto nella mia colonna di sinistra dove i cronisti avevano smesso di scrivere per poi ricominciare più avanti. E sulla colonna di destra, dove c’era Gregorio di Tours, c’era la sua prima ed ultima annotazione (la prima nota inizia dove finisce la colonna di sinistra, e la sua ultima annotazione finisce dove inizia l’ultima nota all’inizio delle colonna di sinistra). Ero lì seduta, ci pensavo sopra… e un po’ giocando con la mente, perché sapete, stavo pensando, “Se avesse avuto dei libri contabili con tali buchi nelle registrazione bancarie, vuol dire che dei soldi sono scomparsi per un certo periodo di tempo, e se eri un agente del fisco e trovassi un caso del genere avresti detto che qualcuno sta nascondendo dei soldi, o li stia trasferendo altrove. In altre parole, che fine hanno fatto quei soldi???

Ed ecco il succo della questione: qualcuno ha trasferito qualcosa da un certo luogo in un altro conto. Vedevo Gregorio di Tours come un conto bancario. E anche gli altri cronisti erano dei conti bancari. Qualcuno aveva spostato un po’ di roba dalla colonna delle cronache Orientali a quella di Gregorio di Tours, ed ecco dove si poteva trovare. Fu divertente, perché non ti aspetti di trovare una cosa del genere quando fai ricerche storiche. E l’unica ragione per cui le ho trovate fu grazie al tipo specifico di informazioni che stavo cercando, perché certamente ne esistono di altro genere tra quello che trovi tra i cronisti, tipo eventi politici, religiosi, ecc., da altre fonti che si sono sovrapposte e che sono state create più tardi – per esempio le fonti più recenti dopo il 600, 700; riempivano questi buchi di storia con eventi politici e religiosi: “accadde questo”, “la chiesa di Efeso”, “il tale vescovo”, “ci fu un martire”, “avevano un sinodo”, “si accordarono su delle regole”, “l’imperatore fece questo e quello”, e così via. Ma non c’era un singolo, spaventoso, evento ambientale o celestiale in quel lasso di tempo!

E Gregorio di Tours, nel periodo che ricopre, sembrava avere esattamente e per tutto il lasso mancante, proprio questi eventi ambientali e celesti registrati.

Dissi tra me, “Hanno dimenticato qualcosa, scioccamente”. Quindi scrissi ad un famoso storico, un professore universitario statunitense – penso che stia ad Harvard, non dirò il nome. Gli scrissi, “Guarda questa tabella, dimmi cosa ne pensi”. Mi rispose il giorno successivo dicendo, “Capisco il problema – non so cosa dirti. Buona fortuna”.

Joe: Probabilmente si è già scontrato con simili problemi, e quella è la sua attitudine. Sapete, come la maggior parte degli storici, dicono, “Cioè…”

Laura: Dubito che si sia mai confrontato con una roba simile. Perché nessuno, non penso che…

Joe: …niente di così vistoso…

Laura: …no penso che abbia mai visto una prova così eclatante della manipolazione di materiale storico. perché è quello che succede, qualcuno prese dei pezzi dai cronisti dicendo che non esisteva, o che si era fermato, le copie distrutte, e poi ha messo quei pezzi nel materiale di Gregorio di Tours. Ora cosa ci dice questo su Gregorio di Tours? Era un personaggio reale?

Joe: Certo, la domanda è, perché non distruggerli? Perché spostarli, e lasciarli al loro posto?

Laura: Penso che la ragione fosse, prima di tutto Gregorio di Tours era lo storico dei Franchi, in teoria. Gregorio di Tours veniva utilizzato per legittimare la loro esistenza e le sue cronache si pensava fossero legittime e scritte durante quel periodo, mentre accadevano tutte quelle cose, e poi per farle somigliare a tutte le altre cronache del tempo o simili, gli eventi vennero presi da atre cronache e riscritte sopra le sue, gli veniva assegnato il giusto anno, ma venivano sparpagliate perché non dovevano differire dalle altre…

Joe: …in modo che non avessero buchi.

Laura: Certo.

Joe: Meglio avere sempre qualcosa in movimento che niente, vero?

Laura: Certo, perché, per tutto il tempo, come ho detto, si riempiono altre cronache di eventi religiosi, eventi politici, questo genere di cose. Ci sono altre cose, altre cronache scritte dove non c’è niente di strano da segnalare: quella tale persona stava scrivendo delle lettere, quell’altro stava mangiando, lui fa questo lui fa quello, e non si nota niente di inusuale. MA il fatto è che questa collezione di eventi – nello specifico, relativi alle condizioni meteorologiche, alla quantità di cibo, ad un terremoto la maggior parte delle volte, fuoco nel cielo, fuoco che scende dal cielo, distruzione di città e via dicendo – venivano forniti da Gregorio di Tours, che in effetti si era spostato in Francia, quando molto probabilmente non era andata proprio così in Francia, in quel periodo, in cui erano già tutti morti…

Pierre: Certo, fu un grande falso, nel senso che, parlando del tardo Impero Romano, l’unica fonte disponibile nell’Impero d’Occidente, è Gregorio di Tours. Quindi tutta le legittimità conferita ai Carolingi, al popolo dei Franchi, la nuova dinastia, Carlo Magno e così via… l’unica fonte legittima, considerando la connessione mancante tra i Franchi, i Carolingi e gli imperatori romani, era Gregorio di Tours. Quindi egli giocò un ruolo politico fondamentale nel fondamento della dinastia regnante del momento…

Laura: …regnarono su…

Pierre: …governarono l’Europa Occidentale per secoli…

Joe: …come per legittimare la loro storia…

Pierre: …esattamente, e le loro radici, le loro origini…

Laura: …certo, e in sostanza si legarono, attraverso il matrimonio, con l’Impero di Costantinopoli. Elessero un nuovo papa, lo insediarono a Roma, e si diedero pressoché una totale e completa legittimità, secondo gli scritti di Gregorio di Tours…

Pierre: …e probabilmente, questo che dico è fuori tema, ma probabilmente questa riscrittura, la creazione di questa nuova storia, che legittima i Franchi e i Carolingi, venne scritta qualche secolo dopo del grande cataclisma della fine del 6° secolo AD… e la riscrittura, i gruppi di sopravvissuti che crearono una storia che servisse ai loro scopi, probabilmente accadde attorno all’ 800 – 900 AD. Questo significa che per almeno due secoli, nell’Occidente, o in quello che rimaneva dell’Impero d’Occidente, non c’era rimasto segno di civilizzazione. Era mero survivalismo per fortunati sopravvissuti, per pochi sopravvissuti.

Laura: L’Età della Pietra! Per lo meno, e ovviamente secondo la storia ufficiale, Gregorio di Tours era uno storico. Era il vescovo di Tours. Visse nel 6° secolo AD. Fu l’unico cronista dell’Impero Romano d’Occidente durante un periodo critico alla fine del 6° secolo. Quindi non è un’esagerazione dire che tutti gli altri storici avevano basato le proprie narrazioni dell’Impero d’Occidente su questa singola fonte. Il problema è che a parte quello che ho scoperto, mettendo tutti gli eventi cosmici e climatici in una tabella, c’erano altri che avevano avuto problemi con Gregorio di Tours. E’ per questo che stringi i denti. Cosa ti diverte?

Joe: Volevo solo… no, vai pure avanti.

Laura: C’è qualche messaggio dagli ascoltatori?

Joe: Ce n’è uno che si firma J.H.Cristo che ha mandato un messaggio con scritto, “Figlio mio, pensavo che questo show fosse su di me. Andate avanti, o mio Padre, che è nei cieli vi benedirà!”

(Risate)

Laura: J.H.Cristo, credimi, ci stiamo arrivando.

Jason: E’ da un’ora e venti minuti che andiamo avanti, e non abbiamo ancora menzionato Cesare o Gesù neanche una volta!

Joe: Questa è solo una prefazione, vi prego di capire.

Laura: Sapete, forse dovremo… dovremo farlo in due puntate, perché l’informazione è così importante. MA in ogni caso, ho cominciato a scrivere su quelli che hanno avuto problemi con Gregorio di Tours, come per esempio con i nomi di città, ponti che non esistevano, o che esistevano, e che dovrebbero essere esistiti, l’uso della parola patriarca, e così via. C’è un numero sufficiente di informazioni che Gregorio di Tours, che diede legittimità ai Carolingi e diede legittimità al papa di Roma, che poi impose il Cristianesimo in tutto il mondo Occidentale, sia basato su una grossa e spaventosa frode.

Pierre: …e le discrepanze che hanno trovato negli scritti di Gregorio di Tours, l’uso delle parole, la descrizione di luoghi, palazzi, eventi, suggeriscono fortemente che gli scritti di Gregorio di Tours vennero scritti probabilmente attorno all’11° secolo AD.

Jason: …è a quel punto che un sospetto numero di scritti cominciano a venir fuori…

Pierre: …certo, probabilmente coincide con il periodo in cui l’Europa Occidentale cominciò a svilupparsi. Arrivano le abbazie… questi monaci iniziano a scrivere una storia che era molto favorevole ai piani, cioè, a legittimare la cristianità, il Cattolicesimo, legandoli a Roma e a San Pietro.

Niall: Coincide anche con il ritorno di condizioni climatiche favorevoli. E’ il periodo caldo Medievale.

Laura: Sì, e la cosa sorprendente è che tutte le presunte testimonianze oculari dell’Impero d’Oriente si spengono completamente nel 578 AD, nel periodo in cui si suppone sia morto John Malalus, e non riprendono che nel 591. Tuttavia se John di Efeso visse fino al 588 e scriveva sugli eventi del suo periodo, e sospettiamo che registrasse anche eventi astronomici, atmosferici e climatici, in cui lui era ovviamente, furiosamente interessato come si evince dal resto delle sua cronaca, cosa accadde allora a questi resoconti?

Era… sono state le due cose che hanno cambiato la mia ricerca, mentre procedevo… e poi mi sono imbattuta in una cosa molto interessante: una storia. Tornai indietro, e scoprii che il predecessore di Costantino era stato un iniziato nei Misteri Mitraici, come lo furono i suoi sueguaci imperatori… e ho cominciato a pensare, “Aspetta un minuto. Era addentro i Misteri Mitraici; uscì dal ritiro, parlo di Diocleziano, per provare a fare ordine nello scompiglio che stava perpetuando Costantino. Si diresse in un posto poco più a Sud della moderna Austria, e lui e suoi seguaci imperatori fecero un sacrificio a Mitra… e lasciò un altare con i loro nomi incisi sopra assieme alla data e al motivo che lo spinse a farlo, che ora è in un museo di Vienna.

Dissi tra me e me, “Cosa sta succedendo?” Perché questo tizio, Dioclezino, è un tipo intrigante. Nen scendo nei dettagli, ma sono queste le righe che mi hanno portato fino a Cesare. Mi sono detta… Mitra… Misteri Mitraici… ho cominciato a cercare tra i Misteri Mitraici… e quello che volevo sapere, prima di tutto, è da dove avessero avuto origine. Da dove venivano? Sembra che quello che sappiamo su questi riti provenga da Plutarco, quando dice, “Il potere dei Pirati ha la sua origine in Ciclicia, ed in principio era elusiva ed azzardata, ma prese confidenza ed audacia durante le Guerre Mitridatiche perché arrivavano al servizio del re”. E poi va ancora avanti, parla di questi pirati che avevano dei flauti, strumenti a corda e facevano bisboccia sulla riva del mare, catturavano persone di alto grado di comando, chiedendo riscatti ad intere città, e avevano anche manufatti pirateschi – che non erano solamente indumenti da pirata, ma avevano anche stravaganti veli dorati, tende di porpora, porte d’argento, per quanto fossero iniqui e si vantassero dei loro averi.

E così va avanti parlando del loro potere esteso in tutto il Mare Mediterraneo. Leggo dalle mie note. E quindi Pompeo venne designato come quello che doveva disfarsi dei pirati. La ragione del perché i pirati furono i primi ad essere associati con i misteri di Mitra, è che lo ha scritto Plutarco. Plutarco diceva che possedevano delle roccaforti e cittadelle rinforzate nelle Montagne del Taurus, e tante altre cose. Pensai che fosse molto strano, che i pirati che vennero sistemati da Pompeo venivano descritti in questi termini perché, se andate a leggervi la descrizione di Giulio Cesare fatta da Plutarco, o le sue storie su Giulio Cesare e le sue storie su Marco Antonio, scoprirete che queste storie su flauti e la musica e gli attori e le porte d’argento, tende di porpora e teli dorati e altra roba del genere, sono le medesime parole che usa, letteralmente, per descrivere le attività di Cesare e Marco Antonio in relazione con Cleopatra… curiosamente…

…e poi trovi anche, che tutta questa roba va a finire in Cilicia, che è il motivo che mi ha spinta a chiedermi cosa ci fosse di tanto interessante in Ciclicia… che mi ha portato anche a studiare lo Stoicismo, che ho incluso nell’ultimo volume.

Jason: Hai dimenticato di menzionare qualcosa di importante.

Laura: Hmm? Cosa?

Jason: Che Cesare fu rapito dai pirati della Ciclicia.

Laura: Sì, Cesare venne anche rapito dai pirati della Cilicia mentre navigava verso Rodi per studiare retorica, nello stesso periodo in cui il grande filosofo Stoico, Posidonio, risiedeva ed insegnava in quel posto. Si dice che anche Pompeo conoscesse Posidonio. Quindi… sapete, e in… Okay, mi avete fatto perdere il filo, a dire il vero, perché devo spiegare come sono andate le cose… del perché ho dovuto studiare il Mitraismo. Fu nello studio del Mitraismo che incappai nel fatto che il Mitraismo era un qualcosa che era riservato a soli maschi; ed era molto diffuso negli eserciti romani perché dovunque i romani avessero degli accampamenti, c’erano dei Mitrei.

Joe: Ed anche la struttura della società si conformava con quella delle milizie romane, o come qualcuno dice.

Laura: Certo, quello che accadde fu che la gente che studia i misteri Mitraici arriva sempre all’idea che i personaggi – i misteri Mitraici, invece di avere Gesù sulla croce, o qualche mandala o una qualcosa come figura centrale di culto, hanno quella che viene chiamata una tauroctonia: è una scena dove un uomo vestito in modo particolare sta uccidendo un toro con molteplici simboli attorno – questi simboli sono sempre gli stesso in ogni mitreo.

E ci fu questo tizio, uno studente tedesco, di nome K. B. Stark, che diceva che le figure della tauroctonia – che in questa scena, rappresentavano, non personaggi della mitologia iraniana, ma piuttosto una serie di stelle e costellazioni; la tauroctonia mitraica non era una rappresentazione pittorica di un mito iraniano, come Cumont ed i suoi seguaci dicevano, ma una mappa stellare… La teoria di Stark era basata sul semplice fatto che le figure che acompagnano Mitra nella tauroctonia, il toro, lo scorpione, il cane, il serpente, il corvo, il leone e la coppa – ognuno di questi possiede una figura parallela tra le costellazioni, in particolare il gruppo di costellazioni che sono tutte visibili assieme in certi momenti dell’anno: il Toro, lo Scorpione, il Cane Maggiore, l’Idra, il Corvo, il Leone, il Cratere, e in aggiunta la stella Spica, nel Fascina di Grano, la stella più brillante della Vergine, corrisponde alle fascine di grano che spesso si ritrovano nelle tauroctonie e che crescono dalla coda del toro – questi paralleli, argomentava Stark, non possono essere coincidenze, e la tauroctonia mitraica deve essere stata creata a rappresentare un gruppo di costellazioni…

Quindi ci sono molti studi da prendere in considerazione, e qualcuno arriva con l’idea che queste rappresentano le costellazioni lungo l’equatore celeste, e non l’eclittica. E ci sono anche due figure che sono sempre incluse nella scena: c’è un uomo con una torcia in mano in un lato, e nell’altro un uomo con una torcia rivolta verso il basso. Si è scoperto che rappresentino gli equinozi, in altre parole, era una mappa stellare presa ad un certo periodo storico, perché gli equinozi, le posizioni equinoziali possono servire da datazione.

Esiste, sapete, non mi imbatterò nel discutere sull’antica natura dei misteri mitraici, perché ci sono alcune cose che sono relative alle comete e così via. Ci sono sette gradi di iniziazione nei Misteri Mitraici. Ce n’è uno chiamato il Corvo, dominato da Mercurio; uno chiamato il Ninfo, dominato da Venere; Milite, il soldato, dominato da Marte… ed hanno dei simboli: la coppa, la lampada, la campana, il velo, il diadema, ecc… uno chiamato il leone, dominato da Giove. Ed infine, saltandone alcuni, uno chiamato Pater, o Padre, dominato da Saturno…

Quindi Plutarco dice che l’origine del Mitraismo veniva dai pirati della Ciclicia che incontravano i generale romano Pompeo, nel 60 A.C. Dice che “quei pirati offrivano strani riti propri all’Olimpo e celebravano alcuni rituali segreti, in uno dei quali Mitra rappresenta il tempo, avendolo istituito loro per primo”.

Come poteva un manipolo di pirati conoscere qualcosa sull’astronomia? E questa era la domanda. Andai a guardare, non vi racconto i dettagli, ma il fatto è che la persona che scoprì la precessione degli equinozi, ed il fatto che si possano datare gli eventi, era strettamente associato agli Stoici. E poi, come ho messo in cronaca nel precedente volume di Secret History, potete seguire tutta la storia e vedere su cosa si basa, l’idea della precessione degli equinozi… cicli della storia, fuoco divino, catastrofi cicliche relazionate al comportamento dei principi, o politici, in relazione ai loro popoli. E’ un punto critico. Questo è quanto stavo cercando, e ho trovato anche una data, perché… ah, vi do la data, perché Ulansey, David Ulansey, ha scritto un libro molto interessante a proposito, vi raccomanderei fortemente il suo libro.

Vi conviene rivedere quanto scritto nel precedente volume di Secret History, dove parlao di Baillie, Clube, Napier, ed una riesamina dell’accurata conoscenza astronomica degli antichi che venne degradata e reinterpretata alle varie scuole filosofiche della Grecia che emersero a seguito degli anni bui. Come ho scritto, l’inizio della civiltà greca cominciò dopo un periodo di stress globale e distruzione dovute al bombardamento cometario che segnò la fine del mondo dell’Età del Bronzo.

E dovete tenere a mente che le Tauridi sono così chiamate perché appaiono provenire dalla costellazione del Toro. E in qualche momento nel passato, quello che arrivò da quella costellazione poteva essere molto più grande e più drammatico dello sciame meteorico che, nei nostri tempi moderni, viene visto in modo benigno e decorativo. Tre o quattromila anni fa, gli oggetti che emanavano dalla costellazione del Toro non erano così piccoli ed innocui. Enormi e brillanti oggetti cosmici si vedevano attraversare lo zodiaco assieme ai loro frammenti, come un pastore con e sue piccole e morbide pecore.

Andando ancora più indietro, ci dice che la cometa gigante arrivò decine di migliaia di anni or sono, e la sua prima apparizione può aver dato origine all’ultima era glaciale, ecc. Nella precedente discussione avevo seguito il percorso dei filosofi greci, e seguendo la scuola Ionica di Anassagora, fu Anassagora che disse che il sole e la luna erano corpi simili alla terra, e via dicendo… ma, ad ogni modo, con lo studio dei filosofi sono arrivata a Posidonius, ed è con Posidonius che ci riallacciamo con Giulio Cesare… ed è con l’esercito di Giulio Cesare e le sue conquiste della Gallia ed i suoi viaggi fino al fiume Reno e dentro la Germania, dove si trovano questi Mitrei. In altre parole, i soldati di Giulio Cesare probabilmente erano iniziati nei misteri mitraici; ed è anche probabile che lo stesso Giulio Cesare fosse un alto iniziato. Direi di fare uno sforzo e presentare alcune prove coincidenti e circostanziali che dicono che questo sia proprio il caso. Penso che la storia di Giulio Cesare catturato dai pirati, nel modo in cui viene descritta, sia più che altro un diversivo come lo è la storia dei pirati descritta nei medesimi termini come nel caso di Marco Antonio e Cleopatra – e Cesare e Cleopatra, e tutti gli altri personaggi, perché, come spesso accade, c’era di mezzo un Mitreo – è stato scoperto abbastanza recentemente – sotto il palazzo dell’erede di Giulio Cesare, Cesare Augusto, a Roma… e quindi c’ sono prove abbastanza forti che questo sia un cosa in cui Giulio Cesare ed il suo esercito erano molto dentro, una di quelle cose che tenevano Giulio Cesare ed il suo esercito così strettamente legati l’uno agli altri.

Questo è, ed esistono forti indizi ed indicazioni che, se non fosse stato per Costantino, il Mitraismo sarebbe stata la religione dell’Impero. Diocleziano, ovviamente, era un iniziato del Mitraismo, e sospetto che l’assassinio di Giulio Cesare, e la venerazione di Giulio Cesare, fosse legata ai Misteri Mitraici, ed i principi e le idee degli Stoici, ed è da questa combinazione che emerse il Cristianesimo.

Tuttavia, arrivai a pensare a questo, e cominciai a parlarne a casa. Dicevo, “Sapete, mi sento un po’ pazzoide, perché ho cominciato a leggere tutta questa roba su Giulio Cesare, e più ne leggo, più realizzo che la vita di Giulio Cesare, la sua vita, è pressoché identica, sequenzialmente ed in termini di eventi, alla vita del cosiddetto Gesù Cristo.

Jason: …o perlomeno agli ultimi anni.

Laura: No, sto parlando anche della sua nascita. Abbiamo questo piccolo e comodo libro che, sul quale è stata fatta qualche ricerca che mostra che probabilmente Giulio Cesare nacque in un posto chiamato Boville, non esattamente a Roma. E Boville è come “il posto del bue”. Tuttalpiù è il posto dove vengono ubicate le origini della sua famiglia. E ad un certo punto, quanto iniziò la sua guerra civile, Giulio Cesare rimpiazzò gli stendardi del suo esercito con le immagini del toro. Si disfece dell’aquila romana e mise su il toro.

Pierre: …e lungo il corso della sua vita, sacrificò molti tori. Scrisse anche un libro di astronomia, Anche duranti i suoi funerali, il modo in cui il suo corpo venne cremato è molto spettacolare. Era questo grande…

Laura: …no, aspetta!! Parleremo poi del funerale, poi parleremo del funerale!

Joe: Posso farvi un riassunto generale della vita di Giulio Cesare in cinque sentenze.

Laura: Okay.

Joe: …di quello che lui, sapete, di quello che puoi riassumere come…

Laura: dacci un quadro generale.

Joe: Era un grande e giusto uomo, che affronta il suo tempo istituendo una comprensiva politica di perdono. Quando stava per diventare re, viene tradito ed assassinato da quelli che aveva salvato, con il tradimento compendiato dal suo amico rinnegato. Quando inizia a sua tribolazione, il suo caro amico e deputato religioso, votato alla sua protezione, fugge per paura e si nasconde. Il più grande trionfo dell’uomo assassinato è essere resuscitato nelle vesti di un dio. E poi il suo traditore si suicida.

Questo è il riassunto a grandi linee della vita di Cesare, e, aspettate un minuto! L’ho già sentita una volta!

Jason: (sussurrando) …rassomiglia… oh, diomio…

Laura: Yeah…

Joe: …dannazione, cos’era mai?

Pierre: Tutta la struttura della vita; c’è la… non parliamo nello specifico di Gesù o di Cesare, ma immaginate un personaggio, un essere umani, una nascita di alto lignaggio, ma nato in una famiglia povera, che comincia una lotta per sfidare le elite dei governanti, per combattere le oppressioni, servire la gente, fare miracoli, che sarà tradito, che sarà ucciso, e che resusciterà. La struttura della vita di Gesù Cristo segue questa linea, ma anche, chi non è così conosciuto, tanto ben conosciuto… la struttura della vita di Giulio Cesare segue esattamente questo percorso… perché uno dei problemi è…

Joe: Questo è il motivo perché non riuscivo più a seguire…

Pierre: …uno dei problemi delle storia ufficiale è che dipinge Giulio Cesare come un despota sanguinario, come qualcuno che ha ucciso milioni di persone… qualcuno che ha speso la sua vita a condurre guerre, ma in verità, quando si scende ai dettagli, alla vita di Giulio Cesare, si realizza che il principale valore che sempre difese… la sua vita e il solo obiettivo che stava rincorrendo, per tutta la sua vita, egli stava cercando di stabilire un nuovo mondo, dove la gente fosse trattata giustamente, e i valori che stava servendo, erano sopra tutto, al di sopra della sua stessa vita, erano onore e pietà, sistematicamente…

Jason: Clementius…

Pierre: …Clementius Caesar… sì…

Jason: La prima pagina nella biografia di Suetonius “I Dodici Cesari”, o quello che era… la prima cosa che dice su Cesare è il suo rifiuto di divorziare da Cornelia alla richiesta di Silla. Lui sfida Silla, che odia ad ogni modo, perché Silla ha ucciso e assassinato tutta quella gente. Silla era il dittatore che tutti dicono era stato Cesare, ovviamente… con lui che fuggiva e si nascondeva nelle caverne per sfuggirgli… così comincia la storia di Cesare… come, una delle prime cose che impari su Cesare, è quando ha probabilmente 18 o 19 anni; ha diciotto anni a questo punto, e da questo punto in poi è dove conosciamo la sua storia, ed è una storia dietro l’altra di lui che resiste alle autorità costituite, i dittatori del suo tempo e l’aristocrazia corrotta… intendo dire… gente, quando parlano del Senato Romano, non è come il Senato odierno… allora, era più che altro un’aristocrazia…

Laura: Un’oligarchia…

Jason: era un’oligarchia di aristocratici, erano tutti nobili.

Joe: Mi permetto di obiettare, è esattamente come oggi…

Jason: Bè, no… queste persone erano tutte uguali, discendevano da nobili famiglie… ed il loro diritto a governare, e la loro posizione all’interno del Senato, era dettata più o meno dal fatto che erano famiglie di patrizi… che erano, sapete, una sorta di famiglie nobili…

Pierre: …penso che la grande differenza tra il periodo di Cesare ed oggi è che non è il Senato che non è proprio uguale ad allora. E’ solo che oggi, non c’è più alcuno Cesare. Detto questo, quello che è difficile da riconciliare è come Cesare, che uccise milioni di persone, dai suoi stessi resoconti, lo dice lui… come è potuto diventare un modello di carità? E per capire questo dobbiamo capire il contesto e quello che accadeva prima di Cesare. Prima di Cesare, tutti i vincitori avevano tutti i diritti… e quello che perdeva… ed esercitavano tutti sistematicamente questo diritto… significa… che quelli che perdevano venivano uccisi, torturati, [inaudibile], i bambini, la famiglia, le mogli… venne tutto distrutto…

E per la prima volta nella storia, c’era un uomo con un enorme potere, enormi legioni, senza pietà… e ancora , e ancora, e ancora…

Jason: …in tutte le occasioni.

Pierre: …e il più del tempo, veniva tradito, e in qualche caso mostrò clemenza per due volte… venne tradito, e di nuovo mostrò clemenza a chi lo aveva già tradito. Fu una rivoluzione, veramente…

Jason: Fu una rivoluzione filosofica e talvolta anche spirituale unica quella che si ebbe con Cesare. E le Guerre Galliche non accaddero senza una ragione. Non è come dire che Cesare se ne andò in Gallia trovando gente spensierata e amorevole che spargeva fiori al vento, e lui arrivò lì cominciando a tagliuzzare la gente per ogni dove. Non è così che è andata, non è così che appariva la Gallia in quel tempo. E quindi tutto questo clamore in cui si dice sempre che “uccise un milione di persone”… ma lui andò là, e praticamente ad ogni garbuglio, tutte le volte, lui diceva “Non fatelo”. E loro lo facevano. E poi lui diceva, “Se lo fate dovrò fermarvi”. Gli dava sempre un’occasione per arrendersi. Quando poi aveva vinto, se si arrendevano, gli mostrava clemenza. E la maggior parte delle volte, era sempre un “Non fatelo più”. E loro si rimettevano insieme e lo facevano di nuovo. Quindi il tutto non si svolse senza senso, questo è un punto, e se la gente dice, “Oh, ha ucciso un milione di persone” in questa gigantesca campagnia, ma non andava avanti senza un senso…

Laura: Lasciatemi dire che più andavo avanti nello studio di Giulio Cesare, cercando ogni tipo di prova della sua iniziazione nei misteri di Mithra, sono incappata in un libro di Stefan Weinstock intitolato “Divus Julius”; eccolo qui, dove fa la cronaca della vita di Giulio Cesare con prove epigrafiche, numismatiche, e monumentali…

Jason: …numismatiche significa monete…

Laura: Certo, e questo mi ha fatto capire che la vita… intendo dire, dal momento che passò il Rubicone fino a quando entrò trionfante a Roma… ogni singola cosa che fece, anche includendo la sua nascita, come era stato cresciuto e alla sua introduzione al concetto di pietà e così via… mi ricordava di, sapete, continuavo a pensare, “Mio dio, somiglia proprio a Gesù Cristo.” E quando l’autore, Stefan Weinstock, quando parla di come, quando Cesare si stava avvicinando a Roma, come tutte quelle persone si radunarono dalle vicine campagne e paesi e villaggi, allineandosi lungo la strada che stava percorrendo. Gli lanciavano fiori, e gettavano ramoscelli lungo il percorso: “Ave Cesare! Ave, Cesare! Ave Cesare!” E’ come l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme. Ovviamente, tutti noi sappiamo che pochi giorni dopo l’entrata trionfale a Gerusalemme, Gesù venne processato e, verosimilmente, tradito e crocifisso…

Ci volle un po’ di più per Cesare, ma c’erano altre cose coinvolte… ma comunque, Weinstock sottolinea una cosa – dice, bene, ci sono altri precedenti per questo tipo di eventi, questa entrata trionfale. Si pensa che la supposta entrata di Gesù a Gerusalemme, che seguiva quello stesso modello, era come accaduta, sessant’anni, o almeno cent’anni prima!

Joe: …e non è un precedente, venne dopo.

Laura: Certo, venne dopo.

Joe: Quindi la risposta alla nostra domanda all’inizio dello show… anche se non finiremo qui necessariamente… ma, la risposta alla nostra domanda all’inizio dello show, “Chi venne prima?”. Bene, le registrazioni storiche dicono che venne prima Cesare.

Laura: Era sempre il primo.

Joe: Tutto quello di cui hai bisogno… era sempre ufficialmente lui il primo…

Laura: Tutto quello che venne, in teoria, assegnato a Gesù, in termini filosofici o che altro, Cesare lo aveva già fatto.

Joe: Argomentano… quindi la gente non… il problema è che la gente non è al corrente di questi dettagli sulla vita di Cesare. Come se gli avessero cancellato la memoria, o che non lo considerino importante, e così non possono essere oggettivi.

Laura: e se guardi il film su Cesare, lo dipingono come qualunque altro personaggio bramoso di potere e ambizioso, ma in realtà era… se lo si legge attentamente, se si leggono le fonti, lo vedrai. E ricordate che tutte le fonti che parlano di Cesare sono a lui ostili. Venivano da parte di membri della Elite dominante, l’oligarchia. Con le sua azioni li sconvolse tutti, levandogli i giocattoli da sotto il naso. Diede la terra ai soldati, terra alla povera gente. Nel suo testamento lasciò qualcosa ad ogni singolo residente di Roma, per piangere tutta la notte!

Pierre: Trecento sesterzi ad ogni cittadino.

Laura: Sì! Comunque mi ha fatto sentire n po’ folle al solo pensarlo, sapete. Gesù Cristo era Cesare?? Ed ho cominciato a parlarne un poco alla volta, a leggere degli estratti, e a dire, “somiglia a Gesù, somiglia a Gesù”. Portavo giù a colazione le mie ultime ricerche e dicevo, “questo mi ha sconvolto, mi ha sconvolto completamente, perché non era qualcosa che mi sarei aspettata di trovare”. Poi ne parlavo un poco, come quando abbiamo fatto un viaggio il meso scorso con alcuni membri del nostro forum di ricerca. Anche a quel punto, sapete, non mi sentivo a mio agio. Stavo solo facendo delle prove, per vedere, capite, se era poi così folle come idea.

Poi non fu molto tempo fa, quando Pierre decise di vedere se altri avessero trovato qualcosa su questo argomento, e trovò questa persona interessante, Francesco Carotta. Bene, Francesco Carotta aveva scoperto già tutto. Per quanto mi concerne, con la sue prove basate sulle modifiche subite dal testo, e su come sono cambiate negli anni, è chiaro che le storie dei vangeli, perlomeno le prime storie dei vangeli, il Libro di Marco, parla di Giulio Cesare. E’ chiaro come vennero effettuate delle emendazioni sui testi, o gli errori di copiatura, o le modifiche, o sull’uso delle abbreviazioni, e così via. Forse Pierre ci vorrà fare un piccolo riassunto, perché mi sentii subito un po’ meno emarginata col sapere che non nero la prima persona ad averlo pensato.

Pierre: Certo, in sostanza Carotta ha confrontato, per la maggior parte, il vangelo di Marco con la vita di Giulio Cesare, e ha scoperto che, non per qualche punto, ma per ogni punto, la struttura, i requisiti, il contenuto e nella maggior parte dei casi, i nomi erano gli stessi, a parte il nome ed alcuni errori di traduzione.

Solo un esempio: l’inizio del viaggio di Cesare, che comincia a Ravenna marciando verso Roma, per portare la pace… marciando contro il Senato… o in parallelo, Gesù, da Nazareth, ed il passaggio del fiume Giordano, eccetera, l’inizio dei loro commini.

E così da un lato abbiamo Giulio Cesare. Nell’altro, Gesù Cristo. Julius – Jesus.

Giulio era chiamato Pontifex Maximus, era il sommo sacerdote, ma in greco si dice Archas Magistos, “Istos”, “Cristos”, e quindi si ha Giulio Cesare – Gesù Cristo.

Entrambi vengono da una terra: Ravenna – Nazarea, la città, nella terra di Gallia – Gaul in latino per Cesare; Galilea per Gesù Cristo… entrambi attraversano un fiume, il Rubicone, il fiume rosso; il Giordano, perché nel Mar rosso. Entrambi vanno verso una terra, Iulia, Italia in latino; Giudea. Entrambi raggiungono nua prima città, Corfinum per Cesare; Cafarnao per Gesù.

Okay, ci sono circa settecento pagine nel libro, circa cinquecento, e ci sono varie situazioni, tutti i miracoli, tutti i personaggi, tutta la struttura, che sono così simili, che non può essere solo una coincidenza. In pratica, la Bibbia, ed il Nuovo Testamento/ Vangeli, sono un adattamento molto vicino o ispirato, o copiato dalla vita di Giulio Cesare.

Jason: Non penso che le similitudini siano solo queste…

Laura: ce ne sono molte, molte di più…

Pierre: Migliaia.

Joe: Il problema è che chiunque, osservando oggettivamente, trovi molte prove storiche per Giulio Cesare, la sua vita, i dettagli della sua vita e cosa ha fatto, e che lo ha fatto per primo… e poi c’è questa persona che di chiama Gesù Cristo, di cui non ci sono prove storiche, e nessuna prova che fece quello che è scritto su di lui, se non che tutte queste cose rispecchiano esattamente, o in un modo molto vicino, le cose che sappiamo che Giulio Cesare abbia fatto.

Jason: E poi viene fuori la situazione che…

Joe: E non solo questo, ma i dettagli nei Vangeli sulla vita di Gesù si contraddicono completamente, e non hanno senso, in alcun modo… visto da questo punto di vista… diresti, “questo qui che è arrivato per secondo, più tardi, deve essere stato inventato, una sorta di fesserie copiate dalla vita di Giulio Cesare, che sappiamo che si è verificata.

Laura: …il fatto è… penso che sia accaduto che… perché, per me, la parte più toccante della vita di Giulio Cesare è la storia del suo funerale… che è come è venuto fuori, l’esatto modello su cui la cosiddetta ‘Passione di Cristo’ è stata ricreata. Ne è la copia esatta, anche nell’immagine di, l’immagine di cera di Giulio Cesare mentre viene innalzata con un oggetto a forma i croce in modo che tutti quelli che stanno ascoltando l’orazione funeraria di Marco Antonio, possano vederlo… con lui che tiene su le vesti di Cesare con una lancia, cosicché possano vedere le vesti che indossava quando fu assassinato, con tutti i fori ed il sangue sopra.

Pierre: E qui possiamo forse aggiungere un dettaglio, perché la maggior parte dei biografi, la maggior parte delle storie su Cesare relazionano la storia dalla sua nascita, o da quando aveva compiuto i diciotto anni fino alla sua morte. Anche tu Bruto, figlio mio? L’assassinio… e dopo di questo ci sono meno fonti, ma se si leggono le fonti sul funerale di Cesare, si scopre che… Cesare venne ucciso così. Tutto il Senato fuggì, scapparono. Poi il corpo venne portato da tre servi alla moglie, Calpurnia. Poi ci fu una cerimonia che venne organizzata nel Foro. E durante la cerimonia, una crove venne alzata, chiamata ‘tropaeum’, e su questa croce c’era un’effige, una figura di Cesare, una figura di cera di Cesare che mostrava tutte le ferite, che mostrava chi era, Giulio Cesare, che era già considerato un dio dai cittadini di Roma, come era stato ucciso. Quindi ci sono un traditore, Bruto; un’assassinio; e una resurrezione. E’ la stessa struttura. C’è la rinascita di un dio…

Laura: e non solo questo, ma secondo il racconto contemporaneo di Virgilio, il poeta, i segni nel cielo e gli eventi che si supponeva collegati alla morte di Gesù Cristo, in verità erano collegati prima di lui alla morte di Giulio Cesare.

Scrive Virgilio:

“Il sole vi darà dei segni. Chi osa dire che il sole sia falso? Lui, e nessun’altro, ci dice quando arriva la minaccia delle ombre che si sollevano, quando intrighi e guerre nascoste crescono di forza. Lui, e nessun’altro, venne mosso da pietà per Roma il giorno in cui Cesare morì, quando velò la sua radianza per la disperazione e le tenebre, e la paura di una notte senza fine di un’era senza dio. In quell’ora, anche la Terra, ed i piani dell’Oceano, cani ed uccelli malati che gridano discordia, mandarono segni che preannunciavano un disastro. Quante volte davanti ai nostri occhi l’Etna allagò i campi dei Ciclopi con un torrente dalle sue ardenti fornaci, scagliando palle di fuoco e roccia fusa? In Germania si udirono suoni di battaglia per tutto il cielo e senza precedenti le Alpi tremarono. Una voce strillò nei silenti boschi udita da tutti, un suono assordante, e fantasmi di pallore ultraterreno vennero visti al calar delle tenebre. Orrore inenarrabile: i fiumi si fermarono, la terra si aprì. Nei templi, immagini d’avorio piansero per il dolore, e un manto di sudore ricoprì statue di bronzo. Il Re dei corsi d’acqua, il Po, passò sopra ad intere foreste lungo il cammino della sua tortuosa corrente, portando via con se, sulla pianura, indistintamente bestiame e stalle. Né in quella stessa ora sinistri filamenti non cessarono di comparire in infausti visceri, o il sangue rifluire dai pozzi, o i nostri paesi di campagna sentire l’eco dei lupi per tuta la notte. Non caddero mai tanti fulmini da un cielo senza nubi; mai l’allarmante bagliore delle comete fu visto così spesso”.

Pierre: … e forse, possiamo menzionare a questo punto, la cometa di Cesare…

Cesare fu assassinato il 15 di marzo, e curiosamente, il 15 di marzo anche Gesù Cristo fu ucciso, secondo i Vangeli. Quindi, nel 44 AC, tre mesi dopo l’assassinio, in luglio, durante il mese in cui nacque Cesare, vennero organizzati per la prima volta dei giochi in onore di Cesare. Durante questi giochi, alla fine di luglio, tra il 20 ed il 30 di luglio del 44 AC, durante quei giochi e per sette giorni di fila, venne vista una cometa, e questa cometa non è un’esagerazione. Non è immaginazione. Venne osservata in tutto il mondo, da osservatori cinesi in particolare, e questa cometa la cui magnitudine era -4, brillante come una mezzaluna, fu la cometa più brillante mai osservata dagli archivi della storia.

Joe: …yup…

Laura: …quindi ci sono tutti questi elementi assieme, e c’è un altro libercolo che è veramente brillante. Si intitola, “Et tu, Brutus? Then Fall Jesus” di Gary Courtney. E’ come se qualcun altro avesse la stessa idea, solo poco prima… cioè, non ebbe l’idea prima di Carotta, ma pubblicò il suo libro prima di Carotta, visto che il libro veniva pubblicato per la prima volta nel 1992, e credo che Carotta stesse già lavorando al suo manoscritto in quel momento. Ad ogni modo, questo Gary Courtney ha scritto un libretto molto brillant, inendo dire, probabilmente uno dei migliori condensati della montagna di ricerche sulla Bibbia che abbia mai letto… il lavoro più autentico che abbia mai visto. E’ solomante… veramente brillante. E’ scritto per i non addetti ai lavori… non è neanche un gran libro, è solamente di…

Joe: …centosessantadue…

Laura: …sì, sentosassantadue pagine, ma riesce a condensare tanta ricerca biblica dentro quelle centosessantadue pagine da farne un caso… e ne fa proprio uno!

Joe: Certo, non sarete mai in grado di leggere quel libro e credere ancora ai vangeli se non che siano nient’altro che una pura fabbricazione…

Jason: una povera fabbricazione. E’ imbarazzante…

Laura: Per chiarezza, non é una fabbricazione perché la storia di Gesù è veramente la storia di Giulio Cesare, e vennero commessi errori di testo, errori di traduzione che Carotta ha documentato, che mostrano come avvenne la transizione, ed io penso questo: a causa del violento rilascio di dolore che cadde su Roma durante il funerale di Cesare, questo tremendo evento, questo dramma della passione che venne messo in scena per la prima volta, quando era lì disteso nella sua bara funeraria prima che cremassero il suo corpo, che i soldati di Cesare, dieci o venti migliaia di soldati che amarono Cesare, che erano presenti al tempo e lo erano stati per parecchi anni, che venivano spostati per tutto l’impero per ricevere terreni e fondare città e colonie, che Cesare regalava al suo esercito, che è la cosa per cui Cesare si batté per tutta la sua vita: essere in grado di dare terra alla gente che la meritava; alla gente che lavorava duramente; alla gente che combatteva per l’Impero; ai poveri, ai senza dimora. Che questi soldati, questa gente, la maggioranza dei quali erano anche iniziati ai misteri Mitraici, presero la passione di Gesù e la convertirono nella celebrazione della passione che commemoravano ogni anno, o quante volte era necessario, inclusi tutti gli altri raduni mitraici sparsi per tutto l’Impero. E ad un certo punto qualcuno mise per iscritto tutta la successione degli eventi, il che divenne la base per il Libro di Marco, che era la celebrazione della passione… e questo spiega perfettamente, come dice Gary Courtney… questo spiega perfettamente il perché sia scritta in quel modo, perché è così strana e disgiunta, e dove siano i salti di testo… è perché ogni parte del Vangelo di Marco è una scena che viene riprodotta nella commemorazione della passione, e che poi col tempo…

Joe: … ovviamente le prime rappresentazioni mitraiche non erano le stesse di…

Laura: …no, vedi…

Joe: … venne cambiata e riportata nei vangeli…

Jason: … qualcosa di simile…

Joe: Il Vangelo di Marco.

Laura: … questo non lo sappiamo… quello che voglio dire è che questo è quanto stavano facendo, okay? C’era un ampio contingente di Ebrei presenti al funerale di Cesare… e gli storici notano, intendo, Plutarco e Appiano, che gli Ebrei furono quelli che piansero più a lungo. Tornarono indietro, notte dopo notte, al luogo dove il corpo era stato bruciato, piangendo Cesare… e la ragione era che Cesare aveva fatto molte leggi ed era stato molto vicino agli Ebrei, mostrando benevolenza verso di loro… gli conferì la possibilità di governarsi, avevano…

Joe: … li aveva resi dei cittadini…

Laura: … gli diede la cittadinanza, esonerandoli da ogni tipo di trattamento oneroso… ed in pratica, direi che ci fossero anche moti membri del suo esercito che erano Ebrei, che erano anche iniziati ai misteri di Mitra, perché… dovete capire, una scuola misterica era più di… una specie, come un club di uomini, e cerano altre cose che andavano avanti, che andrò a descrivere nel prossimo volume, ma penso che usarono l’esempio di Cesare, ricrearono la passione di Cesare, come fu tradito, la morte, e usarono Cesarecome modello per il carattere – lui era, non era solo quello che arrivò e disse, ‘porgi l’altra guancia’ oppure, ‘un mondo migliore aspetta gli umili’, e questo genere di cose. Era una persona potente che in verità fece cose per correggere gli sbagli e fare la giuste cose per gli altri…

E quindi si impegnarono in questa attività. E si impegnarono anche in Giudea… e vorrei dire chefu proprio questa attività, questa combinazione di misteri Mitraici, stoicismo, Giudaismo militante, questo stesso, che si trasformò nel movimento di resistenza giudeo contro Roma, venne fuori durante il periodo dei Flavii, i Flavii, probabilmente allora… o dopo il periodo dei Flavii, vennero aggiunti altri vangeli, creati e rielaborati utilizzando il materiale di Josephus, invertendo e distorcendo ogni cosa, aggiungendo materiale, un po’ di filosofia, aggiungendo qualcosa qua e là. I nomi vennero cambiati, ed anche i nomi dei capi dei ribelli menzionati nelle ‘Guerre giudaiche’ di Josephus divennero i nomi dei discepoli di questo Gesù di Nazareth. Quindi i Flavii spostarono tutto questo insieme di eventi all’anno 30 AD, diedero all’individuo un nome, ‘Gesù’, ‘Gesù Cristo’, ed è probabile che Giulio Cesare, lui stesso, fosse chiamato ‘Cristo’ durante tutte quelle processioni di passione svolte fino a quel tempo, comunque… furono in grado di far scivolare tutto quanto a ritroso senza che nessuno si accorgesse di praticamente di niente…

Jason: Vorrei far notare che c’è anche un precedente: quando Romolo venne proclamato un dio, il suo nome venne cambiato. Gli venne dato un nome diverso. Non si riferivano più a lui come Romolo. Divenne ‘Quirinus’…

Laura: Quindi era normale per Cesare essere chiamato…

Jason: Non lo avrebbe mai chiamato ‘Giulio Cesare’. Lo avrebbero chiamato in qualche altro modo.

Joe: Stai dicendo che gli Ebrei, allora, quando venivano scritti i Vangeli del Nuovo Testamento, gli Ebrei erano molto, appoggiavano Cesare ed essenzialmente lo amavano per quello che gli aveva concesso, e poi tutto venne ribaltato, e solo questo, ovviamente, quello che è arrivato fino a noi oggi è che sono stati gli Ebrei che hanno invocato la crocefissione di Gesù Cristo.

Laura: I Flavi, ovviamente, gli rivoltarono la cosa contro perché avevano un grande problema: c’erano i ribelli Giudei, c’erano gli Zeloti e gli Zaccaria, ecc, ecc,… questi individui, dovevano per forza controllarli perché andarono là, distruggendo Gerusalemme per porre fine a tutto, perché assolutamente queste… erano stati addestrati dall’esempio di Cesare, che Cesare era assolutamente, completamente risoluto nelle sua volontà, non si curava dei dolori del corpo, si esponeva continuamente al pericolo, e non si piegò mai ad autorità malvagie. Penso che stessero utilizzando l’esempio di Giulio Cesare nella loro Cristologia, nelle loro processioni di passione, e questa fu la coesione necessaria ai ribelli Giudei per portare avanti la loro ribellione, ed andare contro i Romani. Gli Imperatori che vennero dopo Cesare, e dopo la linea Giulio-Claudia, cessarono di esistere.

Quindi i Flavi dovevano, o qualcuno dopo di loro doveva, editare quei testi ed usarli per calmare la popolazione, perché videro che se avessero permesso alla venerazione di Giulio Cesare di continuare, sarebbe stato pericoloso. Dovevano risolvere il problema – doveva essere rieditato: Giulio Cesare, la passione, tutto; doveva venire ucciso in croce, doveva venir ucciso dagli Ebrei, perché ovviamente dovevano spostare anche l’odio dell’impero contro gli Ebrei, perché non volevano che fossero da esempio per altra gente, per rivoltarsi contro i regnanti controllori del tempo.

Joe: Assolutamente – un esempio è una cosa pericolosa.

Pierre: E non sapevano praticamente niente di Gesù, ma se una cosa era certa, era che era un discendente di Davide, e la sua identità Giudea era una delle poche cose certe in questa nuova narrativa. Quindi in pratica si ebbe un culto di Giulio Cesare molto d’ispirazione. E’ testimoniato. Lo si vede a Efeso, ad Antioco, Alessandria, Filippi, c’erano quelli che venivano chiamati ‘Cesarea’, i templi dedicati a Cesare, ma in verità c’era molto altro; Cesare non era semplicemente un altro dio della lista. Cesare, diversamente da tutti gli altri dei, contava statue in ogni singolo tempio, quello di Giove, di Diana, di Venere. Diffondeva un carisma di integrità, di onore, di pietà. Lo mostrò durante la sua vita ad ogni istante, malgrado la popolo. Cesare instaurò… creò il monoteismo, e dalla sua morte, da 44 AC fino all’80 DC, ci fu lo sviluppo del neo culto di Cesare. Cresceva sempre più, e non ha niente a che fare con il Cristianesimo. Ed intorno all’80 DC, sotto i Flavi, con Tito, Vespasiano e Domiziano, si ha all’improvviso, una veloce fine del culto di Giulio Cesare, e poi l’emergenza, dal nulla, del movimento di Cristiani, la prima menzione del Cristianesimo, di Gesù Cristo, Nazarea e tutto il resto.

Laura: E’ autentica…

Pierre: …nel passato è autentica, si arriva fino allo storico dei Flavi, cioè Josephus, Flavius Josephus. E’ il primo a menzionarlo. Questo storico, Josephus, era lo storico ufficiale dei Flavi. Cominciò a scriver, e tutto il suo lavoro è sulla legittimazione del popolo Ebraico. Cominciò a scrivere su questo Gesù Cristo proprio dopo le Guerre Giudaiche.

Laura: Certamente.

Jason: Questo perché gli Ebrei venivano demonizzati, e…

Laura: Certo, e poi il primo papa, il vero primo papa, si suppone, dopo Pietro, il quale tuttavia come quest’altro tizio… non mi piace per niente questo, dov’è, dov’è quel libro?

Pierre: Atkins?

Laura: Atwill! Dov’è andato Atwill? Non l’abbiamo preso?

Niall: Eccolo qua.

Laura: …oh, ecco Atwill. Atwill scrive un libro intitolato “Caesar’s Messiah – La Cospirazione Romana dell’Invenzione di Gesù”. Bè, ha qualche spunto da offrire. Questo tizio è proprio malato, sapete, dice delle cose assolutamente indecenti, ma fa alcune osservazioni che sono dannatamente peculiari, che sono: corrispondenze tra le storie dei vangeli, in particolare tra il Vangelo di Matteo ed il lavoro di Josephus. Quindi è come se qualcuno stesse scrivendo un vangelo basandosi su Josephus, o che proprio Josephus stesse editando un vangelo già esistente, per fargli dire quello che i Flavi volevano fargli dire. Il sunto di tutto era ovviamente come sapete, quello di disfarsi di Giulio Cesare; bisogna cambiargli il nome, cambiare l’ambientazione, cambiare le battaglie fatte, quelle miracolose battaglie che Cesare vinse di fortuna, con spaventosa forza d’animo. Bisogna cambiarli in miracoli, intendo dire, sapete, i miracoli…

Jason: …sono proprio dei miracoli di bassa fattura…

Laura: Sono proprio deboli, perché se si fa una mappa delle battaglie di Cesare e dei miracoli di Gesù assieme agli spostamenti, vedrete che i miracoli corrispondono esattamente alle battaglie di Cesare, e, in alcuni casi, anche le parole utilizzate sono identiche…

Jason: Come ‘ossessi’ per ‘posseduti’, per dire assedio…

Pierre: E ci furono due principali cambiamenti che ho notato tra il Culto di Cesare ed i vangeli: A) L’identità del ‘Messia’ che divenne Ebreo, e, B) il paradigma o il modo di vedere la vita. Cesare prometteva ed implementava un paradiso sulla terra per la gente. Egli serviva il popolo. Lo faceva veramente, e stava avendo grande successo, ed è per questo che venne ucciso.

D’altro canto, quello del vangelo, abbiamo la creazione di questo paradiso in terra che ha spinto la popolazione ad accettare qualsiasi cosa sulla terra, per accettare veramente e finalmente l’inferno in terra, dominazione, estorsione, despotismo, per permettere di accedere, anche come possibilità, a questo ipotetico paradiso nei cieli… quindi…

Laura: In altre parole accettare il governo dell’oligarchia dominante, e te ne andrai in paradiso se credi in Gesù, in termini di dio. Avrei pensato che lui… ogni testamento durevole…

Laura: Ovviamente non voleva!

Loe: Testimonianza avrebbe detto, sarebbe stato come dire, “Non deificatemi. Seguite quello che vi dico”.

Jason: Certo, lui era…

Laura: Cero, come il “seguite il mio esempio”. Ma sto solamente dicendo, che se il popolo credeva nell’esempio di Giulio Cesare…

Joe: Esattamente.

Laura: …quell’uomo poteva, con la sua forza d’animo e il suo senso di giustizia, perché Cesare era una persona estremamente retta, quando gli venne ordinato di divorziare da sua moglie per motivi politici, si rifiutò. Dovette fuggire. Era molto giovane, aveva – quanto? – aveva diciott’anni? Dovette scappar via. L’esercito di Silla lo inseguiva come una preda. Alla fine si ammalò, così tanto che non riusciva ad alzarsi dal letto, e lo trovarono. Dovette pagarli per non ucciderlo.

Joe: Certo.

Pierre: E questo è il tradimento finale in verità. Perché il significato principale, il più grande messaggio dell’eredità di Cesare è quello di mirare ai valori più alti, l’importanza della pietà, dell’onore, della parola data. Questo esempio, questo esempio di alta ispirazione, venne estromesso da tutti questi valori e sostituito con il Gesù Cristo come lo conosciamo noi, come cristiani.

Laura: Certo. Vai pure a testa bassa verso la tua crocefissione, poi ti rialzerai ed andrai in paradiso!

Jason: Solo per capire quanto fosse straordinario, a quel tempo, combatté più di trecento battaglie.

Pierre: Trecentotrenta più due battaglie – ne perse due.

Jason: E non le perse da sconfitto in campo, si dovette ritirare.

Pierre: Ne perse una a Dyrrhachium. Perse almeno novecento uomini, e fu motivo di grande dolore.

Laura: E quindi si ritirò.

Pierre: E poi ne perse una ad Alessandria. E’ uno dei miracoli in verità. Aveva nuotato per miglia intere, con un braccio fuori dall’acqua per portare in salvo delle pergamene, dei manoscritti… quindi ne perse due, ma dobbiamo considerare che tutte le altre battaglie, le altre trecento battaglie, le vinse. E nella maggior parte dei casi aveva meno soldati dell’avversario. Quindi le trecento battaglie che vinse…

Laura: …erano miracoli.

Pierre: Molte di loro erano miracoli, ma realmente miracoli. Non è il cambiare l’acqua in vino, o moltiplicare i pesci. Era… una cosa incredibile di Cesare di cui abbiamo parlato, sono i suoi valori morali. C’è poi anche l’intelletto, questo brillante genio.

Laura: Questo incredibile, brillante…

Pierre: Di solito si è geniali in un certo campo. Magari sei un genio della pittura, o nella musica o come ingegnere. Cesare era un genio in ingegneria, architettura, creatività, tattiche, comando, psicologia, politica, scrittura; e ho dimenticato qualcosa, cosa vuoi dire?

Laura: Retorica!

Jason: Voglio dire una cosa. Giulio Cesare inventò i libri. Non sto scherzando. Quest’uomo ha proprio inventato il libro. Mi ha veramente spiazzato questa notizia. Ha fatto tutta quella roba, ed ha avuto il tempo di inventare i libri. Non li scriveva solamente, li inventò e li scrisse.

Cesare teneva dei fogli di materiale per scrivere piegati a metà come una sorta di blocchetto note, in contrapposizione ai rotoli di pergamena del tempo. Le Guerre Galliche vennero registrate in questi blocchi di appunti prototipo.

Laura: Certo.

Pierre: E sistematicamente i vangeli vennero scritti in codici, in libri, mentre a quel tempo la maggior parte degli scritti venivano fatti su altri supporti. E’ un’altra coincidenza peculiare.

Laura: Certo, e quindi i cristiani erano realmente il “popolo del libro”. Dipende da chi vedi come Cristo, e se capite veramente che Giulio Cesare era Cristo, l’essere cristiano assume un significato del tutto nuovo. Gli da un valore che non ha mai avuto prima.

Pierre: Assolutamente. Potremo pensare che…

Joe: La cosa strana è che le idee, o l’ideologia, di Giulio Cesare nella cristianità, ma la…

Laura: …si sia dissipata…

Joe: …l’aspetto militante, sebbene… cioè, imporre, se è necessario, con la forza delle armi… dovevi imporre questa benevolenza e clemenza o altro, nella nazione in cui vivevi, e poi se vedevi un’elite corrotta, dovevi sbarazzartene. Da cui l’aspetto militante, che vuol dire che il popolo deve seguire l’esempio di Giulio Cesare, che era quello di creare al meglio possibile, la pace sulla terra. E se non lo vedi attuarsi, se vedi che viene sovvertito, corrotto da un’elite, devi fare qualcosa per correggerlo, ma questo aspetto è stato spazzato via. E tutta la ricompensa, come Pierre diceva, proiettata in un paradiso dopo la vita. Devi solo vivere una quieta, pacifica, vita cristiana. Un buon cristiano è qualcuno che non…

Pierre: … si sottomette.

Joe: … tollera la corruzione tre l’elite.

Jason: Odiavo una cosa, non ricordo dove l’ho letta, ma una delle cose che fece Giulio Cesare fu che dopo essere ritornato a Roma dopo la guerra civile, teneva delle gigantesche e grandiose feste, dando da mangiare a tutto il popolo, come i ventimila posti o qualcosa del genere… intendo dire, batteva Gesù, lo batteva alla grande, parlando di dar da mangiare alla popolazione.

Laura: Certo, senza parlare di pani e pesci.

Jason: Gesù dà da mangiare a soli cinquemila. Ci sono tanti di quei paralleli tra quello che fece lui, e quello che fece Gesù, ma lui lo ha sempre fatto, per essere onesti, molto meglio. Gesù faceva molti miracoli, una sorta di miracoli, un po’ sospetti. Faceva degli esorcismi, curava qualcuno, curava la lebbra, e come sapete, Giulio Cesare spese una vita intera dando enormi… passando leggi per dare enormi appezzamenti di terreno ai poveri e ai senza dimora.

Laura: Dando da mangiare alla gente.

Jason: Nutriva la popolazione.

Laura: Dando la cittadinanza alla gente che così poteva avere dei diritti.

Jason: Certo, questa era una delle tante. Normalmente, quando qualcuno andava in Gallia, od ovunque, e conquistava qualcosa, di solito conquistavano e schiavizzavano tutta la popolazione, tutti al loro servizio. Mentre dove lui andava donava sempre autonomia, o gli dava la cittadinanza.

Joe: Sapete, proprio qui ho coniato una nuova frase, “imporre la propria benevolenza”

Jason: Imporre la propria benevolenza.

Joe: …suona molto strano, gente, ma in un certo senso, è quanto fece Cesare. E se ci si pensa oggi, come poter creare la pace sulla terra lasciando da parte immaginazioni e meditazioni sull’ombelico. Se proprio devi farlo, fallo in maniera pratica, e se sei in una posizione di potere, essendo in grado di riuscirci, o provare ad imporre la benevolenza sul mondo, come per esempio… date uno sguardo intorno al mondo, dove nascono tutti i problemi, popoli che non vivono in pace tra loro, come potreste riuscirci? E che tipo di resistenza troveresti da parte della corrente elite al potere? Dove andrebbe a finire? Non avresti, se ti trovassi in una posizione di potere, e devi seguire quel percorso, e decidessi che fosse la tua missione di seguire quel percorso, o che ti sia stato dato il potere di farlo, non immagineresti di dover ad un certo punto andare in guerra contro delle persone che…

Jason: dicevo, i militari in Egitto…

Joe: E’ un problema, come ci potresti riuscire? LA gente vuole la pace sulla terra. Come ci riusciresti nell’attuale contesto odierno? Cesare cercò di farlo nel contesto del suo tempo…

Laura: …ed il contesto del suo tempo non era molto diverso da quello odierno.

Joe: Quindi se ti trovi in una posizione di potere, e ti ritrovi un lavoro del genere, allora, o lo fai o non lo fai… o affronti quello che ti sta davanti o no.

Pierre: Ha provato la via pacifica per quindici anni. Cercò all’interno del Senato di far passare leggi giuste, eque ed intelligenti. Tutti erano d’accordo. Cicerone, la sua nemesi, anche lui stesso lo scrisse. Ma sistematicamente, il Senato, gli Ottimi, l’oligarchia, rifiutavano le sue leggi. Sapevano che era per il bene comune, ma rifiutavano perché sapevano anche che avrebbe dato credito solo a lui agli occhi della gente. E quindi dopo quindici anni a provare la mediazione pacifica, dopo aver realizzato molte cose, alla fine gli remarono contro. Lo volevano espellere. E così l’unica soluzione che vide per prevenire la sofferenza del popolo sotto l’oligarchia, dal despotismo, dal prossimo Silla della lista, da anni e anni di sofferenze e morti, era di acquisire più legittimità politica agli occhi del Senato, e per questo dovette acquisire legittimità anche in campo militare, e questa è una delle ragioni per cui affrontò tutte quelle campagne militari. Ci sono molte altre ragioni…

Joe: Ma poi doveva raggiungere…

Pierre: Ma erano più che legittime. Questa è una delle ragioni.

Joe: Ma poi dovette andare in guerra contro lo stesso Senato.

Pierre: Ma dopo la guerra civile.

Jason: Sapeva che Pompeo sarebbe diventato il prossimo Silla. Sapeva che sarebbe andata così, con Mitridate e le guerre mitridatiche.

Pierre: Certo, quello che volevo dire… penso che avesse capito che doveva passare sopra molti cadaveri, molte guerre, per prevenire molte più morti, e molta più sofferenza… per salire al potere per creare un nuovo ordine mondiale per il vecchio impero, che sarebbe stato benevolente.

Laura: O mio dio… ha detto quelle parole…

Pierre: Sarebbe stato positivo per la popolazione. Certo, lui…

Joe: E’ proprio per questo che siamo qui.

Pierre: E’ stato connotato negativamente, ma era proprio un nuovo ordine mondiale.

Laura: Certo, perché una delle cose…

Pierre: …una cosa positiva. Una volta tanto!

Jason: Una delle cose che stavano accadendo, parlo dell’Impero Romano che al tempo… e i cittadini erano subissati dai debiti. La classe media era impoverita.

Laura: …c’era la fame.

Jason: Ed i ricchi erano super, super ricchi. Era come…

Pierre: Per la maggior parte non erano cittadini.

Jason: La maggior parte non lo era.

Laura: Avevano lo steso problema che abbiamo oggi. Esistevano queste vaste proprietà possedute dagli ultra ricchi che avevano acquisito perché erano andati nelle provincie a stuprare, ad arraffare e distruggere e a rubare la roba di altra gente, con le tasse ed altri metodi, per poi tornare indietro e prendersi tutta quella terra, sfruttarono i popoli italiani per anni ed anni facendoli soldati, poi quando tornavano perdevano la loro terra che veniva comprata dai ricchi. E poi ovviamente portavano con loro tonnellate di schiavi dalle conquiste per lavorare la terra, in modo tale che il popolo italiano non avesse un lavoro. Quindi non possedevano i terreni, non avevano lavoro, i ricchi possedevano tutto. Sapete, è l’equivalente della corporocrazia in cui viviamo oggigiorno. Le grandi corporazioni, l’agricoltura industriale, tutto monopolizzato, tagliando fuori artigiani e le singole persone, aziende famigliari, ed era proprio la stessa identica cosa, e poi tasse pesantissime e…

Pierre: Tre delle prime leggi che riuscì ad attuare furono: la legge agraria, con cui distribuì estesi appezzamenti di terreno alla famiglie povere; la seconda legge era per garantire la cittadinanza a molti romani che vivevano nelle province, perché per troppo tempo era ristretta solo alle famiglie che vivevano a Roma, ed i cittadini di Roma avevano i loro diritti e privilegi.

Laura: E solo a Roma, le famiglie della città di Roma di una certa levatura avevano lo status di cittadini con diritti.

Pierre: La terza legge era per eleggere consoli responsabili, rappresentanti dell’oligarchia romana, per porre fine agli abusi che venivano commessi pressoché sistematicamente dall’elite romana nelle provincie, quello che Laura ha descritto pochi minuti fa. E quindi stava realmente sviluppando, applicando un nuovo modello, un nuovo, modello veramente sociale, ed il fulcro di questo modello era il rispetto per la popolazione.

Jason: E per i loro diritti. E la cosa più triste è che Cicerone che spesso è accreditato come il grande oratore sul problema della libertà e della repubblica, andava di pari passo con gli Optimates bloccando leggi come queste. Era contrario a concedere la cittadinanza.

Laura: Era un laborioso idiota. Era il più spregevole essere umano di cui abbia mai letto in tutta la mia vita. E’ una sfortuna che la maggior parte di quello che sappiamo su di Cesare provenga da Cicerone.

Pierre: Allo stesso tempo, è una benedizione. Cicerone era un nemico di Cesare. State sicuri che Cicerone non dipinse mai Cesare in positivo. E nonostante questo, anche attraverso gli scritti di Cicerone, si può vedere quanto Cesare fosse eccezionale. Quindi, per esperienza personale, come avrete notato, io ho un accento francese, quindi sono francese, sfortunatamente. Quindi provengo dalla Gallia, E le Guerre Galliche per me equivalgono ad un milione dei miei antenati uccisi da Cesare. Sono tantissimi. Quindi ho iniziato a leggere su di Cesare con un grosso pregiudizio alle mie spalle, ed ho letto, letto, e ancora letto, ed alla fine, la mia conclusione è stata che quest’uomo fosse, senza alcun dubbio da parte mia, il più grande uomo mai esistito. E’ molto semplice.

Joe: Bene, e su questa nota siamo giunti alla conclusione, visto che abbiamo sforato il tempo massimo, un nostro problema. Potremo ritornate su questo argomento, o forse no, non lo sappiamo, dipende se riusciremo a sviluppare altri pensieri o teorie. Comunque Laura scriverà sull’argomento nel prossimo volume della sua serie di libri, e così, fino a quel momento… qualcun’altro ha da dire qualcosa?

Laura: Voglio solo raccomandare di leggere il libro di Francesco Carotta “Jesus Was Caesar” ed il ibro di Gary Courney “Et tu, Judas? Then Fall Jesus”. Certo, ci sono poi altri… oh, c’è anche questo meraviglioso, meraviglioso libro su Cesare, “Caesar: Politician & Statesman” di Matthias Gelzer, e poi c’è, sarà difficile procurarvelo, “Divus Julius” di Stefan Weinstock, è un libro costoso, ed è praticamente fuori stampa.

Joe: Ma i primi tre libri sono abbastanza.

Laura: …ma, certo, se trovate anche questo…

Jason: Leggete il libro di Courtney per primo.

Laura: Sì, il libro di Courtney, e…

Jason: Una gran bella lettura.

Laura: …e poi ci sono molte altre ottime biografie. Qual è l’altra biografia di Cesare che stanno leggendo tutti?

Joe: Freeman.

Laura: Philip Freeman?

Pierre: “Julius Caesar” di Freeman.

Laura: “Julius Caesar” di Philip Freeman, un gran libro, certamente, vorrei davvero incoraggiare la gente, perché, se vuoi conoscere veramente una cosa, intendo dire, SE, e penso sia vero, sono convinta che Giulio Cesare fosse proprio il Cristo, okay…

Joe: ma non nel senso che la gente pensa…

Laura: …non nel senso comune, e per me è così eccitante essere in grado di avere una reale biografia di un personaggio storico reale che era un vero esempio, che fece veramente cose buone.

Jason: Che si dimostra essere veramente eccezionale.

Laura: …che lo dimostra veramente, come dice Pierre, il più grande uomo che sia mai esistito… e non solo, ma di cui si possono leggere anche i suoi scritti. Potete leggere le Guerre Galliche. Potete immaginare in pratica… quello che sto dicendo è che potete leggere gli scritti del Cristo. Potete leggere i suoi scritti e le sue parole, potete farlo davvero. Ho finito.

Joe: Okay, non abbiamo passato le chiamate, ne abbiamo ricevute alcune, ma non le abbiamo prese, quindi finiamo qui.

[Musica di uscita]